Il mondo dello sport automobilistico è stato a lungo percepito come un territorio a prevalenza maschile. Questo ostacolo, però, non ha impedito a diverse donne di farsi strada con tenacia e passione. Nella storia della Formula 1, solo cinque donne hanno tentato la qualificazione a un Gran Premio, ma il loro impatto, insieme a quello di figure chiave in altri ruoli, ha aperto la strada alle generazioni future.
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Pioniera della Formula 1 | Traguardo storico |
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Maria Teresa De Filippis | Prima donna a disputare un gran premio di F1 (1958). |
Lella Lombardi | Unica donna ad aver ottenuto punti in un mondiale di F1 (1975). |
Divina Galica | Atleta olimpica che ha tentato la qualificazione in F1 (1976-1978). |
Desiré Wilson | Unica donna ad aver vinto una gara di F1 (non valida per il mondiale, 1980). |
Giovanna Amati | Ultima donna ad aver tentato la qualificazione a un gran premio (1992). |
Le pioniere: Maria Teresa De Filippis e Lella Lombardi
La prima donna a infrangere la barriera della Formula 1 fu Maria Teresa De Filippis. Nel 1958, con i suoi risparmi, acquistò una Maserati 250 F e si iscrisse al Gran Premio di Monaco, diventando la prima donna a partecipare a un weekend di gara. Nonostante i pregiudizi dell’epoca, disputò tre Gran Premi. Anni dopo, Maria Grazia “Lella” Lombardi lasciò un segno ancora più profondo. Nel tragico Gran Premio di Spagna del 1975, interrotto prematuramente, si classificò sesta. A causa della gara dimezzata, le fu assegnato mezzo punto: a oggi, è l’unica donna nella storia della F1 ad essere andata a punti.
Le altre partecipanti degli anni ’70-’90
Dopo le due pioniere italiane, altre tre donne hanno tentato la via della F1. L’ex sciatrice olimpica Divina Galica provò a qualificarsi senza successo a tre Gran Premi tra il 1976 e il 1978. La sudafricana Desiré Wilson, dopo un tentativo fallito nel 1980, trovò successo in altre categorie. L’ultima donna ad aver partecipato a un weekend di gara è stata Giovanna Amati, che nel 1992 tentò la qualificazione in tre occasioni con la scuderia Brabham, prima di essere sostituita da un giovane Damon Hill.
Oltre il volante: le donne in ruoli chiave
L’influenza femminile in Formula 1 non si limita alla guida. Nel corso degli anni, diverse donne hanno ricoperto ruoli di vertice, dimostrando competenza e leadership. Monisha Kaltenborn è stata la prima Team Principal donna nella storia della F1 con la Sauber. Più recentemente, Claire Williams ha guidato la storica scuderia di famiglia come Vice Team Principal. Nel muretto box, figure come Hannah Schmitz, Principal Strategy Engineer della Red Bull Racing, sono diventate celebri per le loro decisioni strategiche vincenti, dimostrando che il talento non ha genere.
Il futuro al femminile: la F1 Academy
Per anni si è cercato un modo per creare un percorso strutturato per le giovani pilote. Dopo l’esperienza della W Series, la Formula 1 ha lanciato nel 2023 la F1 Academy, una categoria propedeutica interamente al femminile. Come spiegato sul sito ufficiale della Formula 1, l’obiettivo è fornire alle aspiranti pilote l’esperienza e il bagaglio tecnico necessari per competere nelle categorie superiori e puntare a un sedile nella massima serie. L’iniziativa, supportata da tutti i team di F1, rappresenta l’impegno più concreto mai visto per riportare una donna sulla griglia di partenza, come confermato anche dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA).
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 06/10/2025