Recensione di Storiacce, spettacolo di apertura della nuova del Tin – Teatro instabile di Napoli
Non poteva partire nel migliore dei modi la nuova stagione del Tin, teatro che da anni ci ha abituati ad una perfetta commistione tra prosa contemporanea e classica. Un ottimo esempio è stato proprio Stroriacce, pièce che esplora temi universali della guerra, attraverso frammenti di opere di vari autori, mettendo in luce conflitti, passioni ed emozioni del tragico evento e ciò che scatena nella vita della gente. “Ho voluto ospitare artisti che danno vita alla vita. Giovani e meno giovani che nel nostro spazio trovano casa.” – dichiara Gianni Sallustro, direttore artistico del teatro.
Come nasce Storiacce e cosa racconta:
Storiacce nasce dalla necessità di esprimere quello che resta inascoltato, gli artisti, in quanto tali, hanno il dovere di dar voce a frammenti di vite vissute, storie di usi e abusi che meritano attenzione, l’idea è quella di essere un riflesso di queste realtà che spesso restano nell’ombra. Il testo dà la possibilità di entrare e toccare con mano le vite di altre persone, mondi che di solito sono interdetti. Non pochi sono stati quindi gli spunti e i momenti di riflessione su molti mali che affliggono da sempre l’essere umano e il racconto stesso dello spettacolo si snoda toccando drammi terribilmente attuali. I soldati in guerra che combattono per difendere il proprio paese dall’invasore, il coraggio di chi scappa dal proprio paese in guerra nella speranza di un futuro migliore, il dolore di chi ha visto morire in maniera ingiusta i propri cari.
Il teatro può raccontare storie come queste anche perchè così facendo adempie ad una funzione sociale ed educativa, scoprendo le coscienze dei più e guardando oltre un pensiero unico. Merito del regista è di riuscire a sciogliere il pathos e la tensione di argomenti pesanti, inserendo anche intermezzi musicali tipici della canzone napoletana.
La bravura degli attori in un teatro “instabile”
“Ogni volta che recito è un’emozione, ma ogni volta che mi siedo come spettatrice ne colgo sempre nuove atmosfere soprattutto se chi fa teatro, le parole, sa farle volare!” – Cit. Luisa Amatucci durante il monologo di Storiacce dello scrittore Davide Morganti.
La pièce, grazie anche alla bravura e la professionalità degli attori, è catartica e affascinante, in grado di illuminare l’atmosfera, accedere al cuore degli spettatori e con naturalezza catalizzatrice rendere superfluo ogni accorgimento teatrale, scenografia e costumi di scena.
Da vedere e rivedere.
Stroriacce al Tin,
con Lorenzo Sarcinelli, Gianluca Pugliese, Antonio Ciorfito, Guido Arciolo e con Rosaria de Cicco nella prima serata e Luisa Amatrucci nella seconda serata unita al quartetto protagonista. La regia è di Stefano Amatucci al Tin – Teatro Instabile di Napoli di Gianni Sallustro.
Fonte immagine: archivio personale e ufficio stampa