Il mistero di Penelope, di C. North | Recensione

Il mistero di Penelope, di C. North | Recensione

La storia della Regina di Itaca e delle donne dell’isola di Ulisse.

“Il mistero di Penelope” è il nuovo romanzo di Claire North, disponibile da poche settimane in libreria e pubblicato per Newton Compton Editori. Claire North è lo pseudonimo con cui Catherine Webb, autrice bestseller internazionale, firma alcuni romanzi. Dopo un incredibile esordio all’età di soli quattordici anni, non ha mai smesso di pubblicare libri di successo, tra cui Le prime quindici vite di Harry August. Ha vinto i prestigiosi premi letterari World Fantasy Award e John W. Campbell Memorial Award

Il mistero di Penelope: la trama.

Sono passati diciassette lunghi anni da quando Ulisse, re di Itaca, è salpato verso Troia, portando con sé ogni uomo o ragazzo in grado di combattere. Nessuno di loro ha mai fatto ritorno, e da allora solo le donne sono rimaste sull’isola. Penelope era ancora poco più che una fanciulla quando fu data in sposa al grande re. Il matrimonio avrebbe dovuto garantirle protezione e sicurezza per tutta la vita. Ma le cose sono andate diversamente. Ha imparato che per essere una regina non è necessario avere accanto un re. Ma adesso che dal mare arrivano inquietanti dicerie sulla morte di Ulisse, i pretendenti non si fanno attendere. Colui che sposerà Penelope siederà sul trono di Itaca. Ma chi sarà degno di una simile impresa? Mentre la regina si ingegna per guadagnare tempo e impedire che uno degli usurpatori arrivi a rivendicare il diritto di sposarla, oscure trame vengono ordite nell’ombra e la terra sembra pronta a esigere un tributo di sangue. Stretta nella morsa degli intrighi politici, Penelope potrà fare affidamento solo sulle donne di Itaca per proteggere la sua casa. A qualunque costo.

Il mistero di Penelope: la storia della Regina di Itaca.

Con il suo nuovo romanzo, “Il mistero di Itaca”, Claire North propone un racconto che trae spunto dalla mitologia greca e, in particolare dalla narrazione omerica dell’Odissea: si tratta, infatti, di una riscrittura della storia di Penelope che, dopo diciassette anni dalla fine della guerra di Troia, attende il ritorno di Ulisse, suo marito nonché re di Itaca. Nessuno coltiva più la speranza di rivedere vivo il sovrano e, per dare nuova stabilità e forza al suo regno, Penelope dovrebbe scegliere un nuovo marito tra i pretendenti giunti a palazzo. Una storia che tutti noi conosciamo, eppure resa particolarmente affascinante e coinvolgente. 

Tanti sono gli elementi di novità e gli espedienti narrativi di notevole originalità adottati dall’autrice per dare nuova linfa vitale alle vicende di Itaca. A partire dalla scrittura della North, sublime, ricercata, quasi poetica in alcuni passaggi, ma ricca anche di momenti di irriverenza o di sarcasmo che rendono il libro piacevole e scorrevole. Ed è qui che si innesta un altro dettaglio della narrazione in “Il mistero di Itaca” che sorprende il lettore, in un racconto tutto al femminile, il compito di narrare le vicende di Penelope e delle donne di Itaca è affidato alla Dea Era, moglie e sorella di Zeus.

I greci vedevano il dono della poesia affidato ai poeti più come la capacità di ricevere l’ispirazione infusa dagli dèi che come frutto del talento del singolo. Con la figura di una divinità come Era che assume il ruolo di narratrice si sovverte completamente la visione greca sulla scrittura poetica e si riesce ad avere un narratore onnisciente che davvero guarda la storia dalla prospettiva di un dio, che ci permette di conoscere tutto di tutti i personaggi, guardando tutto da una prospettiva sopraelevata rispetto al mondo del racconto.

Nel regno di Itaca mancano gli uomini, che sono andati via per combattere, lasciando una terra desolata e popolata solo dalle donne che badano alla loro sopravvivenza sull’isola. Tra tutte spicca il nome di Penelope. Da sempre considerata solo per il suo essere cugina di grandi regine come Clitennestra ed Elena, colei che ha messo in moto l’invasione di Troia da parte dei greci, discendete di Perseo, Penelope viene riconosciuta soprattutto per essere la moglie di Ulisse, eroe dell’Odissea. In questo romanzo è Penelope a prendere un posto di primo piano, ad essere lei protagonista di una storia che fino a questo momento ci è stata narrata solo dal punto di vista degli uomini. Il suo personaggio vive un crescendo nell’arco dello sviluppo romanzesco, arrivando a cercare ogni stratagemma possibile per prendere il controllo del suo regno in assenza di Ulisse e assumendo un ruolo, quello di governare, che apparteneva propriamente agli uomini.

Imporsi in un universo tutto maschile richiede una furbizia e una capacità di agire dietro le quinte, muovendo i fili dell’azione tramite un’astuzia pari a quella di Ulisse stesso e Penelope cercherà ad ogni costo di non farsi sopraffare dai pretendenti che affollano il palazzo e bramano il trono di Itaca più che la sua mano. La stessa Era, prendendo la parola, cerca di imporsi in un Olimpo tratteggiato come dominato dalle divinità maschili. In “Il mistero di Penelope” il mito di Penelope si intreccia con tante altre storie del panorama mitologico greco. Un racconto in cui si parla però di temi importanti e anche estremamente attuali, come la famiglia, il senso di appartenenza alla comunità, il potere delle donne, con un inno al femminismo, e soprattutto di quanto gli dèi possano essere meschini.

Fonte immagine: Newton Compton Editori.

A proposito di Rosaria Cozzolino

Sono nata il 13 marzo 1998 a Pollena Trocchia (NA). Fin dall’infanzia ho sempre cercato nuovi modi per esprimere la mia creatività e il mondo delle arti mi ha sempre affascinata e attratta. Ho frequentato per quattordici anni la scuola di danza classica e contemporanea “Percorsi di Danza” di Angelo Parisi, per poi abbracciare un’altra mia grande passione, il teatro, entrando nell’ “Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema” di Gianni Sallustro. La letteratura e la cultura umanistica in tutte le sue sfaccettature sono da sempre il faro costante della mia vita e ho deciso di assecondare questa mia vocazione frequentando il liceo classico Vittorio Imbriani di Pomigliano D’Arco (NA). Nel 2017 mi sono iscritta alla facoltà di Lettere Moderne presso l’università Federico II (NA) e ho conseguito la laurea nel luglio 2021 con una tesi in Letterature Moderne Comparate. Al momento sono specializzanda in Filologia Moderna sempre presso la Federico II e continuo a coltivare tanti interessi: la lettura, il cinema, le serie tv, il teatro, l’arte ma anche i viaggi e la scoperta di posti nuovi. Credo fermamente che la cultura sia il nutrimento migliore per l’anima ed è quello che vorrei trasmettere con la scrittura.

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