Il potere dell’arte in Never Let Me Go: qual è il suo significato

Il potere dell’arte in Never Let Me Go

Never Let Me Go (2005) è un romanzo di Kazuo Ishiguro, che unisce il realismo psicologico alla fantascienza. All’inizio della storia tutto sembra normale, ma man mano uscirà fuori quell’atmosfera cupa e tragica che incombe su tutto il romanzo. Tuttavia, il potere dell’arte e della creatività gioca un ruolo fondamentale in Never Let Me Go; scopriamo insieme perché, ma attenzione agli spoiler!

Trama del romanzo

Never Let Me Go è ambientato in una versione distopica dell’Inghilterra della fine degli anni ’90, dove la vita dei cittadini comuni viene prolungata attraverso un programma di clonazione umana, approvato dallo Stato. I cloni, chiamati “studenti”, crescono in istituti speciali, lontani dal mondo esterno. Da giovani adulti iniziano a donare i loro organi vitali e tutti i donatori ricevono cure ed assistenza da carers, che non sono altro che cloni che non hanno ancora iniziato il processo di donazione. I cloni continuano a donare organi finché non “completano” il processo – un modo di dire, per indicare la morte dopo la donazione di tre o quattro organi.

Tuttavia, questa dimensione distopica non è immediatamente evidente al lettore, in quanto la narrazione in 1° persona della protagonista, Kathy H., che è alle prese con i suoi ricordi, è inattendibile e non menziona subito il programma di donazioni. C’è qualcosa di estraniante durante tutto il romanzo e solo gradualmente verrà fuori la verità.

Un aspetto interessante è che l’autore sfrutta il potere dell’arte per sviluppare nel lettore una certa empatia nei confronti degli studenti-cloni, il quale spererà fino all’ultimo momento che Kathy e Tommy, il suo caro amico d’infanzia, possano avere un futuro felice insieme.

L’importanza dell’arte in Never Let Me Go ha a che fare con un potere redentore?

Fin dall’inizio di Never Let Me Go, Kathy descrive l’importante potere che la creatività e l’arte detengono a Hailsham, l’istituto in cui sono stati cresciuti i personaggi principali del romanzo. Uno dei motivi per cui l’arte è così importante per gli studenti di Hailsham sono gli scambi trimestrali: gli studenti vengono pagati in gettoni di scambio per il lavoro che inviano e utilizzano i loro gettoni per acquistare “tesori privati”, ovvero il lavoro di altri studenti, l’unico mezzo per costituire una collezione di beni personali.

Kathy e Tommy conferiscono una connotazione mitica alla Galleria, in cui Madame esponeva le opere d’arte degli studenti: Tommy teorizza che la Galleria esistesse per dimostrare che due studenti fossero veramente innamorati e ottenere così un rinvio delle loro donazioni. In questa visione, l’amore e l’arte sono due forze custodi di un potere redentore contro l’inevitabile dolore della donazione, che fornisce speranza nel futuro ai personaggi di Never Let Me Go.

Tuttavia, Madame rivela che non era questa la reale funzione dell’arte ad Hailsham, bensì l’arte era vista come l’estensione dell’anima. Attraverso i dipinti esposti nella Galleria di Madame, gli studenti di Hailsham erano in grado di dimostrare al mondo di possedere un’anima, al pari di tutti gli essere umani. Era questo lo scopo del movimento della scuola Hailsham: i cloni venivano considerati creature inferiori, incapaci di emozioni umane, e, pertanto, cresciuti in condizioni terribili ed ignorati da tutti. Al contrario, i guardiani di Hailsham credevano che, quando gli studenti sono cresciuti in ambienti umani, è possibile per loro sviluppare una certa sensibilità, come qualsiasi essere umano comune.

Pertanto, i guardiani incoraggiano i loro studenti a creare la propria arte e ad apprezzare quella degli altri, al fine di dimostrare al mondo la loro capacità di sperimentare una vasta gamma di sentimenti umani.

Inoltre, il potere dell’arte è determinante anche per le relazioni sociali in Never Let Me Go, infatti, Kathy dirà: «Se ci pensate bene, dipendere l’uno dall’altra per produrre ciò che poi sarebbe andato a far parte del proprio personale tesoro – era destinato ad influire sui rapporti personali». Questo perché quanto più si è creativi, tanto più si è rispettati ad Hailsham, a discapito di coloro che non riescono a sviluppare il proprio lato artistico, come Tommy.

Sfortunatamente per i due studenti innamorati, ciò che rivelerà Miss Emily è che non esistono rinvii, né una via di fuga dal loro crudele destino. Il movimento della scuola di Hailsham ha fatto sì che i cloni fossero cresciuti come umani e trattati come tali, ma il potere dell’arte non è bastato per salvare il futuro dei personaggi di Never Let Me Go.

Nel finale straziante, ambientato a Norfolk, assistiamo alla fantasia di Kathy, in cui immagina Tommy avvicinarsi verso di lei dall’orizzonte del campo. Questa scena suggerisce la rassegnazione di Kathy, dopo aver perso i suoi due più cari amici, in attesa di cominciare il suo processo di donazioni.  

Fonte immagine in evidenza: Copertina del libro (Einaudi, ed. italiana)

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