Il 9 giugno al Teatro Argentina si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione della prossima stagione teatrale 2025/26 del Teatro di Roma.
Il claim “TUTTO IL TEATRO” con cui si presenta questa nuova stagione racchiude la volontà della direzione artistica di Luca De Fusco di esaltare le specificità di ognuna delle realtà che compongono il Teatro di Roma.
- Il Teatro Argentina accoglie il grande teatro italiano classico e contemporaneo con aperture anche internazionali. Qui la tradizione incontra l’innovazione e gli spettacoli indagano le dinamiche dell’esperienza umana con uno sguardo attento alle trasformazioni sociali.
- il Teatro India sperimenta le nuove tendenze e i nuovi linguaggi emergenti. È una fucina di ricerca, un laboratorio d’idee e un grande valore per le nuove voci emergenti che possono lavorare su nuovi format d’avanguardia.
- Il Teatro Torlonia trova la sua identità come spazio dedicato alla letteratura. È uno spazio dedicato alle narrazioni al femminile e al “teatro di parola da camera”, prezioso per la capacità introspettiva dei testi rappresentati.
I tre cartelloni presentati sono un equilibrio perfetto tra grande tradizione teatrale e nuove frontiere di sperimentazione.
Con più di 70 titoli in programma la nuova stagione vedrà in scena da un lato artisti autorevoli e ben noti al pubblico, dall’altro talenti emergenti che esplorano la complessità e le tensioni della società contemporanea con un approccio innovativo e fuori dagli schemi.
Solo per fare alcuni esempi, al Teatro Argentina si inizierà la stagione in abbonamento con Re Chicchinella scritto e diretto da Emma Dante, per proseguire con Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo con la regia di Luca De Fusco e Il Gabbiano di Čechov e regia di Filippo Dini.
All’India invece si parte con Supernova con la regia e drammaturgia Mario De Masi e si continua con Acanto scritto e diretto da Nicola Russo e Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta di Sandro Bonvissuto.
Mentre al Teatro Torlonia ci sarà Giovanna D’Arco di Maria Luisa Spaziani con la regia di Luca De Fusco e La lezione di Falstaff di Matilde D’Accardi con regia di Tommaso Capodanno e poi Le verità sospese curato da Goffredo Buccini e Alessandro Barbano.

Non solo spettacoli
L’impegno produttivo del Teatro di Roma prevede anche molti progetti che testimoniano un teatro per tutti: percorsi formativi per attori, laboratori per le scuole, visite spettacolo per il grande pubblico, incontri con gli attori, contest teatrali, circoli di lettura e altro ancora.
È davvero un teatro vivo e pulsante quello che è stato presentato dal Direttore Artistico Luca De Fusco preceduto da una ricca introduzione del Presidente Francesco Siciliano e del Direttore Generale Maurizio Roi.
Il Teatro di Roma è un teatro fatto di apertura, internazionalità ed inclusione. È un teatro che aiuta a decifrare il nostro tempo, che fa riflettere sulle tensioni della società, con un occhio sul passato e il cuore proiettato verso un futuro. È un teatro che è radicato nella realtà con l’obiettivo di contribuire alle sfide del presente e partecipare al dibattito contemporaneo.
Una sorpresa annunciata: il Teatro Valle
È stato anche annunciato che presto il Teatro Valle, dopo un difficile restauro, verrà restituito alla scena culturale romana con una nuova e dedicata programmazione.
Frutto di strette collaborazioni tra istituzioni, la riapertura del Teatro Valle rappresenta un caso di indiscusso successo. La presenza stessa del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri alla conferenza stampa, non può che essere testimonianza della forte volontà politica d’impegno a favore della cultura.
Non c’è che da prendere il proprio posto in sala e aspettare l’apertura del sipario!
Fonte immagini: Claudia Pajewski – Ufficio Stampa