Romanzi sulla guerra: 4 da conoscere

Romanzi sulla guerra

Tra l’infinita varietà di temi che si possono trovare in letteratura, quello della guerra è sicuramente uno dei più trattati, che sia letteratura classica o contemporanea. Possiamo trovare romanzi sulla guerra che spaziano tra i generi, passando dallo storico, in cui si raccontano fatti realmente accaduti, al fantascientifico o fantasy, in cui è raro che manchino battaglie o scontri epici tra i personaggi. Diamo quindi un’occhiata più da vicino ad alcuni di questi romanzi.

Ecco 4 romanzi sulla guerra da non perdere

1. Guerra e pace

Guerra e pace è il celebre romanzo di Tolstoj, pilastro della letteratura russa, nonché uno dei classici più letti e amati di sempre. A fare da sfondo alle vicende del romanzo abbiamo la battaglia tra i russi e l’esercito napoleonico; ci troviamo quindi nei primi decenni dell’800, quando Napoleone mirava ad espandere il suo Impero creandosi molti nemici. La storia verte su dei personaggi che si battono per salvare il proprio Paese, tessendo allo stesso tempo una rete di relazioni d’amore abbastanza intrecciate, che in alcuni casi finiscono male. Grande evento descritto è l’incendio che ha distrutto Mosca nel 1812, rasa al suolo dai suoi stessi cittadini pur di non lasciarla nelle mani dei nemici. Guerra e pace rientra sicuramente tra i romanzi sulla guerra da non perdere se si è amante dei classici.

2. Niente di nuovo sul fronte occidentale

Rimanendo nell’ambito dei romanzi sulla guerra storici, parliamo di Niente di nuovo sul fronte occidentale. Il libro viene scritto dallo scrittore tedesco Erich Maria Remarque, e rientra tra i classici della letteratura tedesca. In questo caso le vicende del racconto sono ambientate durante il periodo della Prima guerra mondiale, e vedono il protagonista, Paul Bäumer, raccontare la sua esperienza da soldato al fronte. Come tutti i suoi coetanei, Paul viene persuaso in quel periodo dai professori di scuola a servire la nazione, facendo leva sull’orgoglio personale e la dimostrazione del valore volto a portare in alto il nome del proprio Paese. Ideali potenti su cui esercitare pressione, tipici del periodo in cui gli stati iniziavano ad essere Nazioni, e la cultura popolare stessa veniva nazionalizzata. Dopo quello che potremmo chiamare un lavaggio del cervello, ecco tutti i giovani europei (in questo caso tedeschi) pronti per essere spediti al fronte a difendere la propria patria. Ma, come mostrerà poi il racconto personale di Paul, i giovani soldati vengono ben presto disillusi, e l’orgoglio lascerà il posto al terrore e alla disperazione, portando ad una profonda riflessione su quelli che sono gli orrori di una guerra in cui non ci sono vincitori né vinti, ma solo un grandissimo numero di giovani vittime morte invano.

3. La guerra dei mondi

La guerra dei mondi è uno dei romanzi sulla guerra in questo caso fantascientifico, scritto da H.G. Wells nel 1897. Wells è un forte sostenitore dell’evoluzione e anche del darwinismo sociale, concetti che ritroviamo nel romanzo, che potrebbe appunto essere letto anche in chiave scientifica. La guerra in questo caso è tra due specie, terrestri e marziani. Nella cittadina di Woking, vicino Londra, dove precipitano delle meteore che si scopriranno poi essere una sorta di navicelle provenienti dallo spazio. Un gruppo di uomini viene mandato ad ispezionare la navicella a forma di cilindro, ma avvicinandosi all’oggetto vengono carbonizzati da dei laser sparati dagli alieni, che si scoprono essere delle grandi piovre. Da questo momento in poi gli umani dovranno trovare il modo di eliminare i nemici e sopravvivere ai loro attacchi.

4. Addio alle armi

Addio alle armi di Hemingway è uno dei romanzi sulla guerra scritto tra il 1928 e il 1929. Viene raccontata l’esperienza personale dell’autore che, durante la Prima guerra mondiale, guidava l’ambulanza sul fronte italiano. Il romanzo è un racconto introspettivo che vede intrecciarsi sia le vicende da lui realmente vissute, sia profonde riflessioni e critiche sul male della guerra e delle sue conseguenze. L’autore ci racconta di quando rimase ferito nella battaglia di Fossalta, e anche del suo innamoramento nei confronti di un’infermiera, che purtroppo porterà ad ulteriore sofferenza. In seguito alla sconfitta di Caporetto, in cui egli stesso diserta insieme al resto dei compagni, lo scrittore si lascia andare alla descrizione di sensazioni ed emozioni relative alle esperienze di guerra, e a pensieri e riflessioni sull’esistenza e sull’amore. 

 

 Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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