Ribut: il reboot letterario secondo Guida Editori | Recensione

Ribut: l'intervista agli autori e agli artisti

Ribut: il primo reboot letterario

Si possono riscrivere i grandi classici del passato con temi, parole e suggestioni totalmente moderni? A questa domanda risponde di sì Ribut, la nuova raccolta di poesie e prosa di Marcello Affuso, Maria Laura Amendola, Lucia Maritato e Manuel Torre. Insieme, unendo le loro conoscenze e la loro creatività, danno linfa vitale a Ribut riscrivendo i classici di un tempo in chiave moderna. A completare questa operazione, subentrano anche le illustrazioni di Federica Dias e le musiche del cantautore Achille Campanile, ascoltabili tramite la scannerizzazione di una serie di qr code. Ribut, firmato Guida Editori, è disponibile dal 28 giugno in tutte le librerie e verrà presentato nelle seguenti date:

  1. Il 15/07/2022 al Circolo Arci Avionica ad Avellino, alle ore 18:00
  2. Il 9/07/2022 alla Libreria Iocisto a Napoli, alle ore 17:30
  3. Il 16/07/2022 allo Snodo Hub di Aversa, alle ore 17:00

L’importanza del fascino delle parole oggi

È difficile rendere la complessità della bellezza di quest’opera così ardimentosa. Ribut si dichiara già dal titolo: è la trascrizione fonetica del termine inglese reboot e significa riavvio, in senso lato anche rilancio di un qualcosa del passato rielaborato nel presente. Ed è proprio quanto si ripropone di fare Ribut, ovvero riportare alla luce attuale i versi e le parole in prosa del passato, rivestendole di nuove influenze che provengono dal presente in cui si vive. Le poesie vanno da Saffo a Lorenzo de’ Medici passando anche per Montale, Ungaretti, Alda Merini e tanti altri nomi, in una miscellanea di emozioni condivise dalle generazioni odierne; la prosa impugna il sentire attuale e lo descrive, sigillandolo nell’inchiostro che scorre su una distesa bianca infinita; infine, ma non di certo per importanza e bellezza, i disegni e le musiche  imprimono le percezioni comuni del presente. Il tutto cammina su di un ponte immaginario tra ciò che era e ciò che è.

Al giorno d’oggi c’è la necessità di recuperare la tradizione del passato. In un’epoca storica in cui il mito della velocità coinvolge anche l’editoria e l’arte in generale, c’è più che mai il bisogno di non fare morire i grandi classici che furono restituendoli, anzi, a memoria imperitura. Ma è altrettanto fondamentale più che mai dare spazio alle voci che sono nel tempo che ci riguarda, offrendo uno sguardo lucido e appassionato per comprendere il presente e scoprirne anche la bellezza molto spesso deviata e nascosta. A questa missione si rivolgono le intenzioni di Ribut, che rendono la scrittura e l’arte armi di resistenza contro l’inaridimento dilagante. Non a caso sulla copertina spicca la ginestra leopardiana, per far fronte «alle difficoltà e all’inesorabile destino e che rappresenta a pieno la capacità di permanere, nonostante gli impedimenti del tempo». Ed il tratto più commovente e sensazionale è la coralità: Ribut affronta attraverso l’unione della pluralità di voci, senza gerarchie e con uno spirito d’insieme che è il segreto profondo per promuovere quella cultura limpida e vera.

Fonte immagine di copertina: Guida Editori  

Altri articoli da non perdere
I Paradisi minori di Megan Mayhew Bergman
Paradisi minori

Gioia Guerzoni, traduttrice ormai da vent’anni, navigando sui social ha avuto la fortuna di imbattersi nell’opera della scrittrice del Vermont Scopri di più

Machado de Assis e le Memorie postume di Brás Cubas
Machado de Assis e le Memorie postume di Brás Cubas

Memorie postume di Brás Cubas, opera dello scrittore Machado de Assis, da luglio in libreria. Fazi Editore propone uno dei Scopri di più

La Biblioteca di Mezzanotte di Matt Haig | Recensione
La Biblioteca di Mezzanotte di Matt Haig

Chi, almeno una volta nella vita, non ha desiderato tornare indietro nel tempo per rimediare ad un errore o non Scopri di più

Libri in uscita nel 2024, i 4 più attesi dal booktok
Libri in uscita nel 2024, i 4 più attesi dal booktok

Il nuovo anno è iniziato e questo significa soltanto una cosa per gli amanti della lettura: nuove uscite! Ebbene sì, Scopri di più

Graffi, il romanzo di esordio di Claudia Squitieri | Recensione
Graffi, il romanzo di esordio di Claudia Squitieri

Graffi di Claudia Squitieri: un romanzo edito Capponi editore. Leggi qui la nostra recensione! Campana, classe ’71, Claudia Squitieri ha Scopri di più

La casa nella nebbia: il ritorno di Robert Bryndza
La casa nella nebbia: il ritorno di Robert Bryndza

“La casa nella nebbia”: recensione dell’ultimo lavoro di Robert Bryndza edito da Newton Compton editori Prendete una ex poliziotta perseguitata Scopri di più

A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson è giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2023. Appassionata di cultura in tutte le sue declinazioni, unisce alla formazione umanistica una visione critica e sensibile della realtà artistica contemporanea. Dopo avere intrapreso gli studi in Letteratura Classica, avvia un percorso accademico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e consegue innanzitutto il titolo di laurea triennale in Lettere Moderne, con una tesi compilativa sull’Antigone in Letterature Comparate. Scelta simbolica di una disciplina con cui manifesta un’attenzione peculiare per l’arte, in particolare per il teatro, indagato nelle sue molteplici forme espressive. Prosegue gli studi con la laurea magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, discutendo una tesi di ricerca in Storia del Teatro dedicata a Salvatore De Muto, attore tra le ultime defunte testimonianze fondamentali della maschera di Pulcinella nel panorama teatrale partenopeo del Novecento. Durante questi anni di scrittura e di università, riscopre una passione viva per la ricerca e la critica, strumenti che considera non di giudizio definitivo ma di dialogo aperto. Collabora con il giornale online Eroica Fenice e con Quarta Parete, entrambi realtà che le servono da palestra e conoscenza. Inoltre, partecipa alla rivista Drammaturgia per l’Archivio Multimediale AMAtI dell’Università degli studi di Firenze, un progetto per il quale inserisce voci di testimonianze su attori storici e pubblica la propria tesi magistrale di ricerca. Carta e penna in mano, crede fortemente nel valore di questo tramite di smuovere confronti capaci di generare dubbi, stimolare riflessioni e innescare processi di consapevolezza. Un tipo di approccio che alimenta la sua scrittura e il suo sguardo sul mondo e che la orienta in una dimensione catartica di riconoscimento, di identità e di comprensione.

Vedi tutti gli articoli di Francesca Hasson

Commenta