Tutto ha inizio con te di Kate Eberlen – Recensione

tutto ha inizio

Spetta solo a noi seguire il destino”. Questo il messaggio in codice contenuto nel nuovo romanzo romantico di Kate Eberlen, Tutto ha inizio con te, uscito in Italia per Garzanti nella scorrevole traduzione di Claudia Marseguerra. 

Due sono i ragazzi ritratti in copertina: lei, che fissa l’obiettivo, e lui, che la cinge in un abbraccio ma guarda di lato. Entrambi indossano una candida veste bianca, colore etereo di purezza per eccellenza, che nel romanzo di Kate EberlenTutto ha inizio con te” parla anche un’altra lingua: quella inebriante della danza, che di parole non ha bisogno, quanto di passi coordinati, ritmo e affiatamento, gesti resi naturali dai ballerini che si fanno portavoce di destini. 

Destino è una parola-chiave nel romanzo di Kate Eberlen, scrittrice londinese appassionata dell’Italia, dove già la sua prima opera – Vorrei incontrarti ancora una volta – ebbe un notevole successo nel 2017, sempre pubblicata da Garzanti.

 

LA TRAMA DI “TUTTO HA INIZIO CON TE” DI KATE EBERLEN 

I ragazzi ritratti nella copertina di Tutto ha inizio con te potrebbero essere proprio i protagonisti del romanzo: lei ha il nome di un fiore, la violetta, ma tutti la chiamano Letty. È timida, riservata, con un passato di disturbi alimentari e storie sbagliate, tutte conclusesi in un limbo commisto di revenge-porn e violenza psicologica. Viene da Londra e ama il latino, che studia a Oxford insieme al greco, al corso di laurea in Lettere Classiche. Lui è tutto il contrario: si chiama Alf ed è stato cresciuto da sua madre, proprietaria di una scuola di ballo a Blackpool, nel profondo Lancashire affacciato sul mare di Irlanda. Estroverso e sicuro di sé, ha un certo successo con le ragazze ed un sorriso irresistibile. 

I due ragazzi non si incontrano in Inghilterra ma – ed è qui che mette il suo zampino il destino – a Roma, dove frequentano la stessa scuola di lingua italiana ed inizialmente vengono allontanati dalla stessa insegnante, che vuole evitare che tra loro parlino in inglese, ma giorno dopo giorno si avvicinano ed innamorano, nonostante le tante differenze iniziali e le difficoltà che pian piano metteranno a dura prova il loro amore. 

In ogni pagina del romanzo si respira aria di danza, una passione comune a Letty e Alf, che dapprima tengono nascosta, ma poi scelgono di manifestare in una coreografia improvvisata in Piazza Navona, dove eseguono un pas de deux memorabile che darà coraggio ai loro sentimenti inquieti, conquistando gli sguardi estasiati di tutti i presenti. 

Un ruolo innegabile nella storia narrata da Kate Eberlen viene riservato proprio alla città di Roma, città eterna per antonomasia e romantica fin nella musicalità del suo nome e dei giochi di parole ad esso connessi. Sintomatico, in questo discorso linguistico-etimologico, il rimando che si crea a partire dal cognome dell’autrice; “Erleben”, infatti, in tedesco vuol dire “vivere, esperire”. Ed è proprio questo che Kate Eberlen racconta nei suoi romanzi: storie di vita, tentativi di realizzazione a dispetto di difficoltà che inizialmente appaiono insormontabili. Il tutto magistralmente condotto con elegante passo di danza, che sin dalla citazione d’esergo detiene il posto d’onore della trama: un pensiero di Rudol’f Nureev che recita: «Vivi finché balli», e che la Erleben di certo ha scelto per consegnare ai suoi lettori un messaggio fondamentale.

Il punto è questo: possiamo passare la vita a pentirci di quello che abbiamo fatto, oppure andare avanti. È come sentire una canzone, cercando di decidere se ballare oppure no. Se aspetti troppo, la musica finisce, hai perso l’occasione e non riavrai più indietro quel momento.

 

La storia si svolge tra l’aprile ed il maggio del 2018, ma affonda le sue radici a “venti mesi prima”, in un ghirigoro del caso su cui interviene il destino, mancando il quale non sarebbe stato possibile incontrarsi, innamorarsi, e perdersi a Roma, per poi raggiungere una maturità e volersi cercare e ritrovare in Inghilterra. Che Letty sia la ragazza fragile e romantica che adora Catullo e ne legge sognante i versi poetici e Alf il biondino raggiante che la aiuta a guarire, pur celando anche lui traumi e mancanze, è questo il miracolo di una vita di cui fare tesoro in ogni istante raccontato da Kate Eberlen a passo di danza. Tutto ha inizio con te è un romanzo ottimista e ballerino, dallo stile leggero e conturbante. Consigliato anche ai cuori infranti che ancora vogliono credere nell’amore, danzando al ritmo costante del suo imprevedibile vorticare. 

Fonte immagine: Ufficio Stampa 

A proposito di Giulia Longo

Napolide di Napoli, Laurea in Filosofia "Federico II", PhD al "Søren Kierkegaard Research Centre" di Copenaghen. Traduttrice ed interprete danese/italiano. Amo scrivere e pensare (soprattutto in riva al mare); le mie passioni sono il cinema, l'arte e la filosofia. Abito tra Napoli e Copenaghen. Spazio dalla mafia alla poesia.

Vedi tutti gli articoli di Giulia Longo

Commenta