Clean cities, la campagna di Legambiente a Napoli

Finalmente a Napoli, il 15 febbraio, la sesta tappa della campagna itinerante Clean Cities organizzata da Legambiente in diciassette città italiane.

L’iniziativa, che mira a promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e a chiedere città più vivibili e pulite, è realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile, di cui anche Legambiente fa parte.

Nel corso delle varie tappe in tutte le città coinvolte sono previsti incontri con rappresentanti delle amministrazioni locali, esperti e cittadini per discutere delle sfide legate alla mobilità sostenibile (risanamento della qualità dell’aria, trasporto pubblico elettrico, strade scolastiche, zone a zero emissione, adozione e implementazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, policies, progetti di innovazione tecnologica e di trasformazione dello spazio) ma anche iniziative di piazza come flash mob, presidi e attività di bike to school.

A seguire il tour c’è anche la Fondazione Unipolis intenta a coinvolgere i giovani delle diciassette città interessate nel progetto MOB che prevede la creazione di squadre di amici o compagni di classe per competere a colpi di mobilità sostenibile con l’app Muv Game: più giovani si muoveranno in modo sostenibile, più vinceranno premi individuali e collettivi per le loro comunità.

La sesta tappa a Napoli: un flash mob a Piazza Dante

A Napoli, il 15 febbraio per l’occasione Legambiente Campania e Legambiente Parco letterario Vesuvio danno appuntamento a studenti, cittadini e associazioni a Piazza Dante, davanti alla Municipalità,  alle ore 10:30 per partecipare al grande flash mob organizzato per chiedere il ripristino della ZTL in Piazza Dante, meno auto e più trasporto pubblico.

Come si legge nel comunicato di Legambiente Campania sul proprio profilo Facebook, l’inquinamento è una vera “emergenza silenziosa” che mina la nostra salute e compromette la nostra vivibilità; Napoli è una delle città più inquinate d’Italia, agli ultimi posti di ogni classifica sulla vivibilità urbana.

Piazza Dante, una delle piazze più storiche, ubicata nel cuore della città, è un  luogo nevralgico per il traffico veicolare e attrattore di elevati tassi di inquinamento acustico e atmosferico. Pertanto i cittadini chiederanno con forza alle istituzioni provvedimenti in linea con una visione moderna e non autocentrica della città, dal momento che l’Amministrazione comunale sembra proprio muoversi in direzione opposta, favorendo l’uso dell’auto privata, programmando nuovi devastanti parcheggi (per pochi) e in piena città, dove si eliminano quelle poche aree a traffico limitato e non si intravedono provvedimenti coraggiosi come in altre città si sta facendo: autobus gratuiti, Zone 30, ciclabili, strade scolastiche e città a 15 minuti dove a piedi si possano trovare servizi ed esercizi commerciali.

Napoli ha bisogno di una nuova mobilità che la faccia respirare finalmente!

Hanno aderito alla manifestazione: i Circoli di Napoli di Legambiente, WWF Napoli, FIAB Napoli Cicloverdi, Gente green, Green Italia, Green Polis, Rete sociale NO BOX, Comitato ZTL Dante, Comitato San Martino, Napoli Pedala, Cleanap, Greenpeace GL Napoli, Greenpeace GL Napoli, Cleanap e N’Sea Yet, Associazione parco Viviani, Associazione Parco Mascagna.

Le prossime tappe del tour

Avellino (16 febbraio), Roma (17 e 20 febbraio), Pescara (17 febbraio), Bologna (18 febbraio), Padova (22 febbraio), Perugia (23 e 24 febbraio), Trieste (25 febbraio), Palermo (25 febbraio), Catania (27 febbraio), Prato (27 e 28 febbraio) e Firenze (1 e 2 marzo).

Segui tutte le tappe di Clean Cities sulle pagine Facebook e Instagram Legambiente Lab e Twitter GreenMobility. Hashtag ufficiali della campagna: #CleanCities #cisiamorottiipolmoni

Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog! 

È tempo di pretendere città più pulite e più vivibili.

Clicca qui per firmare la petizione.

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A proposito di Martina Coppola

Appassionata fin da piccola di arte e cultura; le ritiene tuttora essenziali per la sua formazione personale e professionale, oltre che l'unica strada percorribile per salvare la società dall'individualismo e dall'omologazione.

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