Film d’animazione: le 9 teorie più inquietanti

Film d'animazione

Sappiamo che i film d’animazione hanno accompagnato e cresciuto intere generazioni di bambini con i loro capolavori, in particolare le più grandi case di produzioni Disney, Pixar e Dreamworks, ma sappiamo anche che, dietro all’apparente innocenza di personaggi goffi e bizzarri e di storie divertenti, possono celarsi inaspettati e spaventosi retroscena. Ed è qui che entriamo nel cuore del nostro articolo, raccontandovi alcune delle più folli e inquietanti teorie sui film d’animazione, visioni complottistiche e folli associazioni di dettagli tra i vari film che tendono a smascherare la parte oscura della magia infantile.

Un giorno guardi Peter Pan e sei felice e spensierato, il giorno dopo leggi un articolo del genere e scopri che forse Peter Pan rappresenterebbe l’angelo della morte e capisci che non sei più bambino. Naturalmente, trattandosi appunto di teorie, non possiamo confermarne la veridicità, ma senza altro possiamo fare un applauso per la creatività ed originalità a chi per primo ha portato avanti e diffuso queste dicerie e, pertanto, alimentato la curiosità (o traumatizzato, è uguale) di molti appassionati di questo settore.

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Essendo così tante le teorie riguardanti i film d’animazione, ci siamo limitati a riportarne soltanto alcune, quelle che riteniamo essere le più interessanti e soprattutto inquietanti. Andiamo a scoprire insieme quanta perfidia e malizia si nasconde proprio dietro l’angolo e preparatevi a guardare con occhi diversi i vostri film preferiti. 

Film d’animazione: le teorie più inquietanti 

Un futuro post-apocalittico – Aladdin (1992)

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database

Iniziamo subito con una delle dietrologie più stravaganti di sempre, ovvero quella che vedrebbe Aladdin e il mondo in cui vive ambientato in un futuro post-apocalittico.

Come sappiamo, una volta uscito dalla lampada, il Genio afferma di essere stato rinchiuso per ben dieci mila anni. Ma allora, come fa a conoscere alcuni dei personaggi in cui si trasforma, tipo Arnold Schwarzenegger? E poi, come conosce tutte quelle tecnologie che non dovrebbero esistere nell’epoca in cui si suppone sia ambientato il film, come il microfono o la slot machine? La risposta è molto semplice: Aladdin non è nel presente, ma nel futuro.

E se l’intera ambientazione del film ci appare così antica e sottosviluppata, è perché ciò che vediamo è il futuro dopo la terza guerra mondiale, in cui il mondo è stato distrutto dalle bombe atomiche e i pochi superstiti sono stati costretti a ricominciare da zero, riportando l’umanità ad un’arretratezza sociale simile a quella dei tempi andati. Iniziamo bene!

Shrek non si chiama così – Shrek (2001)

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database

Probabilmente la più verosimile tra tutte le teorie è quella riguardante il simpatico orco Shrek, il quale sembra non sapere effettivamente il suo vero nome

Fateci caso: nel primo film, quando Ciuchino gli chiede il suo nome, l’orco resta titubante per un paio di secondi, come se dovesse pensarci su, fino ad esclamare: Shrek! Ed è proprio questa sua fugace indecisione ad aver generato una teoria: Shrek, come sappiamo, ha sempre vissuto da solo, fin da piccolo, al punto tale da non sapere nemmeno il suo nome, semplicemente perché non ne ha mai avuto bisogno.   

Ma quando gli viene posta questa domanda, il primo nome che gli passa per la testa è Shrek. Perché? Il termine Schreck deriva dal tedesco e significa pauraquindi il protagonista potrebbe aver sentito questa parola da tutti i cacciatori che per anni gli hanno dato la caccia o semplicemente dai passanti che lo incontravano e scappavano ogni volta.   

L’Ala Ovest piena di cadaveri – La bella e la bestia (1991) 

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database

Qual è l’unica stanza del castello della Bestia in cui è severamente proibito entrare? La famosa Ala Ovest. La Bestia ribadisce più e più volte, con grande severità, che è assolutamente vietato entrare in quella stanza. Tutti pensano che il motivo sia la presenza della rosa magica, all’interno della teca di vetro, che scandisce il tempo rimanente della Bestia per poter tornare umano. 

Sicuramente la rosa è una giusta motivazione, ma sembra che ci sia un segreto ancora più oscuro tra le mura di quella stanza. Il principe, a inizio film, viene tramutato in un’orrenda bestia e tutti gli abitanti del castello si trasformano in oggetti e mobili. Qual è la prima cosa che nota Belle quando entra nell’Ala Ovest? Proprio dei mobili e degli oggetti rotti, sparsi per tutta la stanza.

Si presume quindi che il principe, una volta diventato bestia, per sanare la sua ira incontrollabile, abbia ucciso alcuni degli abitanti e li abbia portati nell’Ala Ovest per nascondere gli orrori delle sue azioni e tenersi lontano dal senso di colpa. E voi pensavate che il motivo fosse la rosa. Poveri illusi.

Fratelli dispersi  nei film d’animazione: Tarzan (1999) – Frozen -Il regno di ghiaccio (2014)

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database
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Sapevate che Tarzan è il fratello di Elsa e Anna di Frozen? Ora lo sapete, ma colleghiamo bene i punti e vediamo come si è arrivati a questa ennesima e sconvolgente teoria.  

