Omicidio nel West End di Tom George | La recensione del film

Omicidio nel West End

Omicidio nel West End, la recensione del film commedia di Tom George con Sam Rockwell, Saoirse Ronan e Adrien Brody

Omicidio nel West End (See How They Run) è un film di Tom George, scritto da Mark Chappel con Sam Rockwell, Saoirse Ronan, Adrien Brody e Ruth Wilson nel cast. Un film interessantissimo, snobbato dal grande pubblico, che potrebbe conoscere una rinascita su Disney+;dal momento che, è disponibile sulla piattaforma da mercoledì 16 novembre.

Omicidio nel West End, la trama del film di Tom George

La vicenda è ambientata a Londra nel 1953. Il regista americano Leo Cöpernik è giunto nella capitale inglese per acquistare i diritti di sfruttamento di Trappola per topi di Agatha Christie, il noto spettacolo teatrale che va in scena in un teatro del West End gestito da Petula Spencer. Una sera, mentre sono in corso i festeggiamenti per la centesima replica dello spettacolo, Cöpernik viene assassinato e il cadavere viene ritrovato all’interno del teatro. La coppia costituita dall’Ispettore Stoppard e l’agente Stalker deve risolvere questo mistero tra la pressione del dipartimento di polizia, della stampa e dell’impresaria teatrale che vuole riaprire la sua struttura..

Il metacinema e l’incontro tra commedia e giallo

Omicidio nel West End è un sapiente meta-film che gioca sui grandi clichés dei romanzi e dei film gialli. Lo stesso Cöpernik afferma ironicamente che “una volta letto un romanzo della Christie è come se li avesse letti tutti”, un modo per sottolineare come svariati romanzieri e sceneggiatori abbiano più volte abusato dei topoi del genere.

Allora, lo sceneggiatore Mark Chappel decide di presentarci un giallo alternativo, un giallo “gaddiano”: così come il commissario Ciccio Ingravallo di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda, anche  il duo Stoppard e Stalker devono vedersela con una realtà molto complessa. Chi è il colpevole del crimine ? Lo sceneggiatore con cui Copernick aveva litigato ? L’impresaria teatrale Petula Spencer? Il protagonista dello spettacolo Richard Attenborough (il noto attore che il pubblico conobbe come John Hammond in Jurassic Park di Steven Spielberg) ? Solo alla fine si scoprirà il vero colpevole nonostante, la risoluzione del caso non avverrà come proposto normalmente dalla creatrice di Miss Marple e Hercule Poirot; bensì, nella modalità che Copernick aveva in mente per la sceneggiatura del suo film. 

Gli omaggi presenti nel film: dal cinema degli anni 50 a quello di Anderson 

Il film di Tom George è ricco di citazioni dedicate al cinema e alla società degli anni Cinquanta. Tra i personaggio del film ci sono persone realmente esistite come il già citato Attenborough, sua moglie Sheila Sim, l’attrice Edana Romney, il produttore John Woolf, la scrittrice Agatha Cristie e suo marito Max Mallowan. Il teatro e il cinema sono le chiavi per risolvere questo mistero e lo spettatore cinefilo può riconoscersi nel meraviglioso personaggio interpretato dalla Ronan.

L’altro omaggio (molto più contemporaneo) è rivolto a Wes Anderson, il regista autore di I Tenenbaum, Il treno per Darjeeling, Grand Budapest Hotel e The French Dispatch; la fotografia e le scenografie con i caratteristici colori pastello ricordano quel modo di fare cinema tipico di registi che hanno rivoluzionato il genere della commedia, uno stile dove Hollywood dichiara il suo amore per l’Europa. 

Omicidio nel West End: un potenziale film da Oscar? 

Omicidio nel West End è un film che meriterebbe di essere conosciuto da un grande pubblico e consacrato dalle istituzioni del cinema. Tom George dirige una pellicola originale e divertente, un film che cita teatro, letteratura e cinema nonché ci fa rivivere la Londra degli anni Cinquanta, quando la città superò il trauma della Seconda Guerra Mondiale. Un film da non perdere per i cinefili, nonché un valido candidato per l’edizione degli Oscar del prossimo anno. 

Fonte immagine di copertina: si ringrazia www.omicidionelwestendfilm.it

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

Vedi tutti gli articoli di Salvatore Iaconis

Commenta