Esther Tusquets, El mismo mar de todos los veranos | Recensione

El mismo mar de todos los veranos, Tusquets, Recesione

Esther Tusquets ha debuttato con El mismo mar de todos los veranos: questo è il primo romanzo dell’autrice barcellonese, è stato pubblicato nel 1978, ovvero tre anni dopo la morte del dittatore Francisco Franco, e tratta di temi innovativi attraverso un punto di vista estremamente moderno e all’avanguardia.

Esther Tusquets (1936-2012) è stata un’importante scrittrice spagnola del periodo del dopoguerra che ha iniziato a pubblicare solo qualche anno dopo la morte di Francisco Franco e ha creato anche una casa editrice, Lumen, che accoglieva molti famosi autori barcellonesi. 

La trama di El mismo mar de todos los veranos di Esther Tusquets

El mismo mar de todos los veranos di Esther Tusquets è un romanzo che vede di base una profonda investigazione psicologica, in cui l’esperienza del passato è indispensabile al fine di comprendere il peggioramento e la rovina personale del presente della protagonista. Il romanzo inizia fin da subito con una figura ambigua e scarsamente tratteggiata, Elia, una professoressa universitaria di letteratura italiana di ormai mezza età, che già sente gli affanni della vita e non riesce più a trovare un proprio equilibrio interiore, a causa di una relazione matrimoniale fallimentare, una vita ordinaria e un rapporto con la madre ambiguo e contraddittorio. Esther Tusquets, delineando questo profilo ordinario e abitudinario, ma anche un po’ standard e banale, crea un personaggio tipo, un personaggio in cui i lettori alla fine della dittatura possono facilmente identificarsi. Elia, infatti, è stata tradita da suo marito, un produttore cinematografico, ed è così che lei, in seguito, inizierà una relazione con una studentessa, Clara, che incarna l’opposto di Elia. Se Elia è passiva, ormai stanca della vita, un’eterna sconfitta, che non fa altro che navigare nel suo tormentato passato per non affrontare il presente, Clara è invece una giovane donna piena di ambizioni, attiva, vivace, dinamica, istintiva, speranzosa, con forza e vitalità. Clara si abbandona in questo amore, invece Elia ci gioca per arrivare ad una soluzione, per indagare nel suo passato, per accettare il suo presente. Clara, così, diventa un filtro attraverso cui Elia vuole conoscersi, viene utilizzata come specchio.

El mismo mar de todos los veranos di Esther Tusquets è un romanzo magniloquente, con uno stile suntuoso, elegante, ricercato, caratterizzato dl barocchismo, poiché rintracciamo metafore, epiteti, strutture complesse, ma anche un elevato grado di intertestualità attraverso miti, fiabe, legende e storie di tutti i tipi. Questa caratteristica è già evidente a partire dal titolo, che non solo riproduce un posto del passato, ma è un verso endecasillabo costituito da lo stesso mare, che indica qualcosa di statico ed immutabile, e da di tutte le estati, che indica, invece, dinamicità e movimento. 

In definitiva, El mismo mar de todos los veranos è un romanzo rivoluzionario, una scrittura sovversiva e privata, che non apre solo al lesbismo, ma apre all’amore, e al suo gioco, apre a tutte le possibilità e variabilità dell’essere, apre all’accettazione dell‘io.

Fonte immagine: Pixabay

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