La storia di Mario Paciolla è quella di un giovane napoletano, giornalista e cooperante delle Nazioni Unite, trovato morto a migliaia di chilometri da casa, in Colombia. La sua morte, archiviata frettolosamente come suicidio nonostante i numerosi dubbi e le incongruenze, è diventata un simbolo della lotta per la verità e la giustizia. In questa battaglia contro l’oblio, l’arte si fa strumento di memoria, come dimostra il potente murale che lo street artist Jorit ha dedicato a Mario Paciolla.
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La storia di Mario Paciolla: una morte avvolta nel mistero
Mario Paciolla, 33 anni, lavorava in Colombia come osservatore per la Missione di Verifica dell’ONU sugli accordi di pace tra il governo e le FARC. Il 15 luglio 2020 fu trovato morto nella sua casa a San Vicente del Caguán. Le autorità locali liquidarono rapidamente il caso come suicidio, ma la famiglia e gli amici non hanno mai creduto a questa versione. Le indagini successive, sia in Colombia che in Italia, sono state segnate da omissioni e depistaggi, lasciando senza risposta domande cruciali sulle ultime ore di vita di Mario e sulle minacce che potrebbe aver ricevuto, come riportato da diverse inchieste giornalistiche, tra cui quella de Il Fatto Quotidiano.
Il murale di Jorit per Mario Paciolla: arte come memoria e denuncia
Per impedire che la sua storia venga dimenticata, l’artista internazionale Jorit ha realizzato un imponente murale sulla facciata del Liceo Vittorini di Napoli, la scuola dove Mario ha studiato. L’opera, presentata il 14 aprile, non è solo un omaggio, ma un potente atto di denuncia e una richiesta di giustizia. “Ci abbiamo messo un anno e sono fiero, mi piace com’è venuto”, ha dichiarato Jorit. Il murale eternizza il volto di Mario, con i caratteristici segni rossi della “Human Tribe” di Jorit, simbolo di appartenenza alla grande tribù umana che lotta per i diritti.
Come ha sottolineato il preside Giuseppe Tranchini, “Mario è di questa comunità. Chiunque passi per il liceo può interrogarsi sul suo vissuto e sperare sempre la via migliore”. La via della giustizia e della verità.
Il murale per Mario Paciolla: un simbolo di lotta
| Elemento del murale | Significato simbolico |
|---|---|
| Il volto di Mario | Rappresenta la memoria viva di un individuo e la richiesta di non dimenticare la sua storia. |
| La collocazione (un liceo) | Simboleggia la trasmissione della memoria alle nuove generazioni e l’importanza della formazione di una coscienza critica. |
| I segni rossi (Human Tribe) | La firma stilistica di Jorit. Simboleggiano l’appartenenza di Mario alla comunità umana che si batte per la giustizia e i diritti. |
La lotta per la verità continua
Il murale di Jorit per Mario Paciolla si inserisce in un movimento più ampio portato avanti dalla famiglia e dal collettivo “Giustizia per Mario Paciolla”. Iniziative come l’installazione di panchine per la libertà di stampa, come quella promossa da Articolo 21, e il costante monitoraggio da parte di organizzazioni come Amnesty International, mantengono alta l’attenzione sul caso. Queste azioni collettive sono fondamentali per impedire che la vicenda di Mario venga insabbiata e per chiedere con forza che venga fatta luce sulla sua morte. Lo sguardo di Mario, dal muro del suo liceo, veglia su Napoli, un monito costante a non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
Fonte dell’immagine: Jorit per Mario Paciolla, ufficio stampa
Articolo aggiornato il: 25/09/2025

