Indigo: il primo album da solista di RM | Recensione

Indigo

Indigo è il termine inglese di indaco, che per definizione è uno dei sette colori dell’iride, compreso fra l’azzurro e il violetto. Non trattandosi di una vera tonalità ma di una sfumatura, rappresenta appieno il primo album da solista di RM, leader del gruppo coreano BTS.

Indigo è un album di debutto con al suo interno diverse nuances e atmosfere, le quali permettono al rapper di poter inaugurare i suoi trent’anni celebrando il precedente decennio.

Le musicalità e i temi, in Indigo, si discostano e allo stesso tempo si amplificano rispetto ai suoi precedenti lavori, i mixtape RM e mono.

Con questo debutto da solista dopo dieci anni di carriera di gruppo, RM può terminare i suoi vent’anni, un periodo che per ogni persona è fatto di esperienze positive e negative, caos e tumulto, gioia e felicità.

RM crea con Indigo una propria esibizione. Così come per un’esposizione d’arte in musei e gallerie, l’album è curato nei minimi dettagli per essere rilasciato al mondo. L’album è pensato per accompagnare le persone in qualsiasi momento della loro giornata. Non a caso nella copertina fisica compaiono delle scritte che suggeriscono di utilizzarlo per una passeggiata, per una pausa caffè, per quando si legge un libro, per quando cadono o fioriscono i fiori. Insomma, il messaggio di RM si discosta da quella chiara differenza di bianco e nero che caratterizzava i suoi lavori precedenti.

Le dieci tracce che compongono l’album rappresentano dieci sfumature, che sono rappresentate da importanti collaborazioni con artisti provenienti da generi diversi tra loro e dall’artista stesso. La creazione del progetto ha come punto focale la scelta dei generi diversi, ed è stata molto ricercata da RM per avere come risultato un album indirizzato a ciascuna persona che lo ascolta.

Indigo si apre con la traccia Yun, in collaborazione con Erikah Badu, che accompagna la canzone con la sua voce mielosa da Regina del NeoSoul. In sottofondo la canzone è accompagnata anche dalla narrazione del pittore coreano Yun Hyong-keun, che RM stima molto e di cui ammira le sue opere, tanto da includerle anche nel photobook dell’album. La canzone è un omaggio perché RM con una melodia calma e pacata racconta di come l’artista lo ha ispirato e cosa ha imparato e sentito dai suoi lavori. L’analogia racchiusa nella canzone è il paragone tra un pittore che crea un dipinto e un cantante che crea un album, che condividono il punto di partenza: l’artista che attraverso le sue esperienze di vita può creare. Senza la persona e le sue idee non si crea.

Fuck the trendsetter I’ma turn back in time

I wanna be a human ‘fore I do some art.

Segue Still Life, in collaborazione con Anderson Paak. Il titolo, in italiano reso come natura morta, fa riferimento a un oggetto inanimato e non solo; infatti, non essendo un parlante nativo, RM interpreta questo termine inglese per indicare il concetto di life goes on, la continuità della vita. In fotografia questo termine è usato per indicare infatti l’immobilità di un momento, ma nonostante ciò per il musicista appare comunque come un qualcosa che continua a vivere. È una canzone con una melodia funky e groovie, molto energetica e accattivante che rappresenta uno dei punti di forza di Indigo.

I’m still life, but I’m movin’
Just live now, goin’ forward, yeah
Still nonstop life
Yo, I never stop bay, let’s get it now

All day è la terza traccia in collaborazione con Tablo, un musicista hip-hop coreano molto amato da RM. In questa canzone gli artisti si interrogano e cercano di trovare l’originale individualità e peculiarità di una persona in un mondo fatto di algoritmi su una base molto leggera ma vivace e forte, che invoglia all’ascolto.

(Forg_tful) 건망증 è in collaborazione con Kim Sa-wol, cantautrice coreana. Essa è una ballad accompagnata da suoni semplici e naturali: una chitarra acustica, suoni di fischi, jeans che sfregano e altri suoni prodotti da RM nel suo studio e non ci sono strumenti virtuali. È una canzone che vuole confortare, come si può notare dal cantato respirato; è calma ma allo stesso tempo infonde una nota di solitudine. Così come il titolo in cui la manca la lettera e, il termine in coreano si riferisce a uno stato di distrazione e dimenticanza di cose viste o sentite, di ricordi brevi e limitati.

