Imperatori di Roma: da Augusto a Romolo Augustolo

Imperatori di Roma: storia e leggende

La storia degli imperatori di Roma è un racconto di potere, conquiste, intrighi e trasformazioni che ha plasmato l’Europa e il Mediterraneo. Dalla fondazione del Principato con Augusto nel 27 a.C. fino alla deposizione dell’ultimo imperatore d’Occidente, Romolo Augustolo, nel 476 d.C., queste figure hanno guidato uno degli imperi più vasti e influenti della storia.

Questa guida ripercorre le principali dinastie e gli imperatori che hanno segnato quasi cinquecento anni di storia romana, analizzando le loro gesta, le loro personalità e il loro impatto duraturo.

La dinastia Giulio-Claudia (27 a.C. – 68 d.C.)

Questa dinastia segna la transizione dalla Repubblica all’Impero e include alcuni degli imperatori più celebri e controversi.

Tiberio: l’imperatore schivo e il ritiro a Capri

Successore designato di Augusto, Tiberio governò con un carattere prudente e riservato, ma il suo regno fu segnato dal sospetto e dalla paranoia. Dopo aver affidato Roma al prefetto del pretorio Seiano, si ritirò nella sua villa a Capri, governando l’impero a distanza fino alla sua morte.

Caligola: tra follia e dispotismo

Gaio Giulio Cesare Germanico, detto Caligola, è ricordato per la sua stravaganza e crudeltà. Il suo regno, durato meno di quattro anni, fu un susseguirsi di atti dispotici volti a umiliare la classe senatoria. La leggenda secondo cui nominò senatore il suo cavallo, Incitatus, è l’emblema della sua presunta follia. Fu assassinato in una congiura dei pretoriani.

Claudio: il conquistatore della Britannia

Acclamato imperatore dai pretoriani dopo la morte di Caligola, suo nipote Claudio si rivelò un amministratore capace. Riorganizzò la burocrazia e guidò la conquista della Britannia meridionale. La sua vita privata fu turbolenta, segnata dal matrimonio con la dissoluta Messalina e, in seguito, con la nipote Agrippina, che si ritiene lo abbia avvelenato per favorire l’ascesa al trono del figlio, Nerone.

Nerone: l’incendio di Roma e la fine della dinastia

Il regno di Nerone iniziò sotto i buoni auspici del filosofo Seneca, ma degenerò presto in una tirannia sanguinaria. È tristemente famoso per il grande incendio di Roma del 64 d.C., di cui accusò i cristiani per scatenare la prima grande persecuzione. Per sé stesso, invece, fece costruire la sfarzosa Domus Aurea. Isolato e dichiarato nemico pubblico dal Senato, fu costretto al suicidio, ponendo fine alla dinastia Giulio-Claudia.

La dinastia Flavia (69 – 96 d.C.)

Dopo un anno di guerre civili, salì al potere Vespasiano, un homo novus di famiglia equestre, che restaurò l’ordine e diede inizio a una nuova dinastia.

Vespasiano, Tito e Domiziano: i costruttori

Vespasiano risanò le finanze dello Stato e avviò la costruzione dell’Anfiteatro Flavio, oggi noto come Colosseo. Suo figlio Tito, ricordato come “delizia del genere umano” per la sua clemenza, regnò brevemente ma dovette affrontare eventi catastrofici come l’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. Suo fratello Domiziano, dal carattere autoritario, fu un abile amministratore ma finì assassinato in una congiura, estinguendo la dinastia.

Gli imperatori adottivi: l’età d’oro di Roma (96 – 192 d.C.)

Il II secolo d.C. è considerato uno dei periodi più stabili e prosperi dell’Impero. Gli imperatori non furono scelti per legami di sangue, ma attraverso l’adozione del migliore, un uomo stimato per le sue capacità politiche e militari.

Traiano e Adriano: espansione e consolidamento

Traiano, il primo imperatore di origine provinciale (spagnola), portò l’Impero alla sua massima estensione territoriale, conquistando la Dacia (attuale Romania) e parte della Mesopotamia. A Roma, lasciò un’eredità monumentale con la costruzione del Foro Traiano. Il suo successore, Adriano, cambiò strategia, preferendo consolidare i confini piuttosto che espanderli. Fece costruire il celebre Vallo di Adriano in Britannia e represse duramente la rivolta giudaica, causando la diaspora del popolo ebraico.

Antonino Pio e Marco Aurelio: gli imperatori filosofi

Il regno di Antonino Pio fu caratterizzato da una pace duratura. Il suo successore, Marco Aurelio, fu l’incarnazione dell’imperatore-filosofo. Seguace dello stoicismo, cercò di governare con saggezza e moderazione, pur dovendo affrontare continue guerre sui confini. La sua decisione di nominare successore il figlio naturale, Commodo, interruppe il principio dell’adozione e aprì le porte a un nuovo periodo di instabilità.

Dalla crisi alla caduta: Diocleziano, Costantino e la fine (284 – 476 d.C.)

