Le (nuove) sette meraviglie del mondo moderno

Le (nuove) sette meraviglie del mondo moderno

Il 7 luglio 2007 a Lisbona sono state decretate le sette meraviglie del mondo moderno, vincitrici del concorso indetto dalla società svizzera New Open World Corporation. Le prime sette classificate in questa gara si sarebbero aggiudicate il titolo di “nuove” meraviglie del mondo, da aggiungere alla classifica di quelle antiche, selezionate per la prima volta nel III secolo a.C. da Antipatro di Sidone, oggi in maggior parte scomparse.

In epoca classica, infatti, le sette meraviglie del mondo erano le opere architettoniche artistiche e storiche ritenute più importanti da Greci e Romani, capolavori come i Giardini pensili di Babilonia, il Colosso di Rodi e la Piramide di Giza. Al contrario, la scelta per le nuove meraviglie è stata decretata dal concorso ideato dal regista Bernard Weber e dal quale l’Unesco prese le distanze. In occasione delle Olimpiadi di Sidney del 2000, la società NOWC lanciò questo referendum via internet per stabilire, a distanza di due millenni e mezzo, quali fossero le nuove sette meraviglie del mondo moderno.

L’iniziativa riscosse enorme successo; la lista è aumentata fino a superare il numero di 150 opere architettoniche e siti archeologici, tanto da posticipare sempre più la chiusura del sondaggio. A decretare le sette meraviglie del mondo moderno sono stati oltre 90 milioni di persone che hanno votato online tra circa 150 candidate e 21 finaliste.

Dalla muraglia cinese a Petra, dal Colosseo alle rovine di Machu Picchu, ecco quali sono le sette meraviglie del mondo moderno.

