Os Lusíadas di Luís Vaz de Camões: il naufragio nell’opera

Os Lusiadas: il naufragio nell’opera

La letteratura ha il potere di catturare la realtà e l’immaginazione, intrecciando storie epiche con esperienze personali degli autori. Tra le opere letterarie che esemplificano questa fusione troviamo Os Lusíadas (I Lusiadi) di Luís Vaz de Camões, capolavoro della letteratura portoghese che celebra le esplorazioni marittime portoghesi e la scoperta del cammino marittimo verso l’India nel XV secolo. Uno degli episodi chiave del poema è il naufragio della flotta portoghese nei pressi del Capo delle Tempeste (Cabo das Tormentas, noto oggi come Capo di Buona Speranza). Qui, Camões dipinge una delle descrizioni più epiche e drammatiche di un naufragio nella letteratura. Le acque furiose e i venti implacabili minacciano di distruggere le imbarcazioni e di annientare l’equipaggio ma la scena va oltre la semplice descrizione di un disastro marittimo.

Vediamo come il tema  del naufragio nell’opera Os Lusíadas  ha una doppia valenza, sia biografica che letteraria.

Il risultato è infatti l’eco di una tragedia vissuta alle foci del Mekong, sulle coste dell’attuale Vietnam, dal quale l’autore riuscì a salvare miracolosamente il manoscritto Os Lusíadas dalle onde, ma perdendo tra di esse la donna che amava, Dinamene, della quale però, conosciamo solo il nome. Il naufragio in sé appare come dato biografico assodato, ma non è possibile avere certezza né sull’una che sull’altra informazione perché mito e realtà si mescolano alla perfezione.

Tuttavia, è bene ricordare che il termine naufragio non appare molte volte all’interno di Os Lusiadas, solo nel Canto V e nel X abbiamo dei riferimenti espliciti. Nel V abbiamo il rimando al capitano Manuel de Sousa Sepúlveda e sua moglie Donna Leonor che, in seguito al naufragio del loro galeone, riescono ad arrivare a terra insieme ai pochi sopravvissuti. Qui, leggiamo la cruda descrizione di due genitori che vedono morire i figli di fame davanti ai propri occhi e di un marito che assiste alla violenza nei confronti della moglie, spogliata dagli uomini ostili che abitavano il territorio. Nel Canto X invece, abbiamo proprio un riferimento alla vita dell’autore e al salvataggio dell’opera dalle onde.
Dunque, all’interno dell’opera Os Lusíadas
appare la minaccia di quest’ultimo, non il naufragio stesso. C’è l’eco di questo evento, vissuto in prima persona da Camões, che continua a farsi sentire, aleggia la paura, un’ inquietudine continua. Inoltre, nell’immaginario collettivo, il naufragio simboleggia la lotta dell’umanità contro le forze imprevedibili e spietate della natura. Gli uomini a bordo delle navi si trovano di fronte alla loro vulnerabilità e all’insignificanza di fronte all’immensità dell’oceano e della tempesta.

In Os Lusíadas, il naufragio rappresenta uno dei momenti più intensi e memorabili dell’intera epopea. Camões non solo ci offre una dettagliata rappresentazione di un disastro marittimo reale e immaginario, ma ci svela la straordinaria resilienza dell’umanità di fronte alle avversità. La forza dello spirito umano, la determinazione e la fede emergono come virtù fondamentali per superare le sfide della vita.

Fonte immagine: Pixabay 

A proposito di Bonadio Giada

Studentessa di Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”. Attualmente in Erasmus in Spagna.

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