Il mondo è pieno di misteri a cui tuttora non si riesce a dare una risposta, ma forse la sua bellezza deriva proprio dalla complessità delle cose che lo circondano. Il “battito della Terra” è uno di questi enigmi. Con “battito della Terra” si intende la vibrazione del Pianeta ogni 26 secondi: onde che non vengono percepite dall’uomo, ma che sono abbastanza forti da essere registrate dai sismografi.
L’origine del battito della terra
Le vibrazioni furono documentate per la prima volta negli anni ’60 da un ricercatore statunitense di nome Jack Oliver, che affermò la provenienza dell’impulso sismico dall’Oceano Atlantico. Sebbene fosse stata fatta una tale scoperta, all’epoca la tecnologia non era tanto avanzata come i moderni sistemi del XXI secolo, per cui questa causa originaria del battito della Terra rimase incerta fino ai nostri giorni. Tutt’ora i ricercatori non concordano sula vera origine di queste vibrazioni, tanto che rappresentano uno dei misteri più affascinanti del mondo.
Dei passi avanti nelle ricerche furono compiuti agli inizi del 2000, quando la curiosità spinse i ricercatori, grazie anche ai nuovi sistemi dei sismografi, a indagare per scoprire la reale causa delle vibrazioni. I geologi affermano che queste onde sismiche sono diverse da quelle generate da un semplice terremoto anche perché si propagano con una regolarità prestabilita, ovvero ogni 26 secondi. Capirne la causa è molto più complesso, ma un gruppo di geologi dell’università del Colorado arrivò ad identificare l’origine nel Golfo di Guinea.
Il dibattito dei geologi
Nonostante il fenomeno venga studiato da anni, tra i geologi persiste ancora un acceso dibattito sull’origine del battito della Terra: alcuni ritengono che la causa sia da ricercare nei vulcani, mentre un’altra parte dei ricercatori è d’accordo nell’attribuirne l’origine alle onde marine. Infatti, è stato scoperto che il punto d’origine delle vibrazioni è situato proprio in corrispondenza di un vulcano nella Baia di Bonny. Ma quello che rende questo fenomeno misterioso è il perché avvenga proprio in questo vulcano e, soprattutto, perché la frequenza delle vibrazioni avvenga ogni 26 secondi. Non esiste ancora una risposta definitiva, l’unica certezza, secondo i geologi, è l’esistenza di queste particolari vibrazioni, molto energetiche e capaci di propagarsi per tutta la Terra.
L’altra parta di geologi sostiene, invece, la tesi delle onde marine, secondo la quale la causa sarebbe legata alle condizioni metereologiche nell’oceano, come le tempeste marine che generano onde capaci di colpire la costa del Golfo di Guinea e propagare le vibrazioni sulla terra ferma ogni 26 secondi.
Altri ricercatori, addirittura, sostengono un’altra ipotesi, ossia la causa del fenomeno proveniente dalla fusione delle due interazioni, sia quella vulcanica che quella marina. Questa ipotesi deriva in realtà da uno studio più approfondito della frequenza delle vibrazioni. Le vibrazioni infatti a quanto pare variano dai 26 secondi, ai 28, fino ai 30. Questa variabilità ha portato gli studiosi a ipotizzare che la causa sia la fusione dei due fenomeni geologici.
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