Racconti raccapriccianti di Junji Itō, 5 da leggere

racconti raccapriccianti di Junji Itō

Nel primato dei manga horror, l’autore di manga seinen Junji Itō è di sicuro il mangaka di storie horror più conosciuto in tutto l’Internet. Le sue tavole, un variegato mosaico di dettagli ipercurati per mostrare tutti gli orrori che disegna, hanno colpito e sconvolto gli occhi e le menti di tutti i lettori e di tutti gli appassionati del genere horror. Molti dei racconti raccapriccianti di Junji Itō sono raccolti in vari volumi, come la storia della spirale maledetta di Uzumaki, oppure ne vengono riuniti diversi piccoli racconti in una piccola collezione. In questo articolo verranno presentati 5 dei racconti raccapriccianti di Junji Itō.

1. Tomie
Non si poteva iniziare questa lista con il primo racconto di Junji Itō e il più famoso. Infatti una prima versione di Tomie fu proposta dall’autore alla rivista Monthly Halloween nel 1987, garantendogli la vincita del premio Kazuo Umezu. I vari capitoli di Tomie raccontano di questa giovane donna, Tomie Kawakami, dai capelli neri e lunghi e con un viso dolce, la quale tormenta i protagonisti delle varie storie, e nonostante la si uccida, ritorna come se non fosse successo nulla. Nessuno sa le sue origini, si sa solo che nel primo capitolo in cui debutta questo personaggio, la ragazza viene uccisa e smembrata dai suoi compagni di classe, ma la ragazza tornò a scuola tranquillamente, portando con sé una scia di follia che portò all’esaurimento o al suicidio molti dei suoi compagni. L’autore si è ispirato alla reale morte di un suo compagno di classe e la sua imminente persecuzione, uno dei racconti raccapriccianti di Junji Itō meglio riusciti e più condiviso dai media.

2. Youkai Kyoushitsu
Anche questi racconti raccapriccianti di Junji Itō sono divisi in più volumi, e stavolta hanno come protagonisti due fratelli: Yuma Azawa, un liceale dal comportamento ordinato, calmo e timido, con la caratteristica di scusarsi in continuazione e preso spesso di mira dai bulli della sua classe; e sua sorella minore Yuma Chizumi, una bambina dal carattere aggressivo e dalla mentalità distorta. In una spirale di follia, malattie mortali e strani rituali demoniaci, i fratelli Yuma si ritroveranno più volte protagonisti e antagonisti principali di una serie di eventi che sconvolgeranno le vite dei personaggi, tra le invocazioni demoniache del fratello e le ossessioni omicide della sorella.

3. The Enigma Amigara Fault
Questo è uno dei racconti raccapriccianti di Junji Itō che conclude una delle sue collane, chiamata Gyo. Questo racconto singolo, invece, ha come protagonisti un gruppo di persone che si sono recate nel luogo fittizio delle montagne amigara, dove a causa di un terremoto è venuta alla luce una faglia tettonica con delle sagome umane. Nessuno sa spiegarsi il perché, ma molti del gruppo si sentono attratti da quelle sagome, come se li stessero chiamando per entrarci; alcune, infatti, sono precisamente uguali alle silhouette di ogni persona presente in quel luogo. Un racconto che riporta l’uomo alle sue radici preistoriche e in contatto con i suoi più antichi antenati, a causa di una specie di maledizione genetica, dove chi entri nella sua sagoma, a causa del cambiamento del terreno nel corso dei millenni, si ritroverà col corpo completamente deformato dalla sua forma originaria.

4. Falling
Questo racconto ha uno degli inizi più inquietanti e brutali di Junji Itō, in cui una cittadina giapponese sta affrontando una grossa ondata di suicidi, in cui tutte le vittime portano lo stesso identico messaggio: “Qualcosa di brutto accadrà in questa città”. Prima che Erika potesse suicidarsi, suo marito la salva appena in tempo e la porta in ospedale, dove però la ragazza inizia a manifestare uno strano sintomo anomalo, quello di levitare nella stanza, toccando addirittura il soffitto, come se volesse andare più in alto. Tra sparizioni, suicidi e strani rituali nelle caverne, questo racconto, allegoria di come i suicidi hanno gravi impatti sulle persone dei defunti, ha come momento più inquietante una singola tavola: una serie di figure umane che cadono dal cielo dal nulla, un’immagine surreale che agli occhi dei protagonisti e dei parenti delle vittime può essere un trauma che non verrà mai dimenticato.

5. The Hanging Balloons
Si conclude questa lista dei racconti raccapriccianti di Junji Itō con uno dei più inquietanti in assoluto e uno che ha ricevuto un recente adattamento anime nella serie Netflix Junji Itō Maniac. Gli eventi di questo racconto si incentrano su Kazuko, una liceale che apprende notizia di una serie di suicidi che stanno accadendo nella sua cittadina, a cominciare dalla sua migliore amica Terumi Fujino, una persona molto famosa il cui suicidio ha sconvolto il quartiere dove abitava e tutti i suoi conoscenti. Molte persone hanno creduto di vedere la testa della defunta sorvolare la città di notte, come se fosse l’inizio di un brutto presagio, infatti da lì a pochi giorni iniziò il caos: degli enormi palloncini con teste umane sorvolano l’intero arcipelago giapponese per impiccare le persone con l’estremità del loro filo. Una storia che l’autore dichiara di aver tratto ispirazione da un incubo che ha avuto da bambino, ma ha un sottile riferimento al grosso problema che il Giappone ha con il suicidio di molti dei suoi abitanti, essendo il settimo paese su scala mondiale per numero di suicidi commessi.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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