Sid e Nancy, storia della più celebre coppia punk

Sid e Nancy

La storia del rock è fatta di trasgressione, anarchia, ma anche di amore. Non si contano sulle dita di una mano le coppie più celebri che questo genere di musica ha creato, le cui storie tuttavia non sono sempre a lieto fine. Una di queste coppie è quella formata da Sid e Nancy, rispettivamente bassista dei Sex Pistols e la sua storica fidanzata che divenne nota nell’ambiente punk.

Sid e Nancy, la storia di due anime instabili

Nato a Londra nel 1957, John Simon Ritchie visse un’infanzia molto difficile. Il padre, trombettista jazz, lo abbandonò dopo la nascita e crebbe a contatto con la madre tossicodipendente Anne. Trascorse gran parte della gioventù per le strade della capitale inglese, appassionandosi alla musica di David Bowie e dei Roxy Music.

Nel 1975 conobbe il cantante John Lyndon, noto ai più come Johnny Rotten, che lo introdusse nella scena del punk rock e gli diede il nome di Sid Vicious. L’origine di questo nome è particolare: infatti Sid aveva come animale domestico un criceto che un giorno diede un morso così forte a John il quale, terrorizzato, lo soprannominò proprio “Sid Vicious” (ovvero, “Sid il malvagio“).

Dopo aver suonato come bassista in alcune band nel 1977 entrò nei Sex Pistols su iniziativa di John, il quale era alla ricerca di un sostituto dopo l’abbandono di Glen Matlock. Più che per l’abilità tecnica (tra l’altro discutibile), Sid Vicious divenne noto nell’ambiente punk per la presenza scenica, fatta di atteggiamenti controversi durante i concerti ancor prima di unirsi ai Pistols. Durante un concerto dei Damned tirò una bottiglia di birra sul pubblico, che colpì una ragazza rendendola cieca a un occhio.

Naturalmente il far parte di una delle band più rappresentative del punk inglese come i Sex Pistols, che dopo un periodo di anonimato avevano raggiunto la celebrità avendo firmato con la EMI e avendo inciso le celebri hit Anarchy in the U.K. e God save the Queen, resero Sid una celebrità. Ovviamente divenne uno dei membri più iconici della band soprattutto per l’immagine trasgressiva che dava di sé più che per le proprie capacità di suonare il basso, anche se in quel periodo stava migliorando parecchio. Divenne l’emblema di quella gioventù inglese che negli anni ’70 ne aveva le scatole piene del buon costume, del perbenismo borghese e soprattutto delle melodie del progressive rock. A brani lunghi, elaborati e lenti si sostituirono pezzi brevi, grezzi, veloci e aggressivi come solo il punk sapeva fare.

Poi nel 1976 irrompe nella vita di Sid Vicious un uragano destinato a sconvolgere non solo la sua vita, ma anche quella del gruppo. Quell’uragano si chiamava Nancy Spungen, una ragazza irrequieta, tossicodipendente, ma allo stesso tempo dotata di un’intelligenza acuta (a 11 anni era stata mandata in istituto per bambini problematici dove si diplomò a 16 anni). Dopo aver lasciato l’università divenne una groupie, una ragazza che accompagnava i gruppi punk condividendone lo stile di vita.

Ben presto Nancy entrò in contatto con l’ambiente punk inglese e dopo una breve storia con il batterista dei Thunders Jerry Nolan, conobbe i Sex Pistols durante una tournée in cui accompagnavano i The Clash e i Damned. Dapprima respinta da Johnny Rotten che rifiutò le sue avances, si infatuò di Sid Vicious che ricambiò i sentimenti. Tuttavia Jonnhy Rotten capì subito come l’influenza di Nancy sull’amico fosse tutt’altro che positiva. Nancy era eroinomane e Sid lo divenne assieme a lei, al punto che in occasione della registrazione dell’album Never mind the bollocks si presentò strafatto e non andò oltre l’incisione dei primi due brani. La situazione peggiorò nel 1978, durante la tourneé americana dei Pistols: Sid finì in overdose a causa dell’eroina e durante un viaggio in aereo finì in coma. Capendo che oramai Sid era più interessato alla sua storia con Nancy che al bene della band, Johnny lo cacciò via e tagliò ogni rapporto con lui.

