ArrasciaNapoli, la camorra raccontata da Aldo Amabile

ArrasciaNapoli

Dopo “La scomparsa del ghostwriter” eccoci nuovamente a parlare di un romanzo di Aldo Amabile, “ArrasciaNapoli”.  Si tratta in realtà di un libro già edito nel 1995 per la Parresia Editrice che lo scrittore Frank Iodice ha riesumato e scelto di rieditare per Articoli liberi, un’organizzazione non-profit che si rivolge soprattutto ai giovani, distribuendo i romanzi gratuitamente nelle scuole. Proprio per questo motivo Iodice ha deciso di rivisitare il volume dandogli una forma più moderna, come da lui stesso spiegato:

“Nel rieditare questo romanzo mi sono limitato a dargli una forma più moderna, a smussare un po’ il linguaggio e alcune espressioni che risulterebbero démodé o troppo auliche per i giovani a cui Articoli Liberi si rivolge. Il mio compito è stato quello di riesumare un testo importante, sepolto in biblioteca, spazzare via la cenere e i lapilli, e offrirlo in dono alle nuove generazioni, per esortarle ad arracher Napoli, “sradicarla dalla coltre d’infamia che [ancora] la ricopre”.

Perché si è reso necessario ripubblicare ArrasciaNapoli dopo venticinque anni lo spiega anche lo stesso autore in una nota in appendice: “Allora – dice–  che fare, se intendo dire qualcosa ai giovani? Mi servo spudoratamente della complicità di giovani editori e di un libro come questo ArrasciaNapoli”.

ArrasciaNapoli: un romanzo autentico

ArrasciaNapoli è un romanzo breve (119 pagine) nel quale Amabile tratta del male che affligge da tempo immemore soprattutto la città di Napoli: la camorra. L’autore si serve di personaggi e vicende inventate per raccontare accadimenti che purtroppo trovano ampio riscontro nella realtà. Tuttavia il libro di Amabile non ha nulla a che vedere con un certo di tipo di narrazione mediatica e cinematografica che spettacolarizza la morte mostrando stragi e uccisioni di massa e banalizza la violenza, la normalizza e la fissa sullo sfondo della quotidianità degli abitanti di specifiche aree geografiche, in questo caso Napoli. Non c’è ritualizzazione del racconto nel romanzo di Amabile che, dunque, si discosta dalla dominante e comune trattazione del fenomeno della criminalità organizzata. Quello di Amabile è un racconto coraggioso e autentico, è – come lo aveva definito  Carlo Cautiero, direttore editoriale della Parresía Editrice in una nota alla prima edizione, del 1995 – “l’incontenibile urlo di una Napoli adulta, che ha bandito sentimentalismo e fatalismo, evasione utopistica e rassegnazione paralizzante; una Napoli che rifiuta la mortale carezza dello stereotipo oleografico e della demagogia”.

Un libro contro la camorra

ArrasciaNapoli è una storia di libertà e oppressione, di speranza e rassegnazione, di deboli e di potenti. L’autore ci mostra una Napoli che resiste, reagisce e non si abbandona alla rassegnazione, che rifiuta gli stereotipi. La camorra esiste, non è un’invenzione dei deboli, ma non bisogna arrendersi ad essa. Occorre gridare la sua esistenza per non esserne più vittime.

Il romanzo si rivolge soprattutto a chi ancora non ha colto la forza occulta della città di Napoli e ai giovani per risvegliare in loro la voglia di ribellarsi. Con queste pagine Amabile esprime la sua solidarietà al popolo napoletano, lasciando trapelare tutto il suo amore per la città.

Un libro, quanto mai attuale, contro la camorra e gli stereotipi difficili da estirpare che vale la pena di avere nella propria libreria.

 

 

[Fonte immagine: articoliliberi.com]

A proposito di Antonella Sica

Napoletana, laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. Giornalista pubblicista; appassionata di musica, sport, attualità, comunicazione. Ama scrivere, fotografare, creare lavorando all'uncinetto e a punto croce. Realizza bijoux a crochet utilizzando anche materiale di riciclo.

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