Psycho Club ed il loro EP-r1mo | Intervista a Giovanni Russo

Psycho Club ed il loro EP-r1mo | Intervista a Giovanni Russo

Psycho Club: vi presentiamo il nostro EP-r1mo | Intervista

Pubblicato lo scorso 5 Aprile, EP-r1mo è il primo disco ufficiale di inediti dello Psycho Club, progetto musicale Hip-Hop fondato nel 2009 da Giulio “Eba” Valentino.

Al servizio del progetto musicale ci sono anche Giovanni “Jorys Mantello” Russo, Oreste “Xero” Mitrotti e il producer KD Music.

Originari della Puglia, i quattro artisti danno vita a un album Hip-Hop dalla costituzione eterogenea e trasversale, che spazia da sonorità più vicine al rap sperimentale ad altre più moderne e sperimentali che strizzano l’occhio alla trap. Il disco mostra inoltre come il gruppo abbia utilizzato diversi approcci di scrittura: da brani aggressivi con metriche piene di tecnicismi ad altri con un imprinting più disteso ed introspettivo.

Per l’occasione abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giovanni Russo, Jorys Mantello, che ci ha raccontato un po’ dello Psycho Club.

Psycho Club, intervista a Giovanni Russo

Come è nato lo Psycho Club?

Il progetto Psycho Club nasce nel 2009, dalla volontà di Giulio “Eba”, il fondatore. Ha voluto lasciare il gruppo “aperto” quindi “Club”, è inteso in questo modo. Nel corso degli anni ci sono state infatti diverse collaborazioni con davvero tanti artisti locali. Il progetto è così, la formazione non è sempre fissa ma potrebbe variare di volta in volta.

Eba è dell’83, tu sei dell’81 e Xero è del 93, appartiene dunque ad una generazione diversa dalla vostra. Cosa vi accomuna e cosa vi differenzia?

Xero è un ragazzo maturo ma per la sua età è più vicino alla sfera della ‘trap’. Devo dire che, non per essere di parte, è davvero un talento, è davvero molto bravo e sicuramente si farà sentire. Mentre magari io ed Eba siamo più vicini come età e siamo più per l’old school. Per quanto riguarda il rap, siamo legati ad un genere più tradizionale anche se l’idea che abbiamo è quella di esprimerci come dei cantautori attraverso il rap. Vogliamo cercare di scrivere dei testi significativi, cercando di essere il meno scontati possibile.

Oltre l’amicizia, dato che Xero ha collaborato con il progetto fin dall’inizio, a lui ci lega la musica, insomma.

Vi alternate tra due approcci, uno più vicino alle sonorità old school ad altre che strizzano l’occhio alle sonorità “trap”. Cosa ci puoi dire di più a riguardo?

Il sound è stato curato da Marco “KD Music”, un produttore molto bravo e molto conosciuto nell’ambiente rap. Tutte le tracce del disco, eccetto una (Fuck You Merde, nda), sono state prodotte da lui e quindi, per quanto riguarda il sound, hanno questo filo conduttore. Mentre le tematiche sono abbastanza varie.

Come avviene la creazione di un brano? Lavorate insieme a KD Music sul lato musicale, oppure lui realizza il beat e dopo voi scrivete le strofe?

Allora, a volte lavoriamo insieme ma altre volte basta soltanto dargli delle indicazioni: lui quasi ci legge nel pensiero e ci dà ciò che vogliamo. È sempre riuscito a rispecchiare le nostre esigenze ed è sempre stato parte integrante del brano ma anche del flow. C’è sempre stata una bella sintonia, abbiamo sempre lavorato bene.

A chi vi ispirate principalmente?

Ognuno ha i suoi riferimenti, io ti posso citare Murubutu, MezzoSague, Claver Gold, Rancore che apprezzo, non solo dal punto di vista del sound, ma soprattutto dal punto di vista dei testi. Quindi anche per quanto riguarda l’aspetto cantautoriale.

Avete dei live in programma?

Ci stiamo preparando ma date confermate per ora non ce ne sono, ci stiamo lavorando sopra, speriamo di averne qualcuna presto.

A proposito di Angelo Baldini

Sono nato a Napoli nel 1996. Credo in poche cose: in Pif, in Isaac Asimov, in Gigione, nella calma e nella pazienza di mia nonna Teresa.

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