Bruno Tognolini all’edizione del FLIP 2023

Bruno Tognolini all'edizione del FLIP 2023

Ritorna il FLIP, il Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco, con la presenza di Bruno Tognolini

Riprende il tanto atteso e amato FLIP, il festival dedicato alla lettura e all’editoria a Pomigliano D’Arco. Dal 1 al 3 settembre si susseguiranno numerosi e diversi dialoghi con autori, presentazioni di nuovi libri e tavole rotonde di discussioni circa il panorama letterario ed editoriale odierno. Tra questi incontri, spicca senza alcun dubbio quello con Bruno Tognolini, il quale durante la mattina di venerdì 1° settembre, il cui tema è non a caso “Seminare”, ha dialogato con un pubblico di bambini, ragazzi e adulti attraverso l’arte delle rime e delle filastrocche.

Bruno Tognolini: alla scoperta di un autore poliedrico

Come si può pubblicamente prendere visione dalla sua bibliografia dettagliatamente inserita sul sito, Bruno Tognolini fa della scrittura il mezzo per scoprire la bellezza e affrontare con quest’ultima la vita di tutti i giorni. Il suo repertorio vanta i lavori più disparati: articoli, saggi, romanzi, poesie, drammaturgie teatrali, sceneggiature televisive, canzoni e non si possono non citare i programmi televisivi L’Albero Azzurro e la Melevisione, dietro ai quali pure c’era la sua straordinaria penna. Non da ultimo, Tognolini ha messo a disposizione la sua immensa fantasia per un pubblico prettamente composto da bambini ed «i loro grandi» nell’idea che è fondamentale educare alla lettura fin dall’inizio, perché quest’ultima ci sensibilizza nella comunicazione, ci arricchisce attraverso il potere della bellezza e, perché no, anche del gioco, ci educa a seminare e germogliare.

“Seminare”: l’incontro con Bruno Tognolini al FLIP

Non è un caso, infatti, che l’incontro con Bruno Tognolini sia stato inserito durante la giornata di venerdì 1° settembre, alla quale, come abbiamo detto poco sopra, è stato dedicato il tema di “Seminare”. Per l’occasione l’autore ha letto varie rime tratte sia dal suo recente libro Rime Scolare, ma anche da altri, illustrando con la gioia un lavoro portato avanti quasi come una missione, un modus operandi di scegliere come affrontare la vita di tutti giorni. E la risposta risiede proprio nell’educazione a “Seminare” e raccogliere tramite il gioco, la fantasia, armi delicate eppure così potentemente efficaci.

Non è scontato per un autore e artista così poliedrico come Bruno Tognolini, che alle spalle si porta una carriera vasta e variegata da invidiare quasi, avere la sensibilità di chiedersi dove indirizzare la propria arte dal valore indiscusso, a chi “destinarla” affinché si consolidi anche un certo senso di un così lungo e duraturo percorso. Non è sicuramente altrettanto scontato che la scelta ricada sui «bambini ed i loro grandi», su coloro ai quali è affidata la responsabilità del futuro e a coloro ai quali è affidato il compito di guidarli nella conoscenza del mondo. E se con le molteplici combinazioni di parole in rima un Tognolini riesce a rendere queste responsabilità meno spaventose, comunicando comunque insegnamenti complessi, affrontando le difficoltà ma con la bellezza ed il sorriso, si dica pure che è l’apice di una maestria dalla quale imparare! 

Fonte immagine in evidenza: Freepick

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A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson è giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2023. Appassionata di cultura in tutte le sue declinazioni, unisce alla formazione umanistica una visione critica e sensibile della realtà artistica contemporanea. Dopo avere intrapreso gli studi in Letteratura Classica, avvia un percorso accademico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consegue innanzitutto il titolo di laurea triennale in Lettere Moderne, con una tesi compilativa sull’Antigone in Letterature Comparate. Scelta simbolica di una disciplina con cui manifesta un’attenzione peculiare per l’arte, in particolare per il teatro, indagato nelle sue molteplici forme espressive. Prosegue gli studi con la laurea magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, discutendo una tesi di ricerca in Storia del Teatro dedicata a Salvatore De Muto, attore tra le ultime defunte testimonianze fondamentali della maschera di Pulcinella nel panorama teatrale partenopeo del Novecento. Durante questi anni di scrittura e di università, riscopre una passione viva per la ricerca e la critica, strumenti che considera non di giudizio definitivo ma di dialogo aperto. Collabora con il giornale online Eroica Fenice e con Quarta Parete, entrambi realtà che le servono da palestra e conoscenza. Inoltre, partecipa alla rivista Drammaturgia per l’Archivio Multimediale AMAtI dell’Università degli studi di Firenze, un progetto per il quale inserisce voci di testimonianze su attori storici e pubblica la propria tesi magistrale di ricerca. Carta e penna in mano, crede fortemente nel valore di questo tramite di smuovere confronti capaci di generare dubbi, stimolare riflessioni e innescare processi di consapevolezza. Un tipo di approccio che alimenta la sua scrittura e il suo sguardo sul mondo e che la orienta in una dimensione catartica di riconoscimento, di identità e di comprensione.

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