Indigo è diviso a metà da Closer, una collaborazione con Paul Blanco e Mahalia, prodotta dal duo HONNE, con cui RM ha collaborato nel mixtape precedente. Con un suono di R&B alternativo, RM si introduce nel mondo tossico delle relazioni e di come si possa volere e amare una persona nonostante non sia quella giusta.

In Change pt.2, RM si sofferma su come le cose cambino nonostante lui pensasse che rimanessero le stesse. La produzione è in collaborazione con eAeon, cantante indie coreano e amico dell’artista, ma si tratta comunque della prima traccia cantata da solo. Il ritmo inaspettato e sperimentale è dovuto dalla melodia del sintetizzatore e dall’elettronica a cui segue un momento di pianoforte jazz per poi sfumare e rallentare verso la fine.

La settima traccia è una canzone pop, Lonely, scritta durante l’ultimo tour. RM scrive la canzone in hotel, dove è rimasto bloccato per un po’ di tempo, una situazione che all’artista non piace. Il musicista ispirato dall’arte che sprona le persone a mostrarsi in modo onesto, nonostante quella paura che caratterizza gli esseri umani del mostrarsi “deboli”, prende il suo lato più vulnerabile per renderlo visibile nella sua arte, la musica. Il testo si focalizza su un tema abbastanza pesante come la solitudine ma raccontato su delle vibrazioni forti e con un pre-chorus molto di impatto.

Per l’ottava canzone, Hectic, RM collabora con Colde, cantautore coreano e suo amico. Gli artisti si soffermano sullo stress e l’esasperazione del vivere in una grande città, che con il suo trambusto distrae e non è possibile fermare il caos che ne deriva. Attraverso le vocalità urban del suo amico, con RM si introduce nel genere city pop, che molto spesso è cantato da artiste femminili.

Yesterday was a hectic
There was nothing’ romantic
If I can just find a reason
To keep this endless chasing

Wildflower, in collaborazione con Youjeen, è la nona traccia ed è anche la title song di Indigo. La voce forte e rock della cantante permette ad RM di navigare interiormente tra le sue difficoltà passate: il vivere tra fama e successo cercando di rimanere fedele a Kim Namjoon, il vero sé. Nella canzone RM usa il gioco di parole tra flowerwork e firework, che quando scoppia assomiglia a un fiore. Così come il successo e la fama, il fuoco d’artificio è qualcosa di esplosivo e brillante, che dura solo pochi secondi. La differenza con lo stato effimero del firework è il punto chiave, perché il windflower è l’opposto; l’anemone è un fiore libero, che non ha bisogno dell’aiuto degli altri e solo cresce, non è brillante o grandioso, ma è senza tempo.

Indigo si conclude con una nota positiva in No.2, ultima collaborazione con Park Jiyoon, cantante coreana. In questa canzone RM riprende la nozione del non guardarsi indietro dalla legenda di Orfeo: qualsiasi scelta sia stata fatta nella vita ha portato la nostra persona ad essere chi è; dunque, non c’è bisogno di girarsi indietro. Il cambio del punto di vista, dettato dal volgersi verso il futuro, è stato ben realizzato grazie alla voce calma e persuadente di Park Jiyoon.

My love, don’t look back anymore
Behind the clearly mixed memories
These remaining lives stays like a bonus
You’ve done your best

Indigo raccoglie le diverse sfumature di ciò che è stato Kim Namjoon in quest’ultimo decennio. È il risultato delle sue idee e dei suoi desideri che regala ai suoi ascoltatori, con la speranza che possano aggiungere le proprie interpretazioni ed emozioni suscitate dall’album. Piuttosto che impartire lezioni di vita o nozioni di grande importanza, con la miscela di generi che spaziano tra rock, pop, hip-hop e funk l’artista vuole arrivare ai suoi ascoltatori, assicurandosi che anche solo uno dei generi figuranti possa piacere a ciascuno di essi. Come dichiarato in un’intervista da RM: Spero ascoltiate le canzoni di tanto in tanto, come una foglia in un grosso libro per segnalibro.

Fonte testo: Genius, https://genius.com/albums/Genius-english-translations/Rm-indigo-english-translation

Fonte immagine: Wikipedia, https://en.wikipedia.org/wiki/Indigo_(RM_album)

A proposito di Giulia Sermiento

Vedi tutti gli articoli di Giulia Sermiento

Commenta