La serie Ragnarok di Adam Price: un finale inaspettato

Serie Ragnarok di Adam Price: un finale inaspettato

La serie Ragnarok è una fiction supereroistica danese-norvegese, ideata da Adam Price e distribuita sulla piattaforma di streaming Netflix a partire da gennaio 2020.

Trama della serie Ragnarok

Il dramma nordico della serie Ragnarok è costituito da tre stagioni di sei episodi ciascuna, in cui assistiamo al ritorno di Turid e i suoi due figli: Magne e Laurits, in seguito alla morte del padre, presso la cittadina di Edda, località norvegese immaginaria, famosa per essere l’ultima parte della Norvegia ad aver abbandonato l’antico culto degli dèi norreni, detto Ásatrú, termine che indica la “fede agli Asi”, in favore della conversione al Cristianesimo. La cittadina di Edda, nonostante i paesaggi incantevoli che offre, è, in realtà, una delle aree più inquinate della Norvegia, a causa dell’attività delle Industrie Jutul, una multinazionale molto potente, ma al tempo stesso corrotta.

Magne, grazie all’intervento di una Vǫlva, cioè una maga esperta nella divinazione e negli oracoli, va incontro ad una strana mutazione fisica che lo rende invincibile e capace di gesta sovrumane. Il protagonista della serie Ragnarok è convinto di essere diventato la reincarnazione del dio Thor, noto come uccisore di mostri e giganti. Thor, nella mitologia norrena, è presentato come colui che maneggia un martello portentoso, il Mjǫllnir: lo si scaglia contro il bersaglio e poi ritorna indietro nelle mani del suo padrone. Magne col tempo imparerà ad usufruire dei poteri del dio Thor, che oramai fanno parte di lui, per fronteggiare l’insidiosa minaccia dei giganti, incarnati dalla ricca famiglia degli Jutul, responsabile della rovina dell’ecosistema norvegese e di numerose morti.

Finale inaspettato della Terza Stagione (contiene spoiler)

Lo scorso 24 agosto ha fatto il suo ingresso sulla piattaforma streaming Netflix, l’ultima stagione della serie Ragnarok, che ha detto “addio” ai suoi fan con un finale a sorpresa. Nella terza stagione, l’interesse di Magne verso la corrotta industria della famiglia Jutul è ormai sfociato in un’ossessione, che lo porta ad allontanare da sé tutti i suoi cari. Escogita piani per sconfiggere gli Jutul, alleandosi con altre divinità, tra cui Odino (il Dio supremo degli Asi), Týr (Dio della guerra) e Freyja (Dea della fertilità), e quando sono sul punto di far scoppiare lo scontro finale, decidono di interromperlo. Ognuno di loro si rende conto che lo scoppio di questa battaglia porterebbe alla morte di tutti, così com’è scritto nella mitologia norrena. Magne riesce, così, a mediare una tregua con gli Jutul, placando il caos soprannaturale che regna nella sua vita. Verso la fine, Magne supera gli esami e durante la cerimonia del diploma, assistiamo ad un grande colpo di scena: Jens, il fidanzato di Laurits, viene trafitto da una freccia, scoccata da Hoder, il bambino che durante una battaglia precedente era stato trafitto ad un occhio da una freccia. Questo è il fatidico evento che darà inizio al Ragnarok e culminerà con la morte di tutte le divinità e la conseguente fine del mondo. Laurits chiama in soccorso un trio di giganti a combattere gli dèi, mentre la folla di ragazzi e genitori guarda impassibile. E poi d’improvviso rimbombano nella sua testa le parole pronunciate dal fratello, Laurits: «Hai mai pensato che la battaglia sia una cosa che avvenga solo nella tua testa?». È quindi chiaro che l’epica battaglia a cui abbiamo assistito all’interno della serie è, in realtà, solo frutto della fantasia di Magne e il Ragnarok non è avvenuto. Alcuni dei telespettatori probabilmente avrebbero previsto un finale del genere, ma altri sono rimasti del tutto a bocca aperta.

Ma, allora, tutti gli episodi a cui abbiamo assisto appartengono ad una dimensione immaginaria? Beh, sicuramente gli eventi sovrannaturali che caratterizzano la serie Ragnarok non sono reali, ma la vita di Magne al liceo e gli atti di sabotaggio contro l’industria Jutul non sono affatto immaginari.

La mitologia norrena a cui si ispira la serie Tv

Il nome della serie fa riferimento al Ragnarok, che nella mitologia norrena indica il crepuscolo degli dèi: è la battaglia finale tra le potenze della luce e dell’ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito alla quale l’intero mondo finirà. Secondo la mitologia scandinava, nel giorno del Ragnarok, le forze del caos, sotto la guida del dio Loki (incarnato da Laurits nella serie Ragnarok), avranno il sopravvento, Odino e Thor moriranno in una battaglia epica e il mondo andrà incontro ad una fine apocalittica, per poi rigenerarsi dopo la conflagrazione universale, grazie all’unica coppia di esseri umani rimasta in vita.

Le informazioni riguardo il Ragnarok sono fornite da alcune fonti, in particolare, dal carme profetico-escatologico Vǫluspá, il primo dell’Edda poetica. Esso si apre con una profezia di una Vǫlva che si rivolge ad Odino e narra la storia mitologica del mondo, dalla creazione della terra alla nascita dei giganti, dei nani e degli uomini, fino alla previsione apocalittica del Ragnarok e della fine dell’universo, toccando la maggior parte dei miti scandinavi, come la morte di Baldr avvenuta per mano di Hoder.

Inoltre, il nome della cittadina, Edda, in cui è ambientata la serie Ragnarok sembra anche richiamare i due celebri testi della tradizione scandinava: l’Edda in prosa, un manuale di poetica norrena, attribuito a Snorri Sturluson, e l’Edda poetica, una raccolta di poemi sulla mitologia norrena, tratti dal manoscritto medioevale islandese Codex Regius, entrambi scritti in Islanda durante il XIII secolo.

Fonte immagine: Netflix

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