The Moment, quando lo spettatore diventa il regista del film

The Moment

Avete mai immaginato di guardare un film e poter modificare concretamente ciò che avviene sullo schermo?
Grazie a Richard Ramchurn adesso è possibile.
Si intitola The Moment ed è l’unico film che cambia in base alla reazione dello spettatore.

The Moment: come funziona?

Il processo avviene tramite speciali apparecchi simili ad auricolari, i NeuroSky MindWave. Una volta che il pubblico li ha indossati, questi ne rilevano l’attività cerebrale e la soglia di attenzione durante l’intera visione.
I dati vengono poi trasmessi ad un software realizzato da Ramchurn che modifica trama, musica e dialoghi del film a seconda del riscontro ottenuto.
Basta quindi la naturale sensazione dei presenti a trasformare completamente il filmato. In questo modo, secondo il regista, le combinazioni possibili sono circa 101 bilioni.
Non a caso il lavoro di realizzazione del progetto è stato lungo e complesso: sono state girate tre volte il numero di immagini normalmente necessarie, e sei volte l’audio solitamente richiesto.

La proiezione, della durata di 27 minuti, è però prevista per un numero limitato di spettatori: solo dalle sei alle otto persone infatti possono guardare il film in contemporanea.

Il lungometraggio sarà presentato allo Sheffield International Documentary Festival nel mese di giugno, mentre il trailer è già stato diffuso online (clicca qui per guardarlo).

Non è la prima volta che Richard Ramchurn, 39 anni, laureato all’Università di Nottingham (Regno Unito) si occupa di un progetto di questo tipo. Anzi, è ormai dal 2000 che realizza documentari e cortometraggi utilizzando l’interfaccia cervello-computer.

Quello di The Moment è solo uno dei tanti esempi a dimostrazione della vera e propria rivoluzione in atto nel mondo del cinema, che si allontana sempre di più dai canoni delle pellicole tradizionali e si appresta a diventare simile ad un gioco interattivo; basti pensare ai film in 3D e 4D, ormai entrati a far parte della nostra quotidianità e adorati dal pubblico. Non basta più entrare nelle scene e viverle da comprimari, in modo sempre più realistico, come nelle proiezioni 4D o, prendere decisioni che possono influire sulle sorti dei protagonisti come nei film interattivi. Adesso, si assiste a un salto di qualità: sono le nostre onde cerebrali a dettare le regole. Tutto questo grazie alla tecnologia Brian Computer Interface e agli auricolari EEG.

Nel mezzo di questo processo di continua modernizzazione non sappiamo quindi quali altre novità aspettarci, ma siamo sicuramente curiosi di provare il nuovo esperimento di The Moment.

Print Friendly, PDF & Email

A proposito di Carlotta Graziano

E' costantemente in cerca di piccole felicità insignificanti. Quando ne trova, le piace raccontarlo.

Vedi tutti gli articoli di Carlotta Graziano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *