Antonio e Cleopatra: Shakespeare arriva al Bellini | Recensione

Antonio e Cleopatra

Antonio e Cleopatra di William Shakespeare ha preso vita al Teatro Bellini di Napoli, su direzione del regista-attore Valter Malosti che insieme a Nadia Fusini ha curato la traduzione e l’adattamento dello spettacolo andato in scena per la prima volta quattro secoli fa, nel 1607. Oltre a Valter Malosti (Antonio), il cast è composto da: Anna Della Rosa (Cleopatra), Dario Battaglia (Cesare Ottaviano), Massimo Verdastro (indovino), Jacopo Squizzato (Enobarbo), Paolo Giangrasso (messaggero di Cleopatra), Ivan Graziano (Agrippa), Noemi Grasso (Incanto), Dario Guidi (Eros), Flavio Pieralice (messaggero di Roma), Gabriele Rametta (soldato di Antonio), Carla Vukmirovic (Ottavia). Un gruppo affiatato, di talento, che ha dato spettacolo sul palco e confermato, ancora una volta, il livello del movimento teatrale italiano. 

«Di Antonio e Cleopatra la mia generazione ha impresso nella memoria soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, e vista attraverso la lente d’ingrandimento del grande cinema di Hollywood, della coppia Richard Burton/Liz Taylor. Ma su quest’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, su questo meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, aleggia, per più di uno studioso, a dimostrarne la profonda complessità, l’ombra del nostro grande filosofo Giordano Bruno: un teatro della mente», scrive Malosti nel comunicato del Teatro Bellini. 

Recensione di Antonio e Cleopatra

La sensazione, guardando lo spettacolo, è proprio di essere proiettati verso uno spazio metafisico, un teatro nel teatro, con gli elementi dell’eccesso e della maschera a farla da padroni. In Antonio e Cleopatra la forma copre l’essenza, la menzogna sovrasta la realtà, l’eros è dominato dalla componente dell’infatuazione. Una sovrastruttura che viene spazzata via dal finale, su toni e ambientazioni più severi, austeri. In tal senso una menzione speciale va al disegno luci curato da Cesare Accetta e al progetto sonoro affidato al GUP Alcaro. Le musiche, insieme all’adattamento e alla rottura della quarta parete, contribuiscono a caricare di attualità il dramma shakespeariano, complice forse la dimensione dionisiaca della natura umana, sostanzialmente inalterata nei secoli. A ciò si aggiunge poi la triste costante della guerra, che fa da sfondo all’opera e la lega a doppia mandata all’attualità, con Eros sul palco che descrive il conflitto bellico come «la più grande trappola del mondo». 

In Antonio e Cleopatra, ambientato negli ultimi anni della Roma repubblicana, i vizi dell’uomo prendono vita. La superficialità del potere viene posta, nuda, di fronte al pubblico che assiste così a un’opera politica, in cui i sottoposti deridono i capi e il potere come entità ne esce indebolito, umano. 

Antonio e Cleopatra animerà il Teatro Bellini di Napoli fino a domenica 10 marzo.

 Fonte immagine: sito ufficiale Teatro Bellini 

Altri articoli da non perdere
Misery rivive al Teatro Bellini
Misery

Recensione di Misery di William Goldman, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, in scena al Teatro Bellini di Napoli, dal Scopri di più

Vuccirìa Teatro in Immacolata Concezione | Recensione
Vuccirìa Teatro

Recensione dello spettacolo Immacolata Concezione di Vuccirìa Teatro in scena dal 10 al 15 maggio al Piccolo Bellini. Vuccirìa Teatro Scopri di più

Settantuno al TRAM | Recensione
Settantuno

Settantuno va in scena al teatro TRAM dal 1 al 3 marzo. Lo spettacolo è scritto e diretto da Riccardo Pisani, Scopri di più

Macbeth di Jacopo Gassmann al Mercadante | Recensione
Macbeth di Jacopo Gassmann al Mercadante | Recensione

Dal 4 al 15 dicembre va in scena al Teatro Mercadante una delle opere più ambigue e cruenti di William Scopri di più

Don Juan in Soho di Gabriele Russo: sfacciato e dissoluto, ma convincente
Il “Don Juan in Soho” di Gabriele Russo è sfacciato e dissoluto, eppure, coerente e convincente

Da 22 dicembre al 15 gennaio al Teatro Bellini di Napoli in scena Don Juan in Soho. Il mito di Scopri di più

La Tempesta di William Shakespeare diretta da Alessandro Serra | Recensione
La Tempesta di William Shakespeare

La Tempesta di William Shakespeare diretta da Alessandro Serra, l'opera del drammaturgo inglese in scena al Teatro Bellini La Tempesta Scopri di più

A proposito di Salvatore Toscano

Salvatore Toscano nasce ad Aversa nel 2001. Diplomatosi al Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “S. Cantone” intraprende gli studi presso la facoltà di scienze politiche, coltivando sempre la sua passione per la scrittura. All’amore per quest’ultima affianca quello per l’arte e la storia.

Vedi tutti gli articoli di Salvatore Toscano

Commenta