Plautus Festival 2025 di Sarsina | Conferenza stampa

Plautus Festival

Il 21 maggio 2025 si è tenuta, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, la conferenza di presentazione per il Plautus Festival di Sarsina, una delle manifestazioni artistiche e teatrali italiane più antiche, attiva dal 1960.

Arrivato alla sua 65ª edizione, il Plautus Festival di Sarsina prevede quest’anno una serie di appuntamenti dal 6 luglio fino al 16 agosto. Focus e mission del Festival è da sempre il teatro antico, un teatro che, come scriveva Paolo Grassi nel 1946, “è una necessità collettiva, un bisogno dei cittadini, un pubblico servizio alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco, un preziosissimo pubblico servizio nato per la collettività”. Oggi, il teatro offre uno spazio di riflessione per imparare a comprendere le dinamiche dei nostri giorni, in modo da stimolare l’immaginazione collettiva, vista come un vero e proprio antidoto alla solitudine. Ma si tratta anche di un atto di resistenza contro la mercificazione della cultura e la tendenza a considerare l’arte come un bene superfluo.

“Senza bellezza non c’è più niente da fare in questo mondo”. È così che potremmo riassumente le parole dell’attore e regista Giorgio Albertazzi, riprese nel video promozionale del Plautus Festival. Per lui il teatro, infatti, è un modo per unirsi con la natura e per sentirsi vivi. È un mito da inseguire, ma anche un’iniziazione alla vita e all’immortalità.

Centrale, poi, è la figura di Tito Maccio Plauto, nativo di Sarsina. Il commediografo latino è visto come un vero patrimonio dell’umanità, che ci permette di approfondire la conoscenza della nostra lingua e ci fornisce validi suggerimenti su come relazionarsi al valore della cultura odierna.

Il programma del Plautus Festival

Alla conferenza stampa del 21 maggio per la presentazione della 65ª edizione del Festival hanno partecipato:

On. Alice Buonguerrieri, Membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana;  

Filippo Colonnelli, Assessore alla Cultura di Sarsina;

Roberto Danese, Docente Universitario e Presidente del Centro Internazionale di Studi Plautini dell’Università di Urbino;

Edoardo Siravo, Direttore Artistico del Festival;

Enrico Cangini, Sindaco di Sarsina;

Gianluca Suzzi, Vicesindaco di Sarsina e Membro del Rotary Club Valle del Savio;

On. Rosaria Tassinari, Membro della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana;

Valentina Donati, Responsabile del Progetto Fabulinus, il Festival di Teatro Ragazzi di Sarsina;

Paolo De Lorenzi, Direttore del Centro Diego Fabbri di Forlì. 

Proprio Edoardo Siravo, appena nominato direttore artistico del Plautus Festival per il quarto anno di fila, ha presentato il programma della manifestazione di Sarsina, costituito da tredici imperdibili appuntamenti. Il Festival si aprirà il 6 luglio con Casinaria, di Aureliano Delisi e con regia di Michele Pagliaroni, un’opera liberamente tratta da Casina, Pseudolo e Asinaria di Plauto. Questo è il risultato di un progetto internazionale basato sulla messa in scena di opere di Plauto, ma anche di autori greci, usando le maschere teatrali a viso intero, ricostruite seguendo come modello quelle ritrovate a Lipari.

Ultimo appuntamento sarà, invece, Arlecchino muto per spavento (in scena il 16 agosto), con regia di Marco Zoppello: un gioiello riscoperto della Commedia dell’Arte, che torna a brillare grazie alla bravura della compagnia Stivalaccio Teatro.

Le iniziative del Festival

Durante questa edizione del Plautus Festival verrà riproposto il progetto Fabulinus, il Festival di Teatro per ragazzi di Sarsina. Con quattro appuntamenti destinati a tutta la famiglia e ad offerta libera, nel mese di luglio, l’intento è quello di creare occasioni di educazione alla bellezza e di crescita per bambine e bambini.

Si rinnova anche la collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì per l’audiodescrizione di quattro spettacoli, nell’ambito del progetto “Teatro No Limits”, che ha l’intento di far vedere le opere ai non vedenti: Edipo tragedia cieca di Giampiero Pizzol (20 luglio), La bisbetica domata di William Shakespare (29 luglio), Volpone di Ben Jonson (9 agosto) e Oreste di Euripide (12 agosto). In particolare, Edipo tragedia cieca è uno spettacolo messo in scena da persone non vedenti che in passato avevano usufruito dell’audiodescrizione degli spettacoli. Inizialmente, era stato pensato per descrive la storia di Luca Lepri, divenuto a 45 anni completamente cieco a causa di un melanoma, ma poi sono affiorate storie antiche, tra cui la tragedia greca più cieca che esista: Edipo re.

Fonte immagine: Ufficio stampa e locandine

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