Dopo la grave crisi del III secolo, l’Impero fu riformato profondamente, ma le pressioni interne ed esterne lo avviarono verso la sua dissoluzione.

Diocleziano e la tetrarchia

Per governare un territorio così vasto, Diocleziano instaurò la Tetrarchia, un “governo dei quattro” composto da due Augusti (lui e Massimiano) e due Cesari (Galerio e Costanzo Cloro). Questa riforma portò a un potere imperiale più assolutistico (il Dominato) e fu accompagnata dall’ultima, grande persecuzione contro i cristiani.

Costantino e Teodosio: il trionfo del cristianesimo

Con l’Editto di Milano del 313 d.C., Costantino concesse la libertà di culto ai cristiani. Più tardi, nel 380 d.C., l’imperatore Teodosio, con l’Editto di Tessalonica, rese il cristianesimo la religione ufficiale dello Stato, segnando una svolta epocale.

Romolo Augustolo e la fine dell’Impero d’Occidente

Alla morte di Teodosio, l’Impero fu diviso tra i suoi due figli, Onorio (Occidente) e Arcadio (Oriente). Mentre l’Impero d’Oriente (o bizantino) sopravvisse per quasi un millennio, quello d’Occidente, indebolito da crisi economiche e invasioni barbariche, crollò. Nel 476 d.C., il generale germanico Odoacre depose l’ultimo imperatore, il giovane Romolo Augustolo, un evento che convenzionalmente segna la fine dell’antichità e l’inizio del Medioevo.

Tabella riassuntiva dei principali imperatori

Questa tabella riassume le figure chiave, il loro periodo di regno e il loro contributo o la loro fama.

Imperatore Caratteristica Principale
Augusto (27 a.C. – 14 d.C.) Fondatore dell’Impero Romano e primo imperatore.
Nerone (54 – 68 d.C.) Famoso per il grande incendio di Roma e la persecuzione dei cristiani.
Vespasiano (69 – 79 d.C.) Fondatore della dinastia Flavia, iniziò la costruzione del Colosseo.
Traiano (98 – 117 d.C.) Portò l’Impero alla sua massima estensione territoriale.
Adriano (117 – 138 d.C.) Consolidò i confini, famoso per il Vallo di Adriano in Britannia.
Marco Aurelio (161 – 180 d.C.) L’imperatore-filosofo, seguace dello stoicismo.
Diocleziano (284 – 305 d.C.) Creò la Tetrarchia per gestire l’Impero e scatenò l’ultima grande persecuzione.
Costantino (306 – 337 d.C.) Concesse la libertà di culto ai cristiani e fondò Costantinopoli.
Romolo Augustolo (475 – 476 d.C.) Ultimo imperatore dell’Impero Romano d’Occidente.

Sulle tracce degli imperatori: cosa vedere a Roma

Visitare Roma significa camminare nella storia e ammirare l’eredità monumentale lasciata dai suoi imperatori. Ecco alcuni luoghi imperdibili.

Foro Romano e Palatino Il cuore politico e sociale dell’antica Roma. Qui si possono ammirare le rovine dei templi, delle basiliche e delle residenze imperiali sul colle Palatino, inclusa la casa di Augusto.
Indirizzo: Largo della Salara Vecchia 5/6, 00186 Roma RM.
Sito ufficiale del Parco Archeologico.
Colosseo L’Anfiteatro Flavio, iniziato da Vespasiano, è il simbolo di Roma e della grandezza ingegneristica dell’Impero.
Indirizzo: Piazza del Colosseo 1, 00184 Roma RM.
Telefono: 06 39967700 (coopculture, biglietteria ufficiale).

Domande frequenti (FAQ)

Chi è stato il primo imperatore di Roma?
Il primo imperatore di Roma è stato Ottaviano Augusto. Dopo aver sconfitto Marco Antonio e Cleopatra nella battaglia di Azio, pose fine alle guerre civili e nel 27 a.C. instaurò una nuova forma di governo, il Principato, diventando di fatto il primo imperatore.

Chi è considerato il peggior imperatore romano?
Sebbene sia un giudizio soggettivo, molti storici indicano Caligola o Nerone. Caligola è ricordato per la sua presunta follia e crudeltà, mentre Nerone per la sua tirannia, le persecuzioni e la dissolutezza che portarono alla fine della sua dinastia.

Perché il periodo degli imperatori adottivi è considerato un’età d’oro?
Perché il criterio di successione non era basato sul sangue, ma sulla scelta dell’uomo più meritevole e capace di governare. Questo sistema garantì quasi un secolo di stabilità, pace e prosperità, con imperatori come Traiano e Marco Aurelio che vengono ricordati tra i migliori della storia romana.

Fonte immagine per l’articolo sugli imperatori di Roma: Pixabay

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A proposito di Chiara Rotunno

Sono Chiara, psicologa, classe '91, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Campania. Appassionata fin dalla prima adolescenza al mondo della psicologia, amo cogliere la complessità dell'essere umano e confrontarmi con realtà diverse. Le mie grandi passioni sono: i viaggi, i libri, la fotografia, il cinema, l'arte e la musica.

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