Cos’è il Rubino: storia e significato della gemma rossa

Cos'è il Rubino: storia e significato della gemma rossa

Il Rubino è la pietra rossa per eccellenza, detentore di un affascinante bagaglio culturale e storico, ricco di leggende misteriose e significati profondi. Ma oltre a questo, cos’è realmente il Rubino? Addentriamoci nella storicità e nelle proprietà intrinseche del Rubino, che faranno luce su un intero universo di credenze spirituali e non solo.

Storia e simbologia della gemma preziosa

Il nome di questa ammaliante gemma ha un’etimologia variegata: non solo deriva dall’antico sanscrito “rudhira”, che significa “sangue”, ma deriva anche da “ratnaraj” ovvero “re delle gemme” e dall’aggettivo latino “ruber”, che significa “rosso”.

Cos’è che rende il Rubino una pietra preziosa così ricca di significato e valore? Il Rubino è da sempre il protagonista di miti e leggende: gli antichi indiani credevano che esso possedesse un fuoco interno, capace di garantire longevità e protezione; mentre, nel Medioevo si credeva che fosse il custode di poteri divinatori e che il suo colore si oscurasse, prefigurando l’arrivo di disgrazie. Il Rubino era usato dagli abitanti della Birmania come talismano contro le malattie, la sfortuna e le ferite; di fatti, è considerato dalla cristalloterapia come un potente mezzo per preservare la memoria e per migliorare la qualità del sonno e dell’appetito. Con il passare del tempo, dato il suo colore rosso, spesso associato alla passione, questa pietra rossa, ricca di valore spirituale, ha assunto una connotazione più romantica, legata all’amore ardente.

Il Rubino ha da sempre destato fascino ed incanto in tutti coloro che si fossero imbattuti in esso: dai potenti sovrani ai coraggiosi cavalieri. Tale pietra preziosa era considerata capace di fornire protezione da qualsiasi avversità, perché, secondo una credenza indù, il suo colore rosso acceso era dovuto ad un fuoco divino, che bruciava al suo interno. Pertanto, veniva utilizzato per produrre amuleti o incastonato nelle spade.

Cos’è il Rubino?

Per capire cos’è il Rubino, dobbiamo esaminare le sue caratteristiche e proprietà intrinseche: il Rubino è la più nobile varietà di un minerale fortemente allocromatico, noto come corindone, un cristallo di ossido di alluminio. Le inclusioni di cromo che presenta il Rubino sono responsabili del suo colore rosso, ma può assumere diverse sfumature cromatiche, che vanno da un rosso più intenso ad una tonalità più rosata. Tuttavia, non è solo la presenza del cromo a garantire la brillantezza del suo colore, è anche la percentuale di altri elementi presenti al suo interno ad influire sulla cromia del Rubino, quali ferro e titanio. Ecco spiegato il motivo per cui non tutti i cristalli di corindone sono etichettati come Rubini; le pietre che presentano una tonalità di rosa pallido, arancio, lilla o rosso-nero vengono, invece, catalogate come Zaffiri.

Cos’è che rende il Rubino una gemma impossibile da trovare senza inclusioni visibili è il fenomeno del pleocroismo, che si manifesta in alcuni minerali sottoforma di variazione di colore in base all’angolazione da cui si osserva la pietra; questo perché il Rubino è una gemma dicroica, in quanto presenta due colori principali: il rosso porpora e il rosso arancio. Quindi, presenterà sempre gocce secondarie di arancio, rosa, porpora e viola.

Questa pietra è nota per la sua durezza, per la quale si aggiudica il secondo posto dopo il diamante; è, di conseguenza, molto resistente all’abrasione. Presenta durezza 9 nella Scala di Mohs.

Giacimenti della pietra rossa

I Rubini dello Sri Lanka venivano usati già dagli antichi greci e romani a partire dal 480 a. C., e rendendo lo Sri Lanka la sorgente più antica di estrazione dei Rubini, anche se, secondo la documentazione storica, l’origine classica del Rubino è attribuita alla miniera di Mogok, nel centro settentrionale della Birmania. Questa località è la sede dei Rubini più rari e rinomati, dal colore rosso sangue, con leggere sfumature bluastre. Si tratta della tipologia birmana o meglio nota come “sangue di piccione”: cos’è che rende questa tipologia di Rubino particolare è la sua eccezionale trasparenza e il suo colore rosso intenso, reso così vibrante grazie a un contrasto di blu quasi impercettibile e alla forte concentrazione di cromo. La Birmania è, quindi, storicamente una sorgente di Rubini di alta qualità ed il suo nome è stato talmente legato a questa gemma, che in passato il titolo degli antichi sovrani era proprio “Signore dei Rubini”.

Altri grandi giacimenti di Rubino sono situati in Thailandia, Vietnam, Madagascar e Tanzania.

Cos’è che permette di riconoscere l’autenticità di un Rubino?

Il Rubino può essere facilmente confuso con altre gemme di colore rosso e cos’è che permette la distinzione tra una gemma qualunque e il Rubino è solo l’occhio esperto di un estimatore. Per secoli la corona britannica è stata decorata da pietre, che si credeva fossero Rubini, ma, in realtà, altro non erano che spinelli rossi. Perciò, quando si acquistano gioielli ornati da queste pietre preziose, è importante fare sempre molta attenzione, affidarsi ad un artigiano o gioielliere di fiducia e richiedere la certificazione che attesti la sua autenticità.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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