Campionocose, intervista ad Alessandro Fontana

Campionocose, intervista a Alessandro Fontana

Come suona il gin tonic? E la mozzarella di bufala? CampionoCose nasce con l’intento di rispondere, con creatività ed ironia, a questa bizzarra domanda. L’idea è semplice quanto geniale: campionare suoni di oggetti, animali e città, e trasformarli in musica. Questa nuova forma di comunicare è, non a caso, figlia del periodo pandemico, tragica parentesi in cui gli ambienti domestici e le cose attorno a noi erano, troppo spesso, i nostri unici interlocutori. 

Di Campionocose e di tanto altro abbiamo parlato con Alessandro Fontana, suo founder.

Chi è Alessandro Fontana?

Sono un creatore di contenuti audiovisivi, musicista, produttore musicale e appassionato di innovazione. Il mio primo contatto con la musica è stato con la chitarra, per poi evolvere rapidamente verso la sperimentazione sonora, il sound design e il sampling. Nel 2020 ho fondato CampionoCose, frutto degli anni trascorsi a Salerno dove mi sono formato come tecnico del suono e ho lavorato e insegnato in due studi di registrazione. Negli ultimi anni, ho guidato progetti che hanno valorizzato il patrimonio audiovisivo e mi hanno permesso di collaborare con brand e artisti a livello internazionale. Mi vedo come un esploratore di suoni, sempre alla ricerca di nuovi modi per raccontare storie attraverso la musica e l’immagine.

Come nasce il progetto Campiono Cose?
Il progetto è nato durante la quarantena, come risposta alla necessità di mantenere un collegamento creativo col mondo esterno nonostante l’isolamento. Ho iniziato invitando i miei follower di Instagram a inviarmi suoni dei loro ambienti quotidiani, che trasformavo in mini-beat. CampionoCose è cresciuto fino a diventare una community di appassionati dei suoni ambientali e una piattaforma dove creo formati audiovisivi che narrano storie partendo dall’audio, supportate da video illustrativi.
Oggi mi ritrovo a collaborare con enti, brand o agenzie di comunicazione per creare snack content o piccole pubblicità utilizzando lo stile di CampionoCose; per un festival sul “cibo del futuro, Agri Food Future”, mi son addirittura ritrovato a campionare la mozzarella di bufala, il pomodoro e l’insalata e non vi nego che il risultato è stato davvero gustoso.

Da Salerno a Marsiglia, quali le differenze e le similitudini tra queste due città di mare?
Entrambe le città vibrano di un’energia speciale grazie al loro essere porte sul mare, punti di incontro di culture e storie diverse. Salerno, con il suo ritmo più calmo e le radici profonde, contrasta con l’effervescenza culturale di Marsiglia, una città dal dinamismo incessante.


Cosa significa, secondo te, essere un creativo nel 2024?

Essere creativi nel 2024 significa saper navigare in un mare di tecnologia senza perdere la bussola dell’umanità. Significa utilizzare gli strumenti digitali per amplificare la nostra voce, ma senza dimenticare che al centro di ogni creazione ci deve essere sempre un messaggio di verità e connessione umana.


Progetti presenti e futuri.

Attualmente sto espandendo CampionoCose, collaborando con artisti e brand per creare campagne pubblicitarie innovative e contenuti social che riflettano le nuove tendenze culturali. Nel futuro, mi vedo continuare a esplorare nuove frontiere dell’audiovisivo, magari integrando realtà aumentata e intelligenza artificiale nei miei lavori, oppure di partire per il mondo e campionare suoni, non so bene ma sicuramente avrò sempre l’obiettivo di sorprendere e coinvolgere il pubblico in modi sempre più immersivi.

Scopri di più su Campionocose, seguilo su IG! 

Fonte immagine: donata dall’autore

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

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