I villain delle serie tv sono il motore oscuro delle storie che amiamo. Lungi dall’essere semplici avversari, i personaggi negativi più riusciti sono essenziali per plasmare la trama, mettere alla prova gli eroi e catturare l’attenzione del pubblico. La loro complessità psicologica, che nasca da un distorto senso di giustizia, da ambizioni smisurate o da pura malvagità, li rende la forza catalizzatrice di conflitti morali indimenticabili. La loro relazione con i protagonisti diventa uno specchio delle tensioni e delle contraddizioni della società, offrendo spunti di riflessione sulla natura umana.
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I 5 villain che hanno segnato la storia della tv
Abbiamo selezionato i personaggi che, per crudeltà, carisma o complessità, sono entrati nell’immaginario collettivo, diventando tanto odiati quanto, a volte, segretamente apprezzati.
| Villain | Tratto distintivo |
|---|---|
| Joffrey Baratheon | Il sadismo infantile e il potere assoluto e corrotto |
| Gus Fring | La crudeltà metodica nascosta dietro una facciata impeccabile |
| Negan Smith | Il carisma brutale e la violenza psicologica come strumento di controllo |
| Ramsay Bolton | La pura malvagità psicopatica e il piacere nella tortura fisica e mentale |
| Walter White | La tragica trasformazione da uomo comune a signore della droga spinto dall’ego |
1. Joffrey Baratheon (Game of Thrones)
Joffrey Baratheon è l’archetipo del sadismo infantile e del potere corrotto. Interpretato magistralmente da Jack Gleeson, è stato uno dei personaggi più odiati della serie cult Game of Thrones. Il suo volto angelico nasconde una mente sadica e perversa, plasmata da un’infanzia priva di affetto e segnata dalla manipolazione. La sua inclinazione al male si manifesta attraverso atti di violenza gratuita. Dopo l’ascesa al Trono di Spade, la sua follia omicida si scatena: tratta Sansa Stark con terribile crudeltà e ordina l’esecuzione di Ned Stark, un atto che lo consacra come uno dei villain più detestati di sempre. La sua morte per avvelenamento è stata vissuta dal pubblico come una catarsi liberatoria, una fine ironica per un personaggio privo di morale.
2. Gus Fring (Breaking Bad & Better Call Saul)
Gus Fring è la quintessenza del villain calcolatore e spietato, nascosto dietro una maschera di impeccabile rispettabilità. Interpretato da Giancarlo Esposito in Breaking Bad e Better Call Saul, Fring è un magnate della droga che gestisce il suo impero con la precisione di un uomo d’affari. La chiave del suo personaggio risiede nella sua personalità metodica e apparentemente impassibile. La sua dualità tra proprietario di una catena di fast food e capo criminale crea una tensione costante. I suoi metodi brutali, come la gelida esecuzione di un suo scagnozzo con un taglierino, lo rendono una forza oscura e indimenticabile, un vero maestro della cattiveria strategica.
3. Negan Smith (The Walking Dead)
Negan Smith rappresenta il villain carismatico e brutale, un leader che governa con il terrore e un sorriso beffardo. Interpretato da Jeffrey Dean Morgan in The Walking Dead, Negan si impone con una presenza scenica magnetica. Il suo atteggiamento disinvolto e la sua parlantina colorita contrastano con la violenza estrema che è capace di infliggere. La sua mazza da baseball avvolta nel filo spinato, Lucille, è diventata un’icona, un simbolo di potere e terrore. Nel corso delle stagioni, il personaggio subisce un’evoluzione che aggiunge sfumature alla sua personalità, suscitando una complessa empatia negli spettatori e dimostrando che anche i cattivi più temibili possono avere una storia da raccontare.
4. Ramsay Bolton (Game of Thrones)
Se Joffrey era un sadico viziato, Ramsay Bolton è la pura incarnazione della malvagità psicopatica. Un altro villain indimenticabile di Game of Thrones, Ramsay non agisce per potere o per capriccio, ma per il puro e semplice piacere della tortura fisica e psicologica. Le sue azioni, dalla mutilazione di Theon Greyjoy alla violenza su Sansa Stark, sono prive di qualsiasi logica se non quella di infliggere la massima sofferenza possibile. A differenza di Joffrey, non ha bisogno di un trono per giustificare la sua crudeltà: la sua natura è intrinsecamente malvagia, rendendolo uno dei personaggi più terrificanti e disumani mai apparsi in televisione.
5. Walter White (Breaking Bad)
Il villain più complesso è forse quello che un tempo era l’eroe. Walter White è l’esempio perfetto della discesa nell’oscurità. Iniziando come un professore di chimica malato di cancro che vuole provvedere alla sua famiglia, si trasforma in “Heisenberg”, un signore della droga spietato, manipolatore e guidato da un ego smisurato. La sua tragedia non sta nel diventare un criminale, ma nel rendersi conto di amare il potere che ne deriva. La sua famosa frase, “I am the one who knocks”, segna il punto di non ritorno, la piena accettazione della sua identità di villain. La sua parabola lo rende non solo un antagonista, ma il protagonista di una delle più grandi tragedie della televisione moderna.
Articolo aggiornato il: 30/09/2025

