A cosa è ispirato Oceania?

A cosa è ispirato Oceania?

Conosciuto come Oceania in Italia e come Moana o Vaiana nel resto del mondo, questo film d’animazione Disney ha catturato i cuori di milioni di spettatori in tutto il mondo. Approdato nei cinema nel 2016, da un’idea originale di Ron Clements e John Musker, il film ha ricevuto ottime recensioni non solo per la tematica dell’avventura al femminile alla scoperta di sé, senza fronzoli e principe azzurro, ma anche per i miti e le leggende che hanno ispirato la storia di Vaiana, la protagonista. Durante la visione sorge infatti spontanea la domanda: a cosa è ispirato Oceania?

Dietro la figura di Vaiana, giovane figlia del capo tribù, polinesiana coraggiosa e determinata a scoprire la sua identità e il suo destino, esiste un filo conduttore di leggende polinesiane a cui i creatori hanno attinto, ma non una vera e propria storia. Oceania è stato ispirato dalle leggende e dalla cultura dei popoli polinesiani, in particolare dai Maori, popolazioni indigene dell’Isola di Nuova Zelanda, delle Isole Figi e di altre aree dell’Oceano Pacifico.  La Disney ha infatti lavorato in loco e a stretto contatto con consulenti culturali polinesiani per garantire l’accuratezza e il rispetto della rappresentazione di questa ricca e affascinante cultura, ma le critiche su questo aspetto non sono mancate. Ci sono, infatti, discrepanze tra il film e gli elementi della mitologia polinesiana rappresentati.

L’Isola di Motunui e un popolo di navigatori a cui è ispirato Oceania

Motunui, l’isola di Vaiana, è un luogo immaginario ma ispirato dalle bellezze naturali e dalla maestosità delle isole del Pacifico. L’isola rappresenta un luogo di pace e armonia, dove la comunità vive in simbiosi con la natura circostante, ma dimenticando il passato da navigatori che nascondono ancora in una grotta segreta, dove Vaiana troverà i relitti delle vecchie barche utilizzate.

Questo perché, il popolo di Vaiana, da cui è ispirato Oceania, ha smesso di solcare i mari ormai da migliaia di anni, motivo per il quale vediamo il pesce che comincia a scomparire e la vegetazione dell’isola a scarseggiare. Questo fenomeno non è pura finzione: è storicamente accertato, infatti, che i polinesiani fossero gran navigatori, popolo dedito alle esplorazioni di massa in tutto l’oceano pacifico, che per qualche motivo si sono interrotte per 2.000 anni, per un periodo definito the long pause.

Non si sa precisamente quando e perché le esplorazioni siano ricominciate, se sia stato per via dell’arrivo degli europei o perché, come dice una teoria, la fioritura di alghe abbia iniziato a uccidere i pesci, costringendo i polinesiani a ricominciare a navigare per trovare cibo lontano dall’isola.

Proprio come raccontato in questa teoria, nel film Vaiana parte per aiutare il suo popolo contro la volontà del padre e dell’intero villaggio e navigherà in mare aperto utilizzando una tecnica chiamata wayfinding, che rende possibile orientarsi grazie alle stelle, usata per migliaia di anni dai polinesiani.

La Leggenda del semidio Maui

Al centro del film c’è la leggenda di Maui, semidio muta forma coperto da tatuaggi che raccontano la sua storia, noto per le sue imprese eroiche e il suo spirito avventuroso e per aver rubato, e poi perso, il cuore di Te Fiti, l’isola madre, pietra capace di creare vita. Maui di Oceania è ispirato a una figura mitologica reale e diffusa tra diverse culture polinesiane, anche se la sua rappresentazione nel film prende alcune libertà creative per adattarsi alla storia. Nella mitologia polinesiana, Maui è noto come un personaggio ingegnoso e carismatico, spesso ricordato per aver rubato il fuoco agli dei per donarlo agli umani. Anche la celebre canzone You are Welcome o Tranquilla!, nella versione italiana cantata da Fabrizio Vitale, menziona le sue eroiche imprese.

In conclusione, dire che Oceania è ispirato a una storia vera è esatto solo in parte. Tra mito e finzione, il film è molto più di una semplice storia di una principessa Disney, è una celebrazione della cultura polinesiana, una testimonianza dell’importanza di abbracciare le nostre radici e un richiamo per bambini e adulti a inseguire i sogni con coraggio e determinazione.

Fonte immagine: Wikipedia

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A proposito di Bonadio Giada

Studentessa di Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”. Attualmente in Erasmus in Spagna.

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