L’elenco delle sette meraviglie del mondo moderno

  • La Grande Muraglia Cinese. Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1987, la Grande Muraglia è stata realizzata nel 215 a.C. per volere dell’imperatore Qin Shi Huang con il compito di difendere il territorio cinese dalle invasioni dei Mongoli. Il tentativo fallì a causa delle numerose porte presenti lungo il perimetro che si rivelarono punti deboli. La grande muraglia oggi percorre 8.851,8 km, partendo dal golfo di Liao-Tung e toccando il passo di Kia-gu in Tibetma, ma si stima una lunghezza reale di circa 22.000 km. La manodopera di migliaia di lavoratori ha dato vita a questo grandioso progetto in pietra e mattoni, con circa 25.000 torri di guardia. Per tradizione la Grande Muraglia doveva essere visibile perfino dalla Luna – un mito tuttavia sfatato!
  • Petra in Giordania (in foto). I primi insediamenti del sito archeologico di Petra risalgono al periodo tra VIII e VII secolo a.C., mentre i monumenti più antichi risalgono al 30 a.C. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un patrimonio dell’umanità stabilito dall’Unesco nel 1985. Il sito archeologico di Petra con le numerose facciate intagliate nella roccia e corrispondenti a sepolcri ha un fascino di certo unico. Si tratta di una città scolpita nella roccia che, sebbene abbia anni di storia, è stata rivelata all’Occidente solo nel 1812 ad opera dell’esploratore svizzero Johann Burckhardt. Le facciate dei sepolcri intagliati, la pietra, la sabbia, le sfumature calde che circondano il complesso rendono il tutto molto suggestivo. Non a caso Petra è stata scelta come set cinematografico per molti film di avventura e fantascienza. Il Siq, la famosa fessura tra le rocce, lo spiazzo del Tesoro del Faraone, i resti della rete idrica con 200 cisterne e molto altro ancora fanno sì che Petra si sia aggiudicata un posto nelle nuove meraviglie del mondo.
  • Machu Picchu in Perù. Le rovine di Machu Picchu sono il misterioso sito archeologico realizzato orientativamente nel XV secolo, patrimonio dell’umanità dal 1983. La cosiddetta “città perduta” rappresenta uno dei luoghi più affascinanti al mondo. Essa è stata laboriosamente costruita nella regione di Cusco dal popolo degli Inca, antica civiltà precolombiana. Letteralmente Machu Picchu significa “Montagna Vecchia” e pare sia stata costruita come residenza estiva dell’imperatore Pachacùtec nel 1440. L’intero sito si trova a circa 2500 metri di altezza ed è caratterizzato da un’area agricola e una urbana. Il Cammino Inca, la Porta del Sole, il Tempio della Luna e i panorami che si possono ammirare da questa città perduta rendono questo sito una meraviglia vera e propria.
  • Il complesso Chichén Itzà in Messico. Realizzato tra il VI e l’XI secolo è patrimonio dell’umanità dal 1988. A costruire questo capolavoro è stato un altro popolo precolombiano, quello dei Maya. Chichén Itza è un complesso archeologico che copre un’area di 3 km quadrati. Letteralmente il suo nome significa “alla bocca del pozzo degli Itza”, dove questi ultimi sono un gruppo etnico il cui nome vuol dire “Stregoni dell’acqua”. Il fiore all’occhiello del sito è sicuramente la Piramide di Kukulcan, chiamata comunemente “El Castillo”. Sfruttando a pieno la loro grandiosa conoscenza dell’astronomia, i Maya hanno progettato questa piramide in cui, durante gli equinozi di primavera e autunno, un gioco di luci al calare del sole proietta un’ombra a forma di serpente piumato proprio la scalinata nord. Quel serpente piumato è proprio Kukulcan, la divinità a cui tutto è dedicato. Oltre a El Castillo nel sito archeologico ci sono molti luoghi di culto e palazzi di rappresentanza, due pozzi naturali, il Tempio dei Guerrieri e un campo da gioco. Immancabili sono l’osservatorio astronomico – El Caracol – e la “Casa delle iscrizioni misteriose”, una grotta che conserva molti reperti.
  • Il Cristo Redentore di Rio de Janeiro che si erge con i suoi 38 metri a protezione della città di Rio dal 1931 è una delle sette meraviglie del mondo moderno. In cima al Monte Corcovado, a 700 metri di altezza, si innalza infatti una delle più famose rappresentazioni del Cristo e simbolo della città di Rio. L’opera in pietra saponaria e calcestruzzo fu realizzata dallo scultore francese Paul Landowski, mentre il volto fu realizzato da Gheorghe Leonida. Arrivare ai piedi della statua è possibile grazie al supporto di una linea ferroviaria – presente dal 2002 – o, per i più agili, percorrendo una salita da 222 gradini.
  • Taj Mahal in India. Un mausoleo in marmo e lapislazzuli, realizzato dall’imperatore Shah Jahan in memoria della sua moglie preferita. Una “lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo”, come la definì il poeta Tangore. La costruzione del mausoleo del Taj Mahal iniziò nel 1632 e durò 22 anni, fino al riconoscimento dall’Unesco come bene protetto nel 1983. La sua straordinarietà sta nel fatto che il mausoleo si presenta sempre diverso in base all’ora del giorno in cui si osserva, grazie ad un gioco di luci creato dal marmo che lo riveste interamente e dalle pietre preziose in esso incastonato. Il mausoleo, rosa, bianco o dorato è senza dubbio una meraviglia. Molte leggende sono legate a questo luogo: si dice che per la sua costruzione siano serviti mille elefanti e mille bufali per il trasporto del marmo bianco di Makrana e il cristallo della Cina, gli zaffiri dello Sri Lanka e i lapislazzuli dell’Afghanistan. La perfetta simmetria della costruzione la rende quasi surreale: si racconta che l’imperatore, al completamento dell’opera, mozzò le mani degli operai e decapitò il progettista in modo che mai al mondo sarebbe stata eguagliabile la bellezza del Taj Mahal.
  • Il Colosseo. Di certo non poteva mancare una meraviglia nel nostro Paese, che è anche la nazione con la maggiore concentrazione di opere d’arte al mondo! Realizzato nel 72 d.C. sotto l’imperatore Vespasiano e inaugurato nell’80 d.C. l’Anfiteatro Flavio è patrimonio dell’umanità dal 1980. Il Colosseo è fiero simbolo dell’Italia ed è anche il più grande anfiteatro al mondo, con una capienza di 75.000 spettatori. Esso veniva utilizzato per spettacoli come le lotte fra gladiatori, le battaglie navali o le Venationes – lotte tra animali – ma anche per l’esecuzione di condannati.

Le altre meravigliose opere finaliste del concorso

Una curiosità riguardo il referendum online: a giungere in finale fu persino l’unica delle vecchie meraviglie ancora rimaste in piedi: la Grande Piramide di Giza. Si decise quindi di escluderla dalle sette meraviglie del mondo moderno per eleggerla “Meraviglia Onoraria”.

Le altre meraviglie arrivate in finale erano l’Acropoli di Atene, l’Alhambra di Granada, Angkor Wat in Cambogia, l’Isola di Pasqua in Cile, la Tour Eiffel parigina, la Basilica di Santa Sofia a Instanbul, il Tempio di Kiyomizu-dera a Kyoto, Piazza Rossa a Mosca, il Castello di Neuschwanstein a Füssen, la Statua della Libertà di New York, Stonehenge nel Regno Unito, il Teatro dell’opera di Sidney e Timbuctù a Mali.

Chissà come Antipatro di Sidone avrebbe reagito di fronte a questi magici monumenti. Di certo quello che accomuna la classifica antica e quella moderna è che in entrambi i casi si tratta di meraviglie da togliere il fiato.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/petra-jordan-monastero-ad-deir-4982346/

A proposito di Federica Grimaldi

Ventenne appassionata di arte e letteratura. Entra a far parte del team di Eroica per dedicarsi alla stimolante attività della scrittura.

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