Endogenesi, la prima piattaforma online per la gestione dell’Endometriosi, in collaborazione con A.L.I.C.E. Odv e Operatori Sanitari nel Mondo, ha organizzato un incontro/corso sulla consapevolezza della malattia. Il corso si è tenuto il 10 Maggio 2024 presso l’ambulatorio della ONG a Castel Volturno, in provincia di Caserta, e ha segnato un grande passo in avanti verso la prevenzione e la cura dell’endometriosi. L’incontro, mirato alla divulgazione delle informazioni e alla prevenzione, ha avuto grande partecipazione da parte delle donne della comunità locale che, grazie all’ausilio di Jennifer Omigie, mediatrice dell’ONG Operatori Sanitari nel Mondo, hanno potuto confrontarsi anche in inglese sulle problematiche legate da sempre a disturbi definiti in maniera riduttiva e superficiale come «femminili». Spesso, molte di queste donne non possono permettersi farmaci, esami diagnostici e cure. Esse rappresentano il cuore e l’anima delle attività di Operatori Sanitari nel Mondo.
L’obiettivo del corso
È stato proprio per venire incontro a chi non ha le possibilità economiche che il Dottor Luigi Fasolino ha organizzato questo piccolo corso insieme con le volontarie di A.L.I.C.E. odv e alle volontarie di Operatori Sanitari nel Mondo. «Endogenesi – ci spiega – non soltanto vuole aiutare chi soffre di Endometriosi sotto tutti gli aspetti, clinico, diagnostico e anche psicologico, ma si occupa anche di far fronte agli aspetti economici della patologia. Da qui nasce l’idea di questo corso, unito a visite mediche e alla distribuzione di dispositivi igienici, medici, di integratori e presto anche di farmaci». Ad accogliere l’incontro, presso la ONG Operatori Sanitari nel Mondo, il presidente Claudio Scatola, tornato da poco dall’Africa tra grandi difficoltà, dove ha prestato assistenza a bambini e genitori vittime delle violenze e della guerra in Congo. Nonostante la fatica e le forti emozioni, Claudio Scatola non si ferma mai ed è stato più che felice di dare, insieme con Endogenesi e A.L.I.C.E. Odv, un ulteriore supporto medico e psicologico alle persone che vivono molte delle realtà difficili della zona di Castel Volturno, per le quali si occupa attivamente di servizi ambulatoriali gratuiti, distribuzione di farmaci e campagna di prevenzione contro le malattie sessualmente trasmissibili.
Endogenesi: che cos’è l’endometriosi?
Quante volte è capitato di sentirsi deboli, affaticate e persino confuse, prima, durante e dopo il ciclo? L’endometriosi, caratterizzata da un’infiammazione delle cellule presenti nella cavità uterina, comporta una serie di disturbi piuttosto acuti, spesso invalidanti. Purtroppo, specie tra le «vecchie generazioni», il problema veniva relegato tra i sintomi e le sofferenze che erano tipiche dell’essere donna e si riteneva che il ciclo mestruale fosse doloroso in sé e, come tale, bisognava accettarlo, quasi come un male ineluttabile. La verità è che, dietro i semplici dolori mestruali, le perdite anomale, i mal di testa e altri sintomi che apparentemente non c’entrano nulla con il ciclo, poiché spesso non avvengono in concomitanza con i 5/7 giorni canonici, può celarsi qualcosa di più serio. Durante il corso, il Dottor Fasolino, responsabile di Endogenesi, ha iniziato a spiegare con semplicità partendo dalle basi. Ha illustrato l’anatomia dell’utero e il suo funzionamento, spaziando su infezioni e problematiche dell’apparato, da quelle meno gravi, come la candida, un disturbo tutto sommato superficiale, a quelli più seri come le malattie infiammatorie pelviche, spesso causate da batteri, per poi arrivare all’argomento in questione.
L’endometriosi, se non diagnosticata in tempo, rischia di compromettere anche altri organi. Per questo è nato il protocollo Endogenesi: molto più di un semplice sito informativo, il protocollo mette a disposizione medici competenti come il dottor Fasolino, una community, ambulatori per la diagnostica, nutrizionisti e psicologi. Attraverso il sostegno degli specialisti, le cure e gli integratori di Endogenesi le donne potranno avere consapevolezza della malattia e del proprio corpo. Proprio a proposito di quest’ultimo aspetto, è stato importante il supporto dell’associazione A.L.I.C.E. Odv, ovvero l’Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull’Endometriosi. L’Associazione opera in tutta Italia per sensibilizzare le donne sull’argomento e incoraggiarle a non sottovalutare alcuni sintomi che potrebbero rivelarsi dei veri campanelli d’allarme. Giulia Capobianco, in qualità di Consigliere dell’associazione, ha parlato di quanto sia importante giungere ad una diagnosi per tempo, senza lasciarsi condizionare da chi sminuisce i sintomi della malattia come «semplice male mensile» e senza lasciarsi convincere magari da chi giudica male il malessere che costringe molte donne a mettersi a letto in quei giorni.
Il dottor Luigi Fasolino ha concordato sul non farsi condizionare dal giudizio altrui, anche se ogni individuo è diverso, anzi ha esortato all’attenzione soprattutto per questo motivo. L’endometriosi, infatti, ha innumerevoli sintomi facilmente confondibili con altre patologie, per cui è importante fare luce sulla natura quasi coatta di un serio problema troppo a lungo sottovalutato. In ultimo, per quanto riguarda le giovanissime -l’età del menarca si è abbassata negli ultimi anni- il dottore ha aggiunto che tra i fattori di causa dell’endometriosi potrebbero esserci anche una cattiva alimentazione, un uso eccessivo dello smartphone e finanche il COVID19. Il primo ciclo in età precoce è un fattore di rischio di endometriosi. Prima di procedere alle visite e alla distribuzione degli integratori, il dottor Fasolino ha risposto ad alcune domande delle donne presenti, in maniera esaustiva e semplice, ma soprattutto usando tatto, gentilezza e simpatia. In alcuni casi ha consigliato dei controlli approfonditi attraverso il portale Endogenesi, in altri ha dato semplici suggerimenti da applicare nella vita quotidiana, e in altri ancora ha tranquillizzato chi parlava di problematiche passate o presenti, legate a gravidanze o anche all’età. Insieme all’Associazione A.L.I.C.E. Odv l’incontro, si spera il primo di molti, ha centrato l’obiettivo di portare alla luce i rischi legati all’endometriosi con un messaggio molto semplice ma efficace: non bisogna sottovalutare i sintomi.
Si ringraziano Claudio Scatola e Operatori Sanitari nel Mondo Ong, il Dottor Luigi Fasolino e il progetto Endogenesi e la Dottoressa Giulia Capobianco dell’Associazione A.L.I.C.E. odv.
Fonte immagini: Archivio personale di Adelaide Ciancio
