Dal 23 gennaio nelle sale, Ricardito lo squalo (?) è una riflessione semplice, ma efficace sul tema del bullismo e sull’importanza di vivere in modo sostenibile, per il bene di tutti.
Tratto da un racconto illustrato di Evelyn Bruges – edito in Italia da Santelli Editore – arriva nelle sale il film di animazione Ricardito lo squalo (?) diretto da Alessia Camoirano e scritto da Evelyn Bruges e Marco Pollini. Le voci sono di Marco Leonardi, Pino Ammendola, Gabriele Piancatelli, Marcello Fonte, Giorgia Vecchini e Susanna Brunelli.
Ricardito lo squalo (?): la trama
Protagonista della storia è Ricardito, un piccolo pesce pappagallo nato con una pinna che lo rende simile agli squali e, per questo, diverso da tutta la sua famiglia e dai suoi amici. Questa particolarità dapprima lo condanna all’isolamento, poi lo sprona a indagare la realtà che è al di là e al di sotto delle cose che è abituato a vedere. Una ricerca, quella di Ricardito volta a comprendere che tutti, persino gli squali, hanno delle ferite con cui fare i conti e una fragilità accuratamente celata; ma, soprattutto, a scoprire che le azioni dei camminanti (gli umani) minacciano disastrosamente la flora e la fauna acquatica e che pulire ogni mattina un pezzetto di barriera corallina non è solo un’insensata imposizione della maestra, ma un’attività necessaria per contribuire a preservare la salute del mare.
Tra incontri inaspettati e fortuiti – come quelli con la squaletta Aly e con lo squalo Lamiera – Ricardito scopre che non è nato per vivere confinato nella barriera corallina e mangiucchiare alghe verdognole come fanno i suoi 22 fratellini e come i genitori vorrebbero, ma non è nemmeno uno squalo come credeva. È unico e chiamato a un destino più grande e più nobile.
Il percorso di formazione di Ricardito
La diversità, la consapevolezza – lentamente acquisita – dell’importanza del proprio ruolo nel mondo, la difficoltà di trasformare la propria specialità in una missione, sopportando la fatica di spingersi oltre le colonne d’ercole del proprio mondo: Ricardito dovrà affrontare questo e tanto altro nel percorso di formazione in cui, nel perdersi, si ritrova e si conosce meglio.
Un’animazione bidimensionale molto semplice per una storia densa di significati, nella quale il piccolo pesce pappagallo, dopo aver imparato a non emulare gli altri per sembrare più forte, trova una via d’uscita costruttiva dai rischi del bullismo e dell’emarginazione. Avventura dopo avventura capisce come maneggiare la paura e il coraggio, come confrontarsi con gli altri e quando è necessario mettersi in discussione senza smarrire la propria strada; in una parola, cresce.
E soprattutto ci insegna che, indipendentemente da quel che si è e da quel che ognuno sente di essere, è importante agire per il bene comune. Pulire la barriera corallina, impedire che i camminanti distruggano l’ecosistema marino e il pianeta intero è dovere di tutte le creature del mare, che siano pesci pappagallo, delfini o squali. Insieme, si può fare di più.
È così che Ricardito si guadagna un posto nel mondo, dimostrando a tutti – genitori inclusi – che quella pinna che naturalmente lo distingue dagli altri è un valore aggiunto alla sua personalità e non una stranezza da nascondere.
Un film prodotto da Ahora! Film con il contributo del Ministero della Cultura per riflettere su un ampio ventaglio di tematiche – dal bullismo alla tutela consapevole del mare e degli oceani – tutte riconducibili alla necessità di una vita più sostenibile e rispettosa. Dal 23 gennaio nelle sale.
Immagine in evidenza: locandina del film