I genitori di Elsa ed Anna, all’inizio di Frozen, partono per un viaggio via mare e perdono la vita in un naufragio. Ma se non fossero mai morti? Se si fossero soltanto persi? L’ipotesi immaginifica dei fan vede i genitori di Elsa ed Anna sbarcare su un’isola e dare alla luce un terzo figlio, ovvero Tarzan, che sembra essere il fratello minore delle due sorelle di Frozen.

Infatti, all’inizio di Tarzan, vediamo quest’ultimo insieme ai suoi genitori abbandonare la loro barca e approdare su un’isola e costruire una loro casa in mezzo alla giungla. Il resto della storia lo conoscete. Se così non fosse, recuperatelo, consapevoli di questo bizzarro legame di parentela tra il ghiaccio e la natura.

Gaston ha ucciso la mamma di Bambi – La bella e la bestia (1991) – Bambi (1942)

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database
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La morte della mamma di Bambi è il trauma infantile per antonomasia, e trovarlo anche all’interno di una visione complottistica non fa che potenziare ancor di più il sadismo della Disney e di un villain in particolare, Gaston de La bella e la bestia. 

Nella sequenza iniziale del film, quando viene mostrato in lontananza il castello del principe, si può intravedere un cerbiatto che corre via. Sappiamo che Gaston è un cacciatore, che non sbaglia mai un colpo, che è privo di cuore. Colleghiamo le due cose et voilà: Gaston è l’assassino della madre di Bambi. 

Ciò che contribuisce ed accresce la follia di questo complotto è la presenza, nella taverna di Gaston, di teste di cervi appesi ai muri come trofei di caccia. Probabilmente la madre di Bambi è tra questi. E, dopo questa, La bella e la bestia non avrà più la stessa atmosfera di gioia e amore.

Capitan Uncino ha ucciso la madre di Ariel – Le avventure di Peter Pan (1953) – La sirenetta (1989) 

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database
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Un’altra madre uccisa senza pietà. Povere madri! Sembra che il buon Capitan Uncino abbia teneramente ucciso la madre di Ariel. Ma da cosa lo deduciamo? 

Innanzitutto, bisogna notare che una delle sirene dell’isola che non c’è ha una grande somiglianza con Ariel, la sirenetta. La madre di quest’ultima sappiamo viene uccisa dai pirati e, per finire, conosciamo molto bene l’odio di Capitan Uncino verso le sirene. Uniamo questi tre puntini e creiamo così il triangolo dell’odio e della morte. 

In aggiunta, bisogna specificare che l’isola che non c’è è stata spesse volte associata all’aldilà in cui tutti restano belli e giovani e quindi quella sirena potrebbe davvero essere la madre di Ariel, dopo essere stata uccisa brutalmente dal Capitan Uncino.

Chicco è il figlio della Bestia – La bella e la bestia (1991)

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database

Ho una sola domanda da fare: come fate a pensare cose del genere? Svelatemi il segreto della vostra fantasia, vi prego. Questa, più che una teoria, sembra un colpo di scena da soap opera anni ‘80. 

Chicco, la tenera tazzina de La bella e la bestia, a quanto pare, non è il figlio di Mrs Bric, ma bensì del principe. La follia umana vuole farci pensare che quest’ultimo sia stato sedotto dalla fata incantatrice e che insieme abbiano dato alla luce un figlio illegittimo, per poi farlo nascondere dalla servitù. 

Quindi Mrs Bric non è la vera madre del bambino, ma è semplicemente la sua tata. È la terza volta che troviamo La bella e la bestia in questo articolo. C’è da preoccuparsi? 

I giocattoli come metafora della Shoah – Toy Story 3 – La grande fuga (2010)

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database

Prendete uno dei film più belli della storia dell’animazione e cercate un escamotage per collegarlo ad una delle pagine più nere della storia dell’umanità: ecco a voi Toy Story 3.

In questa macabra visione i giocattoli protagonisti rappresenterebbero gli ebrei deportati nei campi di concentramento e sono molti gli elementi a sostegno dell’ipotesi, a cominciare dalla trama: i protagonisti vengono deportati in un asilo nido, composto da giochi considerati inutili per la società, e comandati secondo una gerarchia che vede al vertice Lotso, il quale ha il totale controllo della scuola e dei giocattoli che tiene prigionieri. 

In più, vediamo alcuni giocattoli, come Ken, vivere nel lusso totale mentre conducono gli altri verso la morte nell’aula dei bambini più piccoli, per poi essere gettati nella spazzatura una volta stremati fisicamente. E questa era una delle più inquietanti teorie sui film d’animazione, se non la più agghiacciante.

Carl è morto – Up (2009)

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database

Concludiamo questo viaggio nei film d’animazione dicendovi che il protagonista del capolavoro Pixar è morto già dall’inizio del film, ma non lo sapevamo perché eravamo troppo ingenui e piccini per capirlo.  

Carl, nell’ottica complottistica, in realtà muore dopo aver avuto la notizia dello sfratto, ovvero pochi minuti dall’inizio. E quindi che succede nel corso di tutto il film? Banalmente Russell rappresenta
l’angelo custode e la casa volante altro non è che il mezzo per raggiungere il Paradiso ed accogliere il nostro amato Carl.

Non era abbastanza la morte di Ellie, una delle scene più strazianti di sempre, ora ci tocca sapere che anche il suo povero marito è morto insieme a lei e che tutto il film è solo un viaggio dantesco per abbandonare la vita terrena e riunirsi nel modo dei defunti. Infanzia rovinata? Forse un pochino.

Scopri altri articoli a tema animazione: Cortometraggi Disney, ad esempio. 

Fonte immagine in evidenza: The Movie Database

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