Comici romani: da Sordi e Verdone alla nuova stand up comedy

Comici romani, i migliori della nuova e della vecchia guardia

La comicità romana è un filo rosso che attraversa la cultura italiana, un’eredità passata di mano in mano, evolvendosi dal cinema in bianco e nero fino ai microfoni dei comedy club. È la storia di un umorismo che sa essere al tempo stesso cinico e tenero, nato sui palchi del varietà e consacrato dal grande schermo con i “colonnelli” come Alberto Sordi e Nino Manfredi. Questo testimone è stato poi raccolto dai grandi mattatori del teatro e della TV, da Gigi Proietti a Enrico Montesano. Oggi, quello spirito si trasforma, dalla comicità televisiva di Maurizio Battista e Max Tortora fino alla rottura della stand-up comedy, dimostrando la straordinaria vitalità della risata capitolina.

L’anima della comicità romana: perché si ride così

Prima di elencare i suoi protagonisti, è fondamentale capire perché la comicità romana sia così unica. Non è solo una questione di accento, ma di una vera e propria filosofia di vita distillata in umorismo. Il suo DNA si basa su tre pilastri: il cinismo benevolo, ovvero la capacità di ridere delle disgrazie come forma di sopravvivenza; l’arte di arrangiarsi, che trasforma ogni ostacolo quotidiano in un’opportunità per una gag; e infine, la potenza del dialetto, la “battuta de core” che colpisce con una rapidità e un’efficacia che l’italiano standard non possiede.

I protagonisti della comicità romana in sintesi

Comico Descrizione e Opera Iconica
Alberto Sordi Il ritratto dell'”italiano medio” tra vizi e umanità.
Opera Iconica: Film “Un americano a Roma”
Gigi Proietti Il mattatore assoluto, maestro di teatro e cinema.
Opera Iconica: Film “Febbre da cavallo”
Carlo Verdone Il geniale narratore delle nevrosi e delle maschere moderne.
Opera Iconica: Film “Un sacco bello”
Enrico Brignano Monologhista travolgente che porta la quotidianità sul palco.
Opera Iconica: Spettacoli Teatrali
Paola Cortellesi Artista poliedrica, dalla comicità alla regia di successo.
Opera Iconica: Film (Regista) “C’è ancora domani”
Edoardo Ferrario Pioniere della stand-up con la sua acuta satira sociale.
Opera Iconica: Monologhi di Stand-Up

I padri fondatori: la commedia all’italiana

Nel dopoguerra, il cinema diventa lo specchio del paese e i comici romani i suoi interpreti più acuti, capaci di mescolare la risata amara alla critica sociale.

Alberto Sordi: la maschera dell’italiano

“Albertone” ha incarnato l’italiano medio del boom economico, con le sue miserie, le sue aspirazioni e le sue furbizie. Dal vigliacco al sognatore, i suoi personaggi in film come “Il vigile” o “Un americano a Roma” sono diventati archetipi immortali della nostra cultura.

“Io le brutte abitudini le prendo subito.”

Nino Manfredi: l’ironia agrodolce

Ciociaro di nascita ma romano d’adozione, Manfredi era la mente intellettuale dei “colonnelli”. La sua comicità era più sottile, spesso velata di malinconia. Ha dato volto agli ultimi, agli emarginati, come nell’indimenticabile “Pane e cioccolata”, dimostrando che si può far ridere anche raccontando un dramma.

I grandi caratteristi: le spalle che rendevano grandi i comici

La grandezza dei protagonisti è stata spesso esaltata da caratteristi indimenticabili. Pensiamo a Mario Brega, la cui faccia truce e le cui esplosioni di rabbia comica sono diventate cult nei film di Verdone (“‘Sta mano po’ esse fero e po’ esse piuma”). O a Elena Fabrizi, la “Sora Lella”, nonna romana per antonomasia, la cui saggezza spiccia ha regalato momenti di comicità genuina.

I mattatori del palcoscenico e della TV

Tra gli anni ’70 e ’80, la comicità (sia romana che napoletana) si sposta dal cinema al teatro e ai grandi show televisivi. Nasce la figura dello showman a tutto tondo.

Gigi Proietti: il maestro assoluto

Proietti era un artista totale: attore, cantante, regista, poeta e straordinario affabulatore. Con “A me gli occhi, please” ha rivoluzionato il one-man-show, mentre con Mandrake in “Febbre da cavallo” ha creato un’icona cult. La sua scuola di recitazione ha formato decine di nuovi talenti.

Enrico Montesano: l’istrione del varietà

Montesano incarna la grande tradizione del varietà e della commedia musicale. Con la sua comicità fisica ed esuberante ha dominato la televisione, creando personaggi e tormentoni che sono entrati nel linguaggio comune. Film come “Il conte Tacchia” celebrano una romanità popolare e orgogliosa.

