Volo di paglia, il primo romanzo di Laura Fusconi (Recensione)

Volo di paglia, il primo romanzo di Laura Fusconi

Inserito nella collana “Le Strade”, Volo di paglia è la prima opera letteraria della giovane scrittrice Laura Fusconi pubblicato di recente dalla Fazi editore.

Suddiviso in tre parti, il romanzo si apre con un brevissimo prologo datato 28 settembre 1946 per poi andare indietro nel tempo a un giorno di festa dell’agosto del 1942. Due bambini, Tommaso e Camillo, attendono con impazienza di partecipare ai festeggiamenti organizzati nel loro paese e ai due inseparabili amici si unisce Lia, la compagna di classe della quale Camillo è innamorato. Figlia del temuto e detestato ras fascista della zona Gerardo Draghi e della maestra Ada, la piccola è all’oscuro delle malefatte del padre che, oltre a comandare nella casa di famiglia, soprannominata “La Valle”, è a capo di un gruppo di camicie nere che detta legge in quelle zone della campagna piacentina. In seguito alla scomparsa del loro compagno Franco Bartali, avvenuta dopo un furioso litigio tra il padre del ragazzino e Draghi, si innescano una serie di avvenimenti che avranno delle conseguenze irreversibili e che ricadranno sui giovani protagonisti.

A distanza di più di cinquant’anni in quegli stessi luoghi e tra le rovine dell’imponente dimora dei Draghi, altri due piccoli grandi amici, Lidia e Luca, avranno modo di venire a contatto con quel passato lontano eppure ancora così vivido e presente da infestare e annebbiare le loro menti e quelle dei loro predecessori.

Volo di paglia di Laura Fusconi: la dura realtà degli adulti contro l’innocente immaginazione dei bambini

Scritto con uno stile ben definito, lineare e semplice, il romanzo di Laura Fusconi si presenta tanto maturo nel trattare i temi che riguardano le problematiche della vita adulta quanto privo di malizia e spontaneo nell’affrontare quelli concernenti la vita infantile. I due mondi, quello “dei grandi” e quello “dei piccoli”, vengono a contatto tra loro a causa delle vicende che coinvolgono tutti i protagonisti della storia; eppure, tra di essi, esiste una separazione netta grazie alla quale un minimo di spensieratezza sembra essere possibile.

L’innocenza si perde quando, messi di fronte all’evidenza e nonostante ci si ostini a non voler credere a quella che è la realtà, si fanno i conti con gli errori e le storture di chi ha spadroneggiato incontrastato per poi essere punito aspramente e nel peggiore dei modi.

Laura Fusconi ha dimostrato di avere tanta fantasia quanto i bambini del suo romanzo oltre che una sana dose di severità contro i personaggi adulti che ha saputo descrivere senza risparmiare loro le giuste conseguenze per le azioni compiute.

Volo di paglia – il titolo del libro rimanda a un gioco dietro cui si nascondono significati ben più seri – è un’opera attenta e ricca, dove grande importanza è data al voler dimostrare che le azioni di alcuni influenzano le reazioni di altri, lasciando una traccia indelebile nel tempo.

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A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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