Canzoni italiane anni ’60: 10 successi da ricordare

Canzoni italiane anni ’60: dieci successi da ricordare

Solo dieci canzoni italiane anni ’60 non sarebbero abbastanza per fare una summa di quelli che sono stati gli anni in cui il panorama musicale ha subito una trasformazione dopo che il rock ‘n roll, genere che aveva dominato la scena fino a quel momento, aveva perso il suo ruolo di musica anticonformista. In questi anni il genere musicale che si afferma è quello della musica Beat, che nasce in Inghilterra per poi approdare in tutto il mondo. Con musica Beat si intende tutta quella musica a cui, oltre al rock ‘n roll, si aggregano altri generi come lo swing, il blues, il doo-wop e lo skiffle. Questi sono anche gli anni della nascita dei gruppi musicali, quindi non c’è più la sola presenza del cantante solista. Di questo nuovo avvenimento furono protagonisti due leggendari gruppi: i Beatles e i Rolling Stones.

In Italia, e non solo, emerge la figura del cantautore, cioè i cantanti che scrivono loro stessi i testi delle canzoni allontanandosi dalla massa e usando uno stile diverso, i cui temi trattano molte volte di attualità. Questi sono anche gli anni della musica che si ascolta in spiaggia, di conseguenza vengono prodotte sempre più canzoni che diventano il simbolo dell’estate. C’è l’organizzazione di manifestazioni musicali come il Festivalbar e il Festival di Castrocaro.

Dunque, vediamo insieme quali sono dieci delle canzoni italiane anni ’60 da ricordare!

1. Se telefonando – Mina (1966)

Una delle canzoni italiane anni ’60 più amate è di Mina; il testo è stato scritto da Maurizio Costanzo e Ghigo de Chiara, mentre la musica è stata composta dall’immenso Ennio Morricone. In realtà questo brano non doveva essere una canzone ma solo la sigla di chiusura di un varietà televisivo Rai Aria Condizionata, condotto dagli stessi Costanzo e De Chiara. Furono registrate due versioni della canzone per evitare di avere problemi con la censura, con il cambiamento da «Poi nel buio la tua mano d’improvviso sulla mia» a «Poi nel buio le tue mani d’improvviso sulle mie», frase che all’epoca avrebbe potuto causare uno scandalo per la sua ambiguità.

2. Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte – Gianni Morandi (1962)

Questa è una delle canzoni che hanno dato notorietà a Gianni Morandi, il quale si trovava all’inizio della sua carriera. È un brano spassoso e genuino, tipico della musica anni ’60. Parla della gelosia del protagonista che chiede alla sua amata di inventare la scusa del latte con la mamma per poter parlare e chiarire.

3. Nessuno mi può giudicare – Caterina Caselli (1966)

Questo brano, al principio, era stato pensato per Adriano Celentano il quale poi lasciò perdere. Quando poi la canzone fu assegnata a Caterina Caselli, la cantante non era ancora molto nota tra il pubblico. Questa canzone divenne il 6° singolo più venduto del 1966, il cui testo anticipava temi incentrati sulla donna e sulla sua libertà di scegliere più amati, di certo uno sconvolgimento per l’epoca.

4. Il mondo – Jimmy Fontana (1965)

Questa è una delle canzoni italiane anni ’60 più belle e romantiche di tutti i tempi. Arrivò in vetta alle classifiche non solo in Italia ma anche all’estero, infatti, ancora oggi viene ritenuta un successo senza tempo che non smette mai di suonare nelle nostre case. Questa canzone è stata inserita nella colonna sonora di ben due film: L’ombrellone (1965) e Questione di tempo (2013).

5. Mi sono innamorato di te – Luigi Tenco (1962)

Scritta e interpretata dallo stesso Luigi Tenco, questa canzone è un’opera d’arte. È l’immagine di un amore che l’autore descrive come un passatempo per fuggire via dalla noia, ma solo nel finale della canzone si coglie la verità del testo: il suo è un amore vero e profondo che lo spinge a desiderare la sua amata perfino di notte. Le emozioni che lascia trapelare sono straordinariamente toccanti.

6. Un’avventura – Lucio Battisti (1969)

Un brano scritto e interpretato da Lucio Battisti con la collaborazione di Mogol. Con questa canzone Battisti partecipò al Festival di Sanremo per la prima ed anche ultima volta, anche se aveva già partecipato come autore. In poco tempo conquistò gli ascoltatori e divenne una delle canzoni italiane anni ’60 simbolo del mondo musicale. Il testo parla di due giovani che si innamorano in estate e che, nonostante la loro venga considerata come una storia d’amore passeggera, riescono a trasformarla in una storia lunga e profonda.

7. Se bruciasse la città – Massimo Ranieri (1969)

Massimo Ranieri cantò per la prima volta questa canzone alla trasmissione musicale Canzonissima arrivando in finale e qualificandosi al terzo posto. Una delle canzoni più conosciute dell’artista, parla dell’amore tra due giovani che purtroppo non possono più stare insieme perché la ragazza è stata promessa sposa ad un altro. Nelle parole del cantante si sente la disperazione ma anche la promessa che, a dispetto di questo matrimonio combinato, i due continueranno ad amarsi per l’eternità.

8. Quando, Quando, Quando – Tony Renis (1962)

Venne cantata da Renis insieme a Emilio Pericoli al Festival di Sanremo nel 1962 aggiudicandosi però il quarto posto ma, nonostante questo, è una delle canzoni italiane anni ’60 che ebbe un immenso successo a livello internazionale. Con questo brano in versione samba partecipò a Canzonissima aggiudicandosi la vittoria. È una canzone dai toni allegri grazie al suo ritmo di samba.

9. Ma che freddo fa – Nada (1969)

Nada cantò per la prima volta questa canzone al Festival di Sanremo nel 1969 all’età di solo 15 anni posizionandosi al 5° posto. Proprio con questa canzone la cantante debuttò nel mondo della musica. È una canzone che parla della fine di un amore che porta via tutto, anche il calore.

10. Sapore di sale – Gino Paoli (1963)

Una delle canzoni italiane anni ’60 scritta ed interpretata da Gino Paoli, che vinse il Disco d’oro sancendo il successo dell’artista. Un brano che immediatamente ci riporta all’estate, ai giorni passati in spiaggia e lontani dalla solita routine che però prima o poi dovrà arrivare.

Fonte immagine: Pixabay

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