Massimiliano Campanile si racconta: da hair stylist a scrittore

Massimiliano Campanile si racconta: da hair stylist a scrittore

Massimiliano Campanile, famoso hair stylist napoletano, lo scorso 27 gennaio al PAN di Napoli ha presentato la sua autobiografia “Non c’è niente che cambierei”, edita da Graus Edizioni. Un libro che è più di una semplice biografia, è una riflessione intima e amichevole in cui Massimiliano Campanile si mette a nudo, raccontando aspetti privati della sua vita: i traumi infantili, il bullismo subito, il percorso di accettazione della propria omosessualità, la passione infinita per il suo lavoro, i progetti per il futuro.

La prefazione del volume è stata curata dall’attrice Cristina Donadio.

Dalla periferia al centro per realizzare un sogno

Una vita non facile quella di Campanile, fatta di dolori e sacrifici, ma anche di gioie e numerose soddisfazioni professionali. Ne ha dovuta fare di strada, infatti, quel ragazzo di periferia che da bambino, pettinando le bambole della sorella e delle cugine, sognava di diventare un bravo parrucchiere e aprire un salone tutto suo. Da Barra, suo quartiere natale, è approdato a Chiaia, il salotto prestigioso di Napoli, che gli ha permesso di farsi conoscere e diventare uno degli hair stylist più bravi ed importanti d’Italia ed esclusivista in Campania del marchioAldo Coppola”.

Massimiliano Campanile: scrivere per parlare alle famiglie

Giunto quasi alla soglia dei cinquant’anni, Campanile ha deciso di scrivere un libro non solo per raccontare la sua storia, ma per metterla al servizio dei ragazzi e delle famiglie. In particolar modo, Campanile vuole rivolgersi ai genitori che scoprono l’omosessualità dei propri figli e non sanno come affrontarla. Il suo intento, dopo questa prima fatica letteraria, è di dare seguito al suo percorso, scrivendo un nuovo libro che tratti esclusivamente dell’omosessualità, del cammino, spesso complesso e delicato, che un ragazzo o una ragazza omosessuale si ritrova a percorrere prima verso la presa di coscienza del proprio io e in seguito verso il coming out.

Intervista a Massimiliano Campanile

Per saperne di più sulla sua autobiografia e sui suoi progetti futuri, noi di Eroica Fenice gli abbiamo rivolto qualche domanda. Buona lettura!

Lei è un famoso hair stylist napoletano, come mai ha sentito l’esigenza di raccontarsi in un libro?

“Questo libro rappresenta una tappa per far conoscere realmente chi è Massimiliano Campanile, da dove arriva, qual è la sua famiglia. Io sono un ragazzo di Barra, un quartiere della difficile periferia napoletana ed anche se ho raggiunto il successo, se oltre alle signore del popolo ho pettinato anche le Principesse, io sono rimasto quello di sempre. Non è strettamente importante la mia storia, ma la mia esperienza, che voglio mettere al servizio dei ragazzi, delle ragazze e delle famiglie”.

La sua autobiografia vanta la prefazione dell’attrice Cristina Donadio: come vi siete incontrati e perché ha scelto di affidare a lei la premessa del suo libro?

“Cristina è una mia amica e una mia cliente. Ho chiesto a lei di scrivere la prefazione al libro perché è una donna vera, sincera, capace di scindere la professione dalla vita reale, insomma una persona di spessore e talento ma dotata di tanta umanità”.

In “Non c’è niente che cambierei” parla della sua omosessualità e del bullismo di cui è stato vittima quando era più giovane, cosa la faceva stare più male: le offese e le aggressioni subite o il tormento dovuto alla difficoltà di comunicare ai suoi genitori di essere gay?

Si tratta di un’unica miscellanea dove le due vicissitudini sono una figlia dell’altra. Io non vivevo molto in strada con i miei amichetti, questo perché i mie genitori preferivano “proteggermi” facendomi uscire poco soprattutto per alcuni miei atteggiamenti un po’ accentuati. Però la violenza subita non la dimenticherò mai, rispetto al magone che ogni volta mi assaliva quando pensavo di dover confessare ai miei genitori la mia omosessualità. In fin dei conti alla mia famiglia non l’ho mai detto, sono loro che lo hanno capito”.

Quello del bullismo è un fenomeno tuttora dilagante, cosa pensa che si possa fare per arginarlo?

“Bisogna parlare ai ragazzi, interagire con loro, capirli e farsi capire. Spiegare che la prepotenza rappresenta un sentimento che non può condurci da nessuna parte se non in un baratro senza fondo”.

Non tutti i genitori, come i suoi, mostrano apertura quando vengono a sapere dell’omosessualità dei propri figli, c’è addirittura chi viene cacciato da casa. Cosa si sente di dire a questi genitori?

“Ho scritto questo libro anche per questo motivo, perché voglio parlare alle famiglie e dire loro di avere pazienza. Quando si scopre l’omosessualità dei propri figli, i genitori devono diventare i loro primi amici. Ascoltarli e trasmettere loro tanto affetto. Allo stesso tempo, però, dico ai ragazzi di comprendere i loro genitori per i quali, sicuramente, non è facile immediatamente accettare l’omosessualità del figlio. In questo caso solo l’amore reciproco ci può far compiere un passo in avanti”.

Da bambino sognava di avere un salone tutto suo, adesso sogna di creare un’accademia per parrucchieri a Napoli…

Dico a tutti che i sogni si avverano, basta impegnarsi, sacrificarsi e utilizzare il proprio talento. Sì, adesso vorrei realizzare un’accademia per parrucchieri con l’aiuto delle Istituzioni perché credo sia giusto aiutare, formare i ragazzi che non hanno la possibilità economica di poter studiare. In questo caso potrebbero incamminarsi verso un futuro più roseo e sereno”.

[foto: profilo facebook Massimiliano Campanile]

A proposito di Antonella Sica

Napoletana, laureata in Comunicazione pubblica, sociale e politica alla Federico II. Giornalista pubblicista; appassionata di musica, sport, attualità, comunicazione. Ama scrivere, fotografare, creare lavorando all'uncinetto e a punto croce. Realizza bijoux a crochet utilizzando anche materiale di riciclo.

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