Negli ultimi anni, il cinema sudcoreano ha dominato la scena mondiale, conquistando pubblico e critica internazionale. Ma come ha fatto a diventare un fenomeno così rilevante? La risposta risiede in un mix di fattori storici, culturali ed economici che rientrano nel concetto di Hallyu, o “Onda Coreana”: il successo globale della cultura pop della Corea del Sud, dalla musica K-pop al cinema, dalla moda al cibo.
Il successo del cinema sudcoreano ha radici negli anni ’90, con la fine del regime militare e l’allentamento della censura. In quel periodo, grandi conglomerati (chaebol) iniziarono a investire massicciamente nell’industria cinematografica, gettando le basi per una crescita esponenziale, ulteriormente amplificata dall’avvento delle piattaforme di streaming.
Le 4 ragioni del successo globale del cinema sudcoreano
1. Temi universali in un contesto locale
2. La maestria nei generi: dal thriller al K-horror
3. Una generazione di registi d’autore
4. Il supporto governativo e il “soft power”
I maggiori successi: da Parasite a Squid Game
Le 4 ragioni del successo globale del cinema sudcoreano | |
---|---|
Fattore chiave | Descrizione ed esempi iconici |
Temi universali | Critica alle disuguaglianze sociali e alle pressioni capitalistiche, comprensibile in tutto il mondo. Esempi: Parasite, Squid Game. |
Maestria nei generi | Capacità di innovare generi specifici come il thriller, il revenge movie e l’horror (k-horror). Esempi: Oldboy, Train to Busan. |
Registi d’autore | Una generazione di registi con una visione personale e riconoscibile, acclamati nei festival internazionali. Esempi: Bong Joon-ho, Park Chan-wook, Lee Chang-dong. |
Supporto governativo | Investimenti statali strategici per promuovere l’industria culturale come “soft power” globale. Esempi: Fondi governativi e accordi con piattaforme come Netflix. |
1. Temi universali in un contesto locale
Come ha dichiarato l’attrice Jung Boram, il successo del cinema coreano all’estero è dovuto a «temi universali della società coreana». Film come Parasite e Squid Game parlano di disuguaglianza economica, alienazione e pressioni sociali in modo così potente e viscerale da risultare comprensibili e rilevanti per un pubblico globale, pur essendo profondamente radicati nella realtà sudcoreana.
2. La maestria nei generi: dal thriller al K-horror
Il cinema sudcoreano eccelle nel prendere generi codificati e reinventarli con uno stile unico. È diventato un punto di riferimento per il revenge movie (film di vendetta), con opere brutali e stilisticamente impeccabili come Oldboy di Park Chan-wook, e per il K-horror, che mescola paura e dramma sociale, come nel successo globale Train to Busan.
3. Una generazione di registi d’autore
Il successo non è casuale, ma è il frutto del talento di una generazione di registi che hanno saputo unire cinema d’autore e intrattenimento popolare. Nomi come Bong Joon-ho (Parasite, Memories of Murder), Park Chan-wook (Oldboy, The Handmaiden) e Lee Chang-dong (Burning) sono acclamati nei più importanti festival cinematografici del mondo, da Cannes a Venezia, portando il cinema coreano all’attenzione della critica internazionale.
4. Il supporto governativo e il “soft power”
Dopo la crisi finanziaria asiatica del 1997, il governo sudcoreano ha capito il potenziale dell’industria culturale come motore economico e come strumento di “soft power”, ovvero la capacità di influenzare la scena globale attraverso la cultura. Da allora, ha sostenuto attivamente l’industria con investimenti significativi, come riportato da testate autorevoli come Variety, e ha favorito accordi con colossi dello streaming come Netflix, che ha investito centinaia di milioni di dollari per produrre contenuti coreani.
I maggiori successi: da Parasite a Squid Game
La consacrazione definitiva è arrivata nel 2020, quando Parasite di Bong Joon-ho è passato alla storia come il primo film non in lingua inglese a vincere l’Oscar per il Miglior Film, dopo aver già conquistato la Palma d’Oro al Festival di Cannes. L’anno successivo, il K-drama Squid Game è diventato il più grande successo di sempre su Netflix, con 1,65 miliardi di ore di visione nel primo mese, secondo i dati ufficiali. Questi successi, come analizzato da portali come IMDb, non sono più eccezioni, ma la conferma di un fenomeno culturale consolidato e destinato a durare.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 30/09/2025