A questo punto Sid e Nancy si trasferirono dapprima a Parigi in occasione delle riprese de La grande truffa del rock ‘n’ roll di Julien Temple (film in cui Sid, oltre a comporre una cover di My Way di Frank Sinatra, si mostrò con una discutibile t-shirt con sopra impresso lo stemma nazista) e poi a New York presso il Chelsea Hotel. Sid fondò i The Vicious White Kids con cui tenne un ultimo concerto dal vivo per poi dedicare la sua esistenza alla convivenza con Nancy.

La fine e l’omicidio di Nancy Spungen

Il 12 ottobre del 1978 Nancy Spungen fu trovata morta nella camera del Chelsea Hotel, dentro una vasca da bagno e con un taglio all’addome. La causa del decesso fu un omicidio e il primo sospettato fu Sid, il quale venne subito arrestato dato che fu lui stesso ad autoaccusarsi. La Virgin Records, casa discografica con cui aveva un contratto, pagò la cauzione. Ma una volta uscito fuori Sid cadde in depressione.

Tentò più volte il suicidio ed ebbe una rissa con Todd Smith, fratello di Patti Smith, finendo nuovamente in prigione. Il 1° febbraio del 1979 fu nuovamente rilasciato e durante una festa per il suo rilascio assunse un’overdose di eroina che lo condusse alla morte. Sei giorni dopo il funerale, Sid Vicious fu cremato per volere della madre.

Sull’omicidio di Nancy Spungen aleggiano molte ombre. La confessione di Sid non era del tutto veritiera, dato che era incapace di intendere e di volere a causa dell’eroina. Malcolm McLaren, manager dei Sex Pistols, ingaggiò una squadra di detective i quali, dopo aver fatto un sopralluogo della camera d’albergo, giunsero alla conclusione che Sid non era responsabile della morte di Nancy. Come racconta anche Alan Parker nel libro Sid Vicious: too fast to live, la sera dell’omicidio Sid e Nancy non erano soli, ma assieme ad altre persone che probabilmente stavano festeggiando. Nell’albergo si intrufolò anche uno sconosciuto, probabilmente uno spacciatore, il quale avrebbe aggredito e poi ucciso la povera Nancy. L’assassino sarebbe da identificare con Rockets Redglare, uno sconosciuto attore che aveva recitato in piccoli ruoli di alcuni film, il quale sarebbe responsabile della morte dello stesso Sid Vicious avendogli dato l’iniezione di eroina che gli fu fatale. La verità tuttavia sembra destinata a non venire mai alla luce, dato che lo stesso Redglare è morto nel 2001.

Sid e Nancy, il mito di un amore dannato

Con la loro tragica storia d’amore Sid e Nancy sono entrati nell’immaginario collettivo del punk. La loro vita fatta di eccessi, nichilismo, rifiuto di ogni legge e molto altro ancora hanno reso questa coppia di amanti immortale. Il merito va soprattutto a Sid e Nancy, film di Alex Cox del 1986 con Gary Oldman nel ruolo dell’ex bassista dei Sex Pistols e Chloe Webb nel ruolo di Nancy. La coppia viene anche citata dallo scrittore sudamericano Efraim Medina Reyes nel romanzo C’era una volta l’amore, ma ho dovuto ammazzarlo dove ad un certo punto il protagonista Rep, per fare un parallelo con la sua storia d’amore appena conclusa, racconta gli ultimi giorni di Sid e Nancy mettendo in risalto il carattere dei due giovani: lui anarchico, disordinato e strafottente, lei all’apparenza forte e allo stesso tempo sensibile e innamorata del proprio uomo.

Ciro Gianluigi Barbato

Fonte immagine copertina: https://www.r3m.it/sex-pistols-lultimo-concerto-live-di-sid-vicious-con-nancy-spungen/

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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