Solo dieci canzoni italiane anni ’60 non sarebbero abbastanza per fare una summa di un decennio in cui il panorama musicale subì una profonda trasformazione. Dopo che il rock ‘n roll perse il suo ruolo di musica anticonformista, si affermò la musica Beat, nata in Inghilterra per poi diffondersi in tutto il mondo. Con musica Beat si intende quella corrente a cui, oltre al rock ‘n roll, si aggregano altri generi come lo swing, il blues e il doo-wop. Questi sono anche gli anni della nascita dei grandi gruppi musicali, come i leggendari Beatles e i Rolling Stones.
In Italia emerge la figura del cantautore: artisti che scrivono i propri testi, spesso trattando temi di attualità con uno stile personale. Sono anche gli anni della musica da spiaggia, con la nascita di manifestazioni musicali storiche come il Festivalbar e il Festival di Castrocaro, che hanno lanciato tantissimi successi estivi.
Indice dei contenuti
- 1. Se telefonando – Mina (1966)
- 2. Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte – Gianni Morandi (1962)
- 3. Nessuno mi può giudicare – Caterina Caselli (1966)
- 4. Il mondo – Jimmy Fontana (1965)
- 5. Mi sono innamorato di te – Luigi Tenco (1962)
- 6. Un’avventura – Lucio Battisti (1969)
- 7. Se bruciasse la città – Massimo Ranieri (1969)
- 8. Quando, Quando, Quando – Tony Renis (1962)
- 9. Ma che freddo fa – Nada (1969)
- 10. Sapore di sale – Gino Paoli (1963)
Canzone | Artista e anno |
---|---|
Se telefonando | Mina (1966) |
Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte | Gianni Morandi (1962) |
Nessuno mi può giudicare | Caterina Caselli (1966) |
Il mondo | Jimmy Fontana (1965) |
Mi sono innamorato di te | Luigi Tenco (1962) |
Un’avventura | Lucio Battisti (1969) |
Se bruciasse la città | Massimo Ranieri (1969) |
Quando, Quando, Quando | Tony Renis (1962) |
Ma che freddo fa | Nada (1969) |
Sapore di sale | Gino Paoli (1963) |
10 canzoni italiane anni ’60 da ricordare
-
Se telefonando – Mina (1966)
Una delle canzoni italiane anni ’60 più amate è di Mina. Il testo fu scritto da Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara, mentre la musica fu composta dall’immenso Ennio Morricone. In realtà questo brano nacque come sigla di chiusura del varietà televisivo Rai Aria Condizionata. Furono registrate due versioni per evitare problemi con la censura, cambiando «Poi nel buio la tua mano d’improvviso sulla mia» in «Poi nel buio le tue mani d’improvviso sulle mie», frase che all’epoca avrebbe potuto causare scandalo.
-
Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte – Gianni Morandi (1962)
Questa è una delle canzoni che diedero notorietà a Gianni Morandi, allora all’inizio della sua carriera. È un brano spassoso e genuino, tipico della musica anni ’60. Parla della gelosia del protagonista che chiede alla sua amata di inventare la scusa del latte con la mamma per poter parlare e chiarire.
-
Nessuno mi può giudicare – Caterina Caselli (1966)
Questo brano, in principio, fu pensato per Adriano Celentano, che però lo scartò. Quando la canzone fu assegnata a Caterina Caselli, la cantante non era ancora molto nota. La canzone divenne il sesto singolo più venduto del 1966, con un testo che anticipava temi sulla donna e la sua libertà di scelta, un vero sconvolgimento per l’epoca.
-
Il mondo – Jimmy Fontana (1965)
Questa è una delle canzoni italiane anni ’60 più belle e romantiche di tutti i tempi. Arrivò in vetta alle classifiche non solo in Italia ma anche all’estero. Ancora oggi è ritenuta un successo senza tempo. Questa canzone è stata inserita nella colonna sonora di ben due film: L’ombrellone (1965) di Dino Risi e Questione di tempo (2013) di Richard Curtis.
-
Mi sono innamorato di te – Luigi Tenco (1962)
Scritta e interpretata dallo stesso Luigi Tenco, questa canzone è un’opera d’arte. È l’immagine di un amore che l’autore descrive come un passatempo per fuggire dalla noia, ma solo nel finale si coglie la verità: il suo è un amore vero e profondo che lo spinge a desiderare la sua amata perfino di notte. Le emozioni che lascia trapelare sono straordinariamente toccanti.
-
Un’avventura – Lucio Battisti (1969)
Un brano scritto da Mogol e interpretato da Lucio Battisti. Con questa canzone Battisti partecipò al Festival di Sanremo per la prima e unica volta come cantante. In poco tempo conquistò gli ascoltatori, diventando una delle canzoni simbolo di quel decennio. Il testo parla di due giovani che si innamorano in estate e che trasformano una storia passeggera in un amore lungo e profondo.
-
Se bruciasse la città – Massimo Ranieri (1969)
Massimo Ranieri cantò questo brano alla trasmissione musicale Canzonissima, arrivando in finale e qualificandosi al terzo posto. Una delle canzoni più conosciute dell’artista, parla dell’amore tra due giovani che non possono stare insieme perché la ragazza è stata promessa sposa a un altro. Nelle parole del cantante si sente la disperazione ma anche la promessa che, a dispetto di tutto, continueranno ad amarsi.
-
Quando, Quando, Quando – Tony Renis (1962)
Venne cantata da Renis insieme a Emilio Pericoli al Festival di Sanremo nel 1962, aggiudicandosi il quarto posto. Nonostante ciò, è una delle canzoni italiane anni ’60 che ebbe un immenso successo a livello internazionale. Con questo brano, Renis partecipò poi a Canzonissima, aggiudicandosi la vittoria. È una canzone dai toni allegri grazie al suo ritmo di samba.
-
Ma che freddo fa – Nada (1969)
Nada cantò per la prima volta questa canzone al Festival di Sanremo nel 1969 a soli 15 anni, posizionandosi al quinto posto. Proprio con questo brano la cantante debuttò nel mondo della musica. È una canzone che parla della fine di un amore che porta via tutto, anche il calore.
-
Sapore di sale – Gino Paoli (1963)
Una delle canzoni italiane anni ’60 scritta e interpretata da Gino Paoli, che vinse il Disco d’oro sancendo il successo dell’artista. Un brano che immediatamente ci riporta all’estate, ai giorni passati in spiaggia e lontani da una routine che però, prima o poi, dovrà tornare.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 22/08/2024