Canzoni degli ACDC, le 5 più belle

Canzoni degli ACDC, le 5 più belle

Le canzoni degli ACDC, autentici inni rock, catturano l’immaginazione del pubblico con potenza sonora e autenticità.

Gli ACDC sono una delle rock band più famose e apprezzate al mondo con una lunga carriera costellata di successi e canzoni divenute dei veri e propri inni generazionali. La band australiana ha saputo catturare attraverso gli anni l’immaginazione del pubblico, diventando sinonimo di potenza sonora, rabbia e autenticità. Ma quali sono le 5 canzoni degli ACDC più belle? Analizziamole nel dettaglio.

1. Back in Black, l’inno rock per eccellenza degli ACDC

La top 5 delle canzoni più belle degli ACDC non poteva non iniziare con Back in Black che molto probabilmente è la canzone più famosa del gruppo e uno dei grandi inni del rock. Pubblicata nel 1980 all’interno dell’album omonimo, Back in Black divenne fin da subito un successo planetario trainando le vendite di quello che sarebbe presto diventato uno dei dischi più venduti della storia. Il sound di Back in Black è caratterizzato dal poderoso riff di chitarra Angus Young, supportato dalla ritmica granitica di Malcolm Young e Phil Rudd. La voce graffiante di Brian Johnson che debuttò proprio in questo album dopo la morte di Bon Scott, contribuì a creare un brano duro e aggressivo, un perfetto inno rock che ancora oggi viene apprezzato anche dalle nuove generazioni. I temi di questa che risulta essere una delle canzoni degli ACDC più conosciute parlano di resistenza e rinascita in ricordo dell’ex cantante Bon Scott e gli stessi membri della band hanno definito questa canzone come un tributo al loro ex frontman e una celebrazione della capacità del rock di non morire mai. Grazie al suo sound inconfondibile, supportato dall’immagine dark della copertina, Back in Black divenne presto un vero e proprio inno generazionale, suonato ad ogni concerto e conosciuto anche da chi non è fan degli ACDC e ancora oggi viene considerata come una pietra miliare della musica rock.

2. Thunderstruck, un riff leggendario tra le canzoni degli ACDC

Thunderstruck è la traccia d’apertura del famoso album The Razors Edge pubblicato nel 1990. Anche in questo caso, la canzone divenne rapidamente uno dei cavalli di battaglia degli ACDC e un brano amatissimo dai fan. Ciò che rende Thunderstruck indimenticabile è senza dubbio l’inconfondibile riff di chitarra creato da Angus Young, considerato uno dei riff più belli nella storia del rock. La canzone si apre proprio con questa sequenza di accordi martellanti che danno subito avvio al sound potente del brano: la batteria di Chris Slade detta i tempi serrati mentre la voce di Brian Johnson sale di tono nel ritornello. Il testo di questa che è una delle canzoni degli ACDC più riconoscibili parla di tensione ed eccitazione prima di un concerto rock, probabilmente ispirato dall’energia che la stessa band provava prima di un live. Fin dalla sua uscita, Thunderstruck divenne uno dei momenti più attesi e amati dei concerti del gruppo con il pubblico che esplodeva soprattutto durante l’esecuzione del riff. Si tratta di una vera canzone “da stadio” che ancora oggi viene suonata ad ogni esibizione.

3. Highway to Hell, l’ultimo capolavoro di Bon Scott

Non poteva mancare in questa classifica il leggendario brano Highway to Hell, pubblicato nell’album omonimo del 1979 e l’ultimo realizzato con Bon Scott prima della sua prematura scomparsa. Si tratta di una delle canzoni degli ACDC più amate nonché una delle più rappresentative dell’hard & heavy anni ’70. Anche in questo brano domina la chitarra graffiante di Angus Young che apre il pezzo con uno dei suoi assoli più ispirati mentre la batteria di Phil Rudd detta invece quel groove trascinante tipico delle canzoni radiofoniche. Il testo, scritto da Bon Scott, parla della vita spericolata del musicista rock, fatta di feste, viaggi on the road e chilometri percorsi in tournée. I riferimenti alla “strada per l’inferno” si adattavano perfettamente al sound rude della canzone e all’immagine trasgressiva della band. Highway to Hell ebbe un impatto enorme sulla scena rock dell’epoca, influenzando tutta la corrente hard & heavy degli anni a venire: l’ultimo capolavoro di Bon Scott, dunque, rimase nella storia come una perfetta fotografia del rock’n’roll più viscerale e autentico.

4. Canzoni degli ACDC: Hells Bells

Una tra le canzoni degli ACDC dall’intro davvero indimenticabile è Hells Bells che viene pubblicata nel famigerato album Back in Black del 1980. La traccia si apre con il lugubre suono di una campana accompagnata da cupi tuoni in sottofondo: quest’introduzione minacciosa dà il via ad un brano dal sound incalzante dominato dal riff serrato della chitarra di Angus Young e dalla potente sezione ritmica. La voce di Brian Johnson sale di tono nel ritornello enfatizzando le parole “hells bells” che danno il titolo alla canzone. Il testo si collega all’atmosfera cupa dell’intro parlando di una figura misteriosa e pericolosa in arrivo in città, probabilmente ispirata da qualche film western. Grazie al suo sound unico e all’intro inimitabile, Hells Bells è diventata nel tempo una delle canzoni più amate e riconoscibili del repertorio degli ACDC, capace di animare il pubblico appena le prime note risuonano dagli altoparlanti. Un grande classico targato ACDC la cui importanza viene riconosciuta ancora oggi.

5. You Shook Me All Night Long

You Shook Me All Night Long è stata rilasciata dagli ACDC nel 1980 come parte dell’album Back in Black, un lavoro epico che si è guadagnato uno status di culto nel mondo della musica. La canzone è stata scritta dai membri fondatori della band, Angus Young, Malcolm Young e Brian Johnson e ha subito un processo creativo intenso, con la band che lavorava diligentemente per creare un inno rock irresistibile e memorabile. Una delle caratteristiche distintive di You Shook Me All Night Long è il riff di chitarra accattivante e inconfondibile di Angus Young la cui chitarra, una Gibson SG, è stata una componente chiave nel creare il suono crudo e potente del brano. Il ritmo incessante della batteria di Phil Rudd e il basso pulsante di Cliff Williams completano il quadro sonoro creando un’energia che fa vibrare ogni nota. La canzone è celebrata per il suo carattere audace e la sua tematica spesso associata all’energia ribelle del rock ‘n’ roll: You Shook Me All Night Long narra di un incontro amoroso intenso e fugace, catturando l’essenza di un amore travolgente. Le liriche, pregne di suggestioni sessuali e cariche di energia, riflettono lo stile irriverente che è diventato il marchio di fabbrica degli ACDC con i temi di passione e desiderio che vengono espressi con una franchezza che ha reso la canzone un inno per molti fan della band. La sua persistente popolarità testimonia la capacità della musica degli ACDC di resistere alla prova del tempo e di continuare a scuotere il pubblico dimostrando, ancora una volta, l’eccezionale contributo della band al panorama delle canzoni rock.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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