L’Atalanta è campione d’Europa, la dea vola a Dublino

Il cielo si è tinto di blu sopra Dublino, dove per la prima volta nella sua storia l’Atalanta è diventata campione d’Europa.

La partita finale contro il Bayer Leverkusen è finita 3-0 grazie ai tre gol dell’uomo partita, Ademola Lookman, che ne ha segnato uno più bello dell’altro, portando la Dea sulla vetta d’Europa. Nessuno si aspettava questo risultato, soprattutto perché la formazione bergamasca si è scontrata con una squadra immensa, non solo reduce dalla vittoria della Bundesliga, ma imbattuta dall’inizio della stagione in tutte le competizioni. Gianpiero Gasperini ha guidato i suoi fino alla coppa, schierando in campo il suo 3-4-2-1 ed effettuando i cambi giusti al momento giusto. Il lavoro compiuto in fase di allenamento e soprattutto dal punto di vista psicologico si è visto dal primo minuto: i giocatori sono infatti scesi sul terreno di gioco motivati e intenzionati a portare a casa la vittoria. All’intervallo l’Atalanta era già in vantaggio di due gol, segnati al 12’ e al 26’. Il primo gol, arrivato su uno sviluppo di calcio d’angolo, viene messo sotto la traversa spiazzando Kovár. La seconda rete è un tiro di collo a giro sul secondo palo, con la curva nerazzurra che, già a quel punto, ha iniziato ad assaporare la vittoria. Ma è al 75’ che Bergamo e Dublino si sono unite sotto una sola voce, quella del tifo per la Dea, perché è arrivato un fantastico goal a giro, con la palla piazzata all’incrocio dei pali. La squadra nerazzurra è rimasta concentrata fino al 94’ e quando l’arbitro ha fischiato, l’intera tifoseria ha condiviso l’emozione con la panchina, perché per la prima volta nella sua storia l’Atalanta porta a casa un titolo europeo. L’unica sconfitta del Bayer Leverkusen in stagione, in tutte le competizioni, è segnata da un’amarissima tripletta, che ha strappato il trofeo e il record di imbattibilità della squadra tedesca. Una notte storica per una Atalanta che fa sentire la sua ingombrante presenza non solo in Serie A, ma, che si rivela una squadra pronta a competere anche in Europa, ridisegnata da un allenatore che ha reso solide le dinamiche interne, portando tutti i meccanismi a girare nel modo giusto. Una premiazione da brividi, con Berat Djimsiti, che, in qualità di capitano, ha preso la coppa e l’ha portata tra le mani dei suoi compagni, i quali, l’hanno alzata al cielo, godendosi piogge di coriandoli e scrivendo, in questo modo, la storia del club. 8000 tifosi erano presenti alla Dublin Arena ad assistere a questo momento memorabile, durante il quale, a turno, durante i festeggiamenti, tutta la squadra è andata ad alzare la coppa sotto il settore occupato dalla tifoseria atalantina. La festa in Irlanda è stata solo un assaggio per una squadra attesissima a Bergamo, dove, in piazza Vittorio Veneto e davanti al maxischermo su viale Roma, tutti sono ancora fermi al triplice fischio, increduli, attendendo solo il rientro della formazione di Gasperini in città per poter continuare a festeggiare. Il trofeo torna in Italia dopo 25 anni, rendendo il paese complessivamente detentore di 10 trofei europei.

Fonte immagine di copertina: canali ufficiali Atalantabc (https://www.instagram.com/p/C7T9jWpt1pj/)

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