L’anfibio Ambystoma mexicanum, più comunemente conosciuto come Axolotl, sta destando sempre più curiosità per il suo aspetto stravagante e il suo apparente sorriso. Ma dietro questo musetto simpatico si nasconde un animale delicato e con esigenze molto specifiche. Originario dei laghi vicini a Città del Messico, l’Axolotl è una salamandra che vive un perenne stato di giovinezza a causa della neotenia: mantiene per tutta la vita le caratteristiche larvali, come le branchie esterne, senza mai compiere la metamorfosi in forma terrestre.
Purtroppo, a causa dell’inquinamento del suo habitat naturale, l’Axolotl è classificato come in pericolo critico di estinzione in natura dalla IUCN Red List. Sebbene sia diffuso in cattività, prendersene cura non è semplice come sembra. Vediamo le cose fondamentali da sapere prima di adottarne uno.
Scheda di allevamento dell’Axolotl (Ambystoma mexicanum)
1. L’acquario: dimensioni e allestimento
2. La temperatura: il fattore più critico
3. L’alimentazione: cosa mangia un axolotl?
4. La convivenza: un animale solitario
Una capacità unica: la rigenerazione
Scheda di allevamento dell’Axolotl (Ambystoma mexicanum) | |
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Parametro | Valore / Consiglio ideale |
Temperatura dell’acqua | 16-20°c (critica sopra i 24°c). è necessario un sistema di raffreddamento in estate. |
Dimensioni acquario | Minimo 80 litri netti per un esemplare. aggiungere almeno 40 litri per ogni esemplare in più. |
Alimentazione | Carnivoro. la dieta base deve essere a base di lombrichi. pellet specifici e cibo congelato come integrazione. |
Convivenza | Solo con altri axolotl della stessa dimensione. non può convivere con nessun tipo di pesce o altro animale acquatico. |
Fondo dell’acquario | Sabbia finissima (sotto 1 mm di granulometria) per evitare occlusioni intestinali. la ghiaia è estremamente pericolosa. |
Illuminazione | Bassa o assente. gli axolotl sono infastiditi dalla luce intensa e necessitano di molti nascondigli. |
1. L’acquario: dimensioni e allestimento
Un Axolotl adulto raggiunge i 25-30 cm e ha bisogno di spazio. Si consiglia un acquario di almeno 80 litri netti per un singolo esemplare, aumentando la capacità di almeno 40 litri per ogni Axolotl aggiuntivo. L’allestimento deve essere pensato per il suo benessere: la luce non è necessaria e può infastidirlo, mentre sono fondamentali piante, grandi rocce e nascondigli. Il fondo è un fattore cruciale: la ghiaia o i sassi sono estremamente pericolosi perché, se ingeriti, possono causare occlusioni intestinali letali. È obbligatorio usare solo sabbia finissima (sotto 1 mm) o lasciare il fondo nudo.
2. La temperatura: il fattore più critico
Questo è l’aspetto più difficile da gestire. Gli Axolotl sono animali d’acqua fredda e richiedono una temperatura stabile tra i 16 e i 20°C. Temperature superiori ai 24°C sono per loro letali, causando stress, infezioni fungine e la morte. Durante i mesi estivi, in Italia è quasi sempre necessario un sistema di raffreddamento. Le soluzioni più comuni sono le ventole per acquari, che abbassano la temperatura di qualche grado per evaporazione, o, per un controllo preciso, un refrigeratore apposito, che rappresenta però un costo significativo.
3. L’alimentazione: cosa mangia un axolotl?
L’Axolotl è un animale carnivoro. La sua dieta in cattività deve essere il più possibile simile a quella naturale. Il cibo per eccellenza, completo e nutriente, sono i lombrichi. Questi rappresentano la base della loro alimentazione. Come integrazione si possono fornire pellet specifici di alta qualità per axolotl o, occasionalmente, cibo congelato come artemie o chironomus. È fondamentale non sovralimentarli: un esemplare adulto va nutrito circa 2-3 volte a settimana.
4. La convivenza: un animale solitario
È importantissimo sapere che gli Axolotl non possono convivere con nessun’altra specie. I pesci verrebbero mangiati o, al contrario, potrebbero ferire le delicate branchie dell’Axolotl. La convivenza è possibile solo con altri Axolotl, a patto che abbiano dimensioni identiche. Un esemplare adulto non esiterà ad attaccare e cannibalizzare un suo simile più piccolo.
Una capacità unica: la rigenerazione
Una delle caratteristiche più straordinarie dell’Axolotl, oggetto di innumerevoli studi scientifici, è la sua incredibile capacità rigenerativa. Come documentato da riviste come Nature, un Axolotl può rigenerare non solo zampe e coda, ma anche organi interni complessi come cuore, polmoni e persino parti del cervello, senza lasciare cicatrici. Questa abilità lo rende un modello di studio fondamentale per la ricerca medica sulla rigenerazione dei tessuti.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 30/09/2025