Bambole voodoo. Origini, culto e rituali

Bambole voodoo. Origini, culto e rituali

Bambole voodoo. Origini, culto e riti voodoo

Il culto voodoo (o vudù) ha origine tradizionalmente dalla diaspora africana avvenuta nel XVI° e trova attuale collocazione nel voodoo di Haiti e New Orleans. Si tratta di un culto sincretistico, in quanto combina elementi ancestrali dell’animismo della tradizione africana, praticato nel Benin prima del colonialismo, con concetti ed elementi del Cattolicesimo.

Cosa sono i riti voodoo?

I riti voodoo in realtà venivano compiuti già nell’antichità romana, quando l’elemento simbolico per eccellenza, ossia la bambola, era chiamata kolossai e realizzata con componenti di metallo malleabili. Il culto voodoo nella sua versione moderna sorge invece intorno al XVIII° ad Haiti, durante la colonizzazione dell’isola da parte dei Francesi. Qui vennero condotti numerosi schiavi importati dall’Africa di cui appunto le pratiche religiose e le credenze si fusero nel tempo con la religione cattolica praticata dagli indigeni. Da tale integrazione trae dunque origine il voodoo, dal quale si sviluppano le pratiche di magia bianca o nera con le bambole, le dagide, che da tale culto traggono il nome di “bambole voodoo”.

Il culto originale prevede però sacrifici animali (come galli, maiali, tori ecc.), nei quali alle vittime si chiede il consenso tramite l’accettazione del cibo loro offerto.

Scopo del culto voodoo è comunque quello di chiedere alla divinità o spiriti di intercedere per arrecare effetti benefici o malvagi alla persona destinataria delle proprie intenzioni o desideri. Pertanto le figure determinanti per la pratica del culto sono le divinità voodoo di origine africana, i Loa, spesso assimilate a figure religiose del cristianesimo, come i santi. Una funzione preminente è quella del Papa Legba, intermediario tra mondo divino e mondo terreno.

Nessuna magia di per sé è buona o cattiva; la finalità che si intende conseguire colorerà il rituale “magico”. Il colore nero indica la “magia cattiva”, in quanto richiama l’oscurità; il bianco di contro è tradizionalmente legato alla luce, dunque alla “magia buona”.

La magia nera affonda le sue radici nella Hỳbris, un evento tipico della tragedia e della letteratura greca. Il termine significa letteralmente “tracotanza”, “superbia”. La Hỳbris è dunque un evento accaduto nel passato e destinato ad avere ripercussioni drammatiche nel tempo presente. Si tratta di una “colpa” di cui il personaggio si macchia, perché con superbia ha violato le leggi divine immutabili, in quanto aspira a conoscenze superiori alle quali un semplice umano non potrebbe accedere.

La magia e i riti voodoo connessi hanno carattere positivo in origine. La brama di potere che coglie chi prende ad eseguire rituali di questo tipo può facilmente corromperne l’animo.

La magia bianca è tipicamente benevola, di protezione, di guarigione ed è quella in cui si cerca riparo al di là del proprio credo religioso. Contrariamente a quella nera, che mira appunto a creare disagi, ferite psichiche, paura e danni al prossimo, oltre che a se stessi.

La convinzione erroneamente diffusa consiste nel credere che le bambole voodoo e il culto ad esse associato siano puro strumento di magia nera. L’origine di questa sorta di religione ci ricorda invece come il voodoo sia sorto inizialmente per scopi benefici. In effetti il voodoo ha attraversato tre secoli di persecuzioni e mistificazioni; fortemente screditato e di cui sono state diffuse molte illazioni che hanno condotto ad una visione distorta dell’argomento, soprattutto attraverso il cinema.

Oggi il voodoo è praticato da circa sessanta milioni di persone in tutto il mondo e riconosciuto come religione ufficiale in Benin e ad Haiti, praticato contemporaneamente al cattolicesimo.

Bambole voodoo. Cosa sono

Le dagide, meglio conosciute come bambole voodoo, sono strumenti essenziali adoperati nei rituali di magia bianca o nera. Il trattamento ad esse riservato è dunque vario e si fonda sulla credenza che al loro interno sia rappresentata l’anima della persona da graziare o punire. Non si tratta infatti delle comuni bambole imbottite con stoffa o cotone, bensì contengono unghie, capelli, pezzi di indumenti e campioni di sangue dell’individuo prescelto. Se il rituale concerne la magia bianca, si può ad esempio attirare a sé la persona di cui si è innamorati o proteggere qualcuno. In tal caso la bambola viene accarezzata e avvolta da vibrazioni positive. Dopo aver deciso su quali aspetti della propria o altrui vita intervenire, si infila lo spillo del colore adatto nella bambola voodoo: nella testa (simbolo di conoscenza) se si desidera potere e successo; nel cuore (simbolo delle emozioni) se lo scopo è l’amore.

Se le intenzioni dell’officiante nascondono il desiderio di punire e maledire qualcuno, la bambolina voodoo sarà torturata con spilli conficcati alla testa o al petto oppure verrà simulata con essa un’azione che si intenda accada alla vittima. O ancora, la bambola verrà immersa in una scodella contenente succo di limone, aceto o altro corrosivo oppure sciolta al calore di una fiamma.

I colori fondamentali degli oggetti che circondano le bamboline voodoo sono il nero per usi malefici, il bianco per la guarigione, il giallo per il successo, il rosso per l’amore e la passione e il verde per la ricchezza.

Bambole voodoo. Rituali

Il rituale concerne preliminarmente la preparazione della bambola vudù applicando sulla stessa la fotografia della persona a cui è indirizzato il rito o gli oggetti personali della stessa. Si procede poi alla purificazione della bambola con acqua salata, incenso o sotterrandola per qualche tempo sotto la terra affidando a madre natura e all’universo il compito di renderla vergine allontanandone le energie precedenti ed estranee. È questo un passaggio fondamentale, affinché le energie non si confondano. Segue l’invocazione di Papa Legba, affinché apra le porte tra regno spirituale ed umano e la bambola prenderà il nome dell’individuo che rappresenta. Al termine si ringrazia lo spirito e lo si congeda, spesso con un’offerta.

È bene ricordare che l’uso improprio delle bambole voodoo riverserà il karma su di sé, portando conflitti, incidenti e cattiva sorte.

In generale comunque, che si tratti di magia bianca o nera, di rituali con intenti benefici o malefici, il culto voodoo appartiene in ogni caso alla potente magia nera, in quanto si interferisce sulle azioni e i pensieri di qualcun altro, inibendone la libertà. Tuttavia tali pratiche non trovano riscontro in prove scientifiche.

Fonte foto per Bambole voodoo. Origini, culto e rituali: Pixabay

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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One Comment on “Bambole voodoo. Origini, culto e rituali”

  1. Buongiorno,

    Il voodoo è effettivamente molto diffuso ad Haiti e a New Orleans. È una forma di religione che ha avuto origine in Africa diverse centinaia di anni fa, ma è ancora poco conosciuta dalle popolazioni occidentali. Quando si parla di voodoo la maggior parte delle persone pensa a bambole e al male, naturalmente quando si studia questa religione, si è lontani dalla verità. Ma si sa che l’ignoranza genera paura.
    Per completare il vostro articolo sul voodoo, mi sono preso la libertà di inserire nel mio nome il link di un articolo del blog che abbiamo recentemente pubblicato sul nostro sito. Non esitate a dargli un’occhiata ! A presto,

    Giulia

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