Rune Celtiche: storia dei misteriosi simboli pre-medievali

Rune Celtiche: storia dei misteriosi simboli pre-medievali

Le Rune Celtiche sono tra le più misteriose e antiche forme di comunicazione e di scrittura del mondo. Infatti, la storia dell’alfabeto runico è avvolta nel mistero. Nonostante molti aspetti, dinamiche poco chiare siano già state spiegate dagli studiosi, restano ancora tante zone d’ombra.

Qual è il significato delle rune celtiche?

Una definizione esatta di rune celtiche non esiste, tanto che ognuna può variare da un libro all’altro. Tuttavia, si può affermare universalmente che questo carattere veniva utilizzato dai tedeschi durante il periodo pre-medievale per fare incisioni su pietra. Il significato intrinseco è spesso sconosciuto, proprio perché il nome del carattere significa “qualcosa di nascosto”.

Storia e origine

Negli anni del loro utilizzo – la loro massima espansione avvenne tra il 400 ed il 1100 d.c. – l’interpretazione di questi simboli era prerogativa di uno specifico e ristretto gruppo di persone che si tramandavano messaggi e la maggior parte di questi scritti onoravano la magia, le armi e i soldati. Questo, a oggi, è possibile saperlo grazie alle traduzioni fatte in inglese moderno, unica traccia rimasta.

Con l’avvento del Medioevo – e del Cristianesimo, soprattutto – l’utilizzo delle rune divenne obsoleto. Questo si deve principalmente all’ampia diffusione di cui godette l’alfabeto romano, decisamente più accessibile. Ciononostante, l’interesse per questo carattere non andò perso, principalmente per il mistero e la presunta energia magica di cui il loro nome godeva.

Per quello che riguarda la loro origine, invece, non si hanno tesi universamente condivise. Quello che è certo è che, fin dall’inizio, questi simboli erano collegati alla Divinità celtiche e avevano grande potere. Le rune celtiche sono state trovate su pietre, navi vichinghe, lance, coppe e, principalmente, scolpite sui ciottoli.

Le rune celtiche e la divinazione

Per poter impiegare le Rune celtiche come strumento divinatorio, si rende necessario conservarle all’interno di un sacchetto di cotone. È possibile, al mattino, estrarne una singola per avere una chiara idea su come si prospetterà la giornata. In caso di domande affermative o negative, si suggerisce di estrarne tre, ottenendo una risposta positiva qualora tutte e tre risulti tali, mentre, nel caso siano rovesciate, la risposta sarà negativa. Qualora si abbiano due Rune positive su tre, la risposta sarà ancora positiva, mentre la terza, risultata negativa, indicherà le difficoltà sulle quali occorre intervenire per conseguire il massimo successo. Le tre estratte possono essere interpretate in modi diversi: la prima indicando il problema in maniera esplicita, la seconda quale azione intraprendere e con quale atteggiamento, mentre la terza ci suggerirà cosa accadrà in seguito.

Per osservare ciò che accadrà in futuro, è possibile estrare 5 o 7 rune celtiche. Cinque rune si rivelano sufficienti per avere una visione d’insieme: la prima esporrà la situazione passata e la causa della situazione attuale, la seconda indicherà il presente e il problema attuale, la terza ci suggerirà l’aiuto che ci potrà essere fornito, la quarta, invece, indicherà come intervenire, mentre la quinta ci dirà quale aspetto del problema accettare, in quanto inamovibile. La terza espone il risultato finale, che avverrà entro tre mesi.

Le sette rune celtiche si rivelano anche utili per affrontare questioni più complesse: la prima e la seconda Runa indicheranno la questione in oggetto, la terza e la quarta metteranno in luce i fattori del passato che ne sono la causa, la quinta e la sesta ci suggeriranno le rune di avviso che potranno aiutarci a modificare gli aspetti sui quali occorre intervenire, mentre la settima runa fornirà il risultato per aiutarci a muoverci.

Le rune celtiche, in totale 24, più la Runa senza nome e simbolo, chiamata Occhio di Odino, hanno ciascuna un significato simbolico specifico e si conservano all’interno di un sacchetto di cotone.  Eccone la spiegazione :

  • ALGIZ: Forza protettrice, donna cigno (valchiria), mano aperta.
  • ANSUZ: il potere divino, creatore, il Dio Odino, il mondo degli Dei, il potere della parola, l’incantamento.
  • BERKANA: La madre Terra, il pilastro cosmico nel suo volto femminile, i seni della terra, la matrice.
  • DAGAZ: la luce del giorno, l’equilibrio fra la notte e il giorno, l’eterno ritorno differente.
  • EIHWAZ: Il tasso, l’albero della vita e di morte, asse del cosmo, asse di vita, centro.
  • EHWAZ: Il cavallo come veicolo dell’anima negli altri mondi, i gemelli divini, l’unione, il matrimonio, gli eroi gemelli.
  • FEHU: la ricchezza al tempo stesso materiale e spirituale, il potere, l’energia cosmica che si raccoglie, la vacca primordiale/potere creatore.
  • GEBO: il dono (in cambio di un altro dono), lo scambio su tutti i piani e l’interazione di due forze, il sigillo sacro.
  • HAGALAZ: irraggiamento, seme primordiale, uovo di ghiaccio primordiale, archetipo del seme, archetipo cosmico.
  • INGWAZ: Il Dio avo, il Dio della terra, cuore-espansione, fissazione.
  • ISA: ghiaccio, immobilità, forza statica, materia/antimateria originaria.
  • JERA: il ciclo della vita, il ciclo del sole, l’eterno ritorno, unione del ciclo e della terra.
  • KENAZ: il fuoco padroneggiato, il fuoco della creazione, la cremazione funeraria/liberazione e anche l’infiammazione interiore.
  • LAGUZ: le acque primordiali, l’energia vitale, la crescita organica.
  • MANNAZ: l’avo divino, l’uomo.
  • NAUDHIZ: il fuoco vitale, il fuoco di necessità, il destino, il sollievo dallo sconforto, costrizione.
  • OTHALA: proprietà immobiliare ereditaria, proprietà chiusa che interagisce con l’ambiente circostante.
  • PERTHRO: la sorte, le leggi originarie, divinazione per conoscere le leggi del Wyrd, matrice, parto.
  • RAIDO: il carro solare, il carro di Thor, il viaggio.
  • SOWILO: La ruota solare sacra, il fuoco solare, il fuoco originario, il potere.
  • THURISAZ: la spina (difesa e attacco), il nemico dell’avversità, la difesa, il martello, le forze brute.
  • TIWAZ: la giustizia, l’equilibrio, l’armonia, la fedeltà, il Padre celeste, il Padre primordiale, il pilastro e la volta celeste.
  • URUZ: la forza originaria, la potenza originaria e il bue primordiale, l’energia fertilizzante originaria, la forza bruta.

Le rune celtiche hanno quindi avuto un ruolo importante nella cultura e nella storia antica, non solo come forma di comunicazione e scrittura, ma anche come amuleti protettivi. Nonostante il loro significato preciso sia ancora sconosciuto, l’interesse per questi simboli affascinanti e misteriosi è ancora presente ai giorni nostri.

A proposito di Cinzia Esposito

Classe ’96 e studentessa magistrale in Corporate communication e media all’Università di Salerno. Vengo da una di quelle periferie di Napoli dove si pensa che anche le giornate di sole vadano meritate, perché nessuno ti regala niente. Per passione scrivo della realtà che mi circonda sperando che da grande (no, non lo sono ancora) possa diventare il mio lavoro.

Vedi tutti gli articoli di Cinzia Esposito

Commenta