Barefooting: i benefici e rischi di camminare scalzi

Barefooting: i benefici e rischi di camminare scalzi

Barefooting: i benefici e rischi di camminare scalzi, senza scarpe

«Paul, sei addormentato? Solo le mani e i piedi». I cinefili più nostalgici sicuramente ricorderanno questa battuta tratta dal film A piedi nudi nel parco scambiata tra la solare sposina Corie e lo scontroso neo-marito Paul che, dopo essere stato cacciato di casa dalla moglie, cammina a piedi nudi nel parco, abbandonandosi per la prima volta alla spontaneità e semplicità della vita, e ritrovando il senso di radicamento al suolo e contatto con la natura.

Di recente sembra che la libertà, inaspettatamente scoperta dal giovane Robert Redford, protagonista del film, sia divenuta uno dei motivi principali della diffusione del nuovissimo barefooting, ovvero il “camminare a piedi nudi”. Questa tendenza, sicuramente recente e molto praticata in America, rientra in un’attività che – non tutti sanno – apporta molteplici benefici all’organismo.

Primi tra tutti il senso di benessere e di serenità, che nasce dal senso di libertà del camminare senza scarpe, calze, sandali, calzini, tacchi alti. Inoltre la scarpa impedisce il normale e corretto movimento dei piedi, ne indebolisce la muscolatura, e il carico del corpo non si distribuisce, gravando solo sull’avanpiede.

Camminare scalzi, conosciuto anche come barefooting, è una pratica che non solo apporta benefici al corpo, ma contribuisce anche al benessere psicologico. Questo semplice gesto, spesso trascurato nella quotidianità, permette di riscoprire una connessione diretta con il terreno, migliorando numerosi aspetti della salute fisica e mentale.

Benefici fisici di camminare scalzi

Camminare scalzi aiuta a stimolare correttamente la muscolatura del piede, favorendo una distribuzione equilibrata dei carichi corporei. Questa pratica contribuisce a migliorare la traspirazione naturale del piede, poiché sotto la pianta si concentra un’alta densità di ghiandole sudoripare. Inoltre, il contatto diretto con il suolo può migliorare la circolazione sanguigna, riducendo la sensazione di pesantezza alle gambe. Per le donne, in particolare durante la gravidanza, il barefooting può diminuire il rischio di vene varicose e trombosi.

Un aspetto meno noto è il ruolo degli elettroni presenti nel terreno, che possono aiutare a neutralizzare i radicali liberi, riducendo così l’infiammazione nei tessuti. Questo processo, chiamato earthing, può avere effetti positivi anche su dolori cronici e disturbi del sonno, contribuendo a un generale miglioramento del benessere fisico.

Miglioramenti della postura e prevenzione dei problemi ai piedi

Camminare senza scarpe può favorire una postura più corretta, prevenendo dolori alla schiena e problematiche comuni dei piedi, come calli e vesciche. Questo è particolarmente utile per gli adolescenti che presentano atteggiamenti scoliotici o cifotici, aiutandoli a sviluppare un migliore allineamento della colonna vertebrale. Tuttavia, è importante prestare attenzione: chi soffre di condizioni specifiche come fascite plantare, tallonite o spina calcaneare dovrebbe consultare un ortopedico prima di intraprendere questa pratica.

Benessere psicologico e connessione con la natura

I benefici del barefooting non si limitano al corpo. Camminare scalzi, specialmente in ambienti naturali come spiagge, parchi o foreste, ha un effetto profondamente rilassante sulla mente. Il contatto diretto con il terreno e l’ambiente circostante favorisce la produzione di pensieri positivi, riduce lo stress e accresce l’autostima. Inoltre, camminare senza scarpe può migliorare la concentrazione e la memoria, grazie alla stimolazione sensoriale unica che il piede riceve.

Questa pratica promuove anche un ritorno alle origini, ristabilendo un legame con la natura che spesso si perde nella vita frenetica delle città. La combinazione di aria pura, luce naturale e terreno stimolante aiuta a rigenerare corpo e mente, incentivando un senso di appartenenza al mondo naturale.

Barefooting (camminare scalzi) nelle città: opportunità e rischi

Il barefooting sta diventando una tendenza crescente, anche nelle grandi metropoli. Sempre più persone scelgono di camminare scalze per le strade o in locali pubblici, godendo dei benefici immediati di questa pratica. Tuttavia, è fondamentale considerare i rischi, come la possibilità di ferirsi con oggetti taglienti o contrarre infezioni cutanee dovute alla sporcizia.

Per evitare problemi, è consigliabile iniziare questa attività in ambienti naturali e sicuri, seguendo percorsi specifici progettati per camminare senza scarpe. In Italia, ad esempio, il Club dei Nati Scalzi, attivo dal 1999, promuove il barefooting attraverso eventi e itinerari guidati. Una visita ortopedica preliminare può essere utile per valutare se questa pratica è adatta alle proprie condizioni fisiche

Paul sarebbe stato felicissimo di accompagnarvi, a camminare a piedi nudi nel parco.

Per maggiori informazioni sul barefooting e sui percorsi guidati 

  • Percorso Franco Alleyson a Morgex (AO)

https://www.comune.morgex.ao.it/index.php/men-ambi/54-art-barefoot

  • Sentiero del Rifugio Boschetto (VR)

https://www.rifugioboschetto.it/sitejoomla/barefooting

  • Percorso nel resort Contea dei Ciliegi a Pedaso (FM)

www.conteadeiciliegi.it/barefooting

  • Oasi naturalistica Villarey di Prascorsano (TO)

www.pianetatorino.it/villarey

  • Parco di San Floriano a San Giovanni di Polcenigo (PN)

www.parcosanfloriano.it

Foto di Pixabay

Eleonora Vitale

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A proposito di Eleonora Vitale

Nata a Napoli il 29 luglio 1988, conduce studi classici fino alla laurea in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico. Da sempre impegnata nella formazione di bambini e ragazzi, adora la carta riciclata e le foto vintage, ama viaggiare, scrivere racconti, preparare dolci, dipingere e leggere, soprattutto testi della letteratura classica e mediorientale.

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