Storia d’amore e buio: Il meraviglioso incubo di Natale

Storia d’amore e buio: Il meraviglioso incubo di Natale

“Natale aveva un oscuro segreto: era un assassino”, recita il primo rigo di Il meraviglioso incubo di Natale, l’ultimo libro di Mauro Santomauro, sempre edito da Ferrari Editore, che neanche questa volta tradisce la sua predilezione per il mistero e lancia una nuova storia facendo dell’epilogo il suo incipit.

Il meraviglioso incubo di Natale e il suo autore

Una storia che inizia dalla fine, si direbbe, eppure come ogni altro viaggio rilegato e vissuto in parole, Il meraviglioso incubo di Natale è un racconto che fa le sue tappe, per permettere a tutti i lettori che corrono con lui di riprendere fiato e scoprire dove mai arriverà questa stradina, con i suoi dossi e i suoi tratti di pianura.

La narrazione segue i passi di Natale, il protagonista citato nel criptico titolo del libro, e dell’amata (fidanzata prima, moglie poi) Alice, che dopo aver contratto la SLA ed essere giunta agli ultimi stadi della malattia fa promettere al marito di ucciderla, di porre fine alla sua vita quando sarebbe stata irreparabilmente intrappolata in un corpo incapace, un corpo morto.

Di un viaggio non conta la meta, ma il percorso: e in questo libro Santomauro dimostra di averlo capito bene. La storia di Natale e Alice cammina all’indietro, dagli anni dell’adolescenza e della tenerezza del primo incontro, dalle prime passioni, dalla fame incontenibile e pressante che solo gli amori al primo atto conoscono, fino all’amore delle conferme, quello che lega e non lascia.

La scelta dell’università, le prime (non sempre fortunate) vacanze vagabonde in giro per il mondo: Mauro Santomauro ha dipinto, ancora una volta, un quadro in cui è facile riconoscere le proprie fragilità e i propri istinti. L’autore torna con una storia che non pretende di insegnare, ma che tiene compagnia. Come in Theriaca, infatti, Santomauro ripropone una lettura scorrevole, soprattutto piacevole, che non annoia e dura il tempo di trattenere il fiato e concludere la visita in questo museo di eventi straordinari che nascono dalla quotidianità, in quel cocktail di mistero e avventura che rappresenta le sue storie.

Insomma, come ogni amore che l’uomo abbia l’onore di conoscere, quello di Natale e Alice apre le sue parentesi di buio e, come ogni amore forte, le richiude. Che sia vederlo finire, questo amore, il meraviglioso incubo di Natale?

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A proposito di Ilaria Iovinella

Premessa: mai stata di poche parole, eterna nemica dell'odioso "descriviti in tre aggettivi". Dovessi sintetizzarmi, direi che l'ossimoro è una figura retorica che mi veste bene. Studio giurisprudenza alla Federico II, ma no, da grande non voglio fare l'avvocato. Innamorata persa dell'arte e della letteratura, dei dettagli e delle sfumature, con una problematica ossessione per le storie da raccontare. Ho tanto (e quasi sempre) da dire, mi piace mettere a disposizione di chi non ha voce le mie parole. Insomma, mi chiamo Ilaria e sono un'aspirante giornalista, attualmente impacciata sognatrice con i capelli corti.

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