L’eredità contemporanea: maschere e monologhi

La generazione successiva ha raccolto l’eredità dei maestri, adattandola a un mondo che cambiava. La commedia si fa più nevrotica o si concentra sull’osservazione della quotidianità.

Carlo Verdone: l’evoluzione della maschera

Verdone è l’anello di congiunzione tra la commedia di Sordi e la modernità. Ha preso la maschera dell’italiano medio e l’ha aggiornata, raccontandone le ansie e le nevrosi in capolavori come “Un sacco bello” e “Viaggi di nozze”. I suoi personaggi sono lo specchio tragicomico della nostra società.

Enrico Brignano: l’energia del monologo

Allievo di Proietti, Brignano ha portato la tecnica teatrale al servizio di una comicità popolare e travolgente. I suoi spettacoli sono maratone di monologhi in cui analizza con energia inesauribile le assurdità della vita di tutti i giorni, dalla tecnologia alle relazioni di coppia.

Max Tortora e Maurizio Battista: la comicità dalla TV

La televisione ha creato i suoi fenomeni. Max Tortora è un imitatore straordinario, capace di cogliere l’anima dei suoi personaggi. Maurizio Battista, emerso dal cabaret di Zelig, ha costruito il suo successo sull’esasperazione comica della vita quotidiana, con un rapporto diretto e sincero con il suo pubblico.

La rottura della Stand Up: una nuova comicità

L’ultima evoluzione della risata romana è la stand-up comedy. A differenza dei comici tradizionali, gli stand-up comedian non usano maschere o personaggi: portano sul palco sé stessi, con un linguaggio esplicito, personale e spesso controverso.

  • Edoardo Ferrario: pioniere del genere in Italia, la sua è una satira sociale acuta che analizza le contraddizioni del mondo contemporaneo.
  • Valerio Lundini: ha introdotto una comicità surreale e “no-sense”, rompendo tutte le regole del ritmo comico tradizionale.
  • Michela Giraud: affronta temi generazionali e femministi con un umorismo tagliente e un’energia contagiosa.
  • Daniele Tinti e Luca Ravenna: con il loro podcast cult “Tintoria”, sono diventati il punto di riferimento e il motore di tutta la nuova scena comica italiana, che ha in Roma il suo epicentro.

Le grandi donne della comicità romana

In un panorama a lungo dominato da figure maschili, due donne romane hanno lasciato un segno indelebile. Monica Vitti, che ha dimostrato un talento comico rivoluzionario dopo i film d’autore, e Paola Cortellesi, artista poliedrica capace di passare dalle imitazioni alla regia di film di enorme successo come C’è ancora domani, unendo umorismo e impegno sociale.

I templi della risata: teatri e club storici

La comicità romana è legata a luoghi iconici che ne hanno ospitato la nascita e la crescita. Teatri come il Puff, fondato da Lando Fiorini, o il Bagaglino sono stati la culla del cabaret. Oggi, la tradizione continua in teatri storici come il Teatro Ambra Jovinelli e in club più moderni dedicati alla stand-up.

  • Teatro Ambra Jovinelli: Storico teatro del varietà e oggi uno dei palcoscenici più importanti per la commedia contemporanea.
  • Indirizzo: Via Guglielmo Pepe, 43/47 – 00185 Roma (RM)
  • Telefono: 06 83082620

Domande frequenti (FAQ)

Chi è considerato il comico romano più famoso di sempre?

Alberto Sordi è universalmente considerato il comico romano più famoso. La sua capacità di incarnare ‘l’italiano medio’, con i suoi vizi e le sue virtù, lo ha reso un’icona immortale della commedia all’italiana.

Chi è l’erede di Alberto Sordi nella comicità romana?

Carlo Verdone è considerato da molti l’erede naturale di Alberto Sordi. Ha saputo modernizzare la ‘maschera’ del romano, raccontando le nevrosi della società contemporanea con personaggi diventati iconici.

Quali sono i nuovi comici romani della stand up comedy?

La nuova scena della stand up comedy romana include talenti come Valerio Lundini, noto per la sua comicità surreale, Edoardo Ferrario, con la sua satira sociale, e Michela Giraud, che affronta temi generazionali con un umorismo tagliente.

Perché Roma ha prodotto così tanti grandi comici?

Roma è da sempre il centro del cinema e del teatro italiano, sede di Cinecittà. La sua cultura popolare, il suo spirito disincantato e il suo dialetto musicale hanno sempre fornito un terreno fertile per lo sviluppo di talenti comici unici, capaci di cogliere l’anima del paese.

Fonte immagine: Wikipedia

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