Seta (Baricco) | Recensione

Seta di Baricco

Seta, terzo romanzo di Alessandro Baricco viene pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nel 1996, dando origine all’omonimo film diretto da François Girard. Una breve racconto che riesce a trasportare il lettore nel lungo viaggio del protagonista, Hervé Joncour.

Biografia  

Alessandro Baricco scrittore e drammaturgo torinese, nato nel 1958. Da inizio alla sua carriera attraverso articoli di critica musicale sul quotidiano La Repubblica, in seguito lavora per La Stampa come editorialista culturale assieme a programmi radiofonici e televisivi della medesima materia.

Si afferma come autore con Castelli di Rabbia, successivamente tra i più celebri, Oceano Mare ed infine Seta.

La trama di Seta di Alessandro Baricco

Hervé Joncour mercante di bachi da seta compie un viaggio fino al Giappone per il suo commercio, iniziando quella che si potrebbe definire come una trattativa Franco-nipponica. Il mercante assieme ad alcuni sostenitori del suo paese, viene costretto da un’epidemia a importare tali larve per la produzione di seta, destinati alle filande in continua espansione a Lavilledieu.

Dando inizio ad uno scambio con Hara Kei ed essendo frequentemente suo ospite, il protagonista inizia a provare curiosità verso la giovane donna che è spesso in sua compagnia, della quale però non conosce neanche il nome. Di ritorno al suo paese di origine viene assalito da un forte senso di tristezza, quasi malinconia, che di volta in volta andrà a giustificare l’aumentare dei viaggi. La nascita del trio amoroso vede coinvolta a sua insaputa anche la moglie, che con la frequente assenza di Hervé, stimola la curiosità in chi legge a scoprire ciò che si cela dietro l’intrigante storia d’amore.

In Seta,  Baricco presenta  anche riferimenti storici dei primi anni del 1800. Nel principio di “Seta” viene citata la stesura di Salammbô di Gustav Flaubert. Sul piano scientifico, noto come padre della microbiologia, è necessario far riferimento a Louis Pasteur il quale si riteneva capace di isolare i bachi da seta che avrebbero danneggiato l’intero gruppo, per poter riparare alla continua trattativa divenuta insostenibile con la guerra scoppiata in Giappone

Naturalmente Seta non è solo questo; con uno schema metodico Alessandro Baricco descrive il continuo tragitto che affronta il mercante per compiere il viaggio che lo condurrà ad avere una duplice vita. E con la stessa metodologia e linguaggio semplice, ripropone scarne informazioni utili per la comprensione del testo, in parallelo allo spunto di riflessione da parte del lettore. L’unione dell’Oriente e dell’Occidente che si presenta attraverso Hervé Joncour e il giapponese Hara Kei mostra oltre al simbolismo illustrato dai due, anche il rapporto di potere che l’Occidente ha in qualche modo avuto con l’oriente. Solamente alla fine del romanzo si scoprirà il vero messaggio che Baricco vuole dare a quest’opera ma naturalmente ciò resta all’ interpretazione del lettore.

Fonte immagine: Feltrinelli. 

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