Jorit, il writer per la pace e per i diritti

Jorit, il writer per la pace e per i diritti

«Oggi l’umanità cammina su un filo, come un funambolo. Il mondo è sull’orlo di un baratro. Io dipingo per la pace». Queste sono le parole di Ciro Cerullo, in arte Jorit, uno street artist napoletano che negli ultimi anni si è fatto conoscere attraverso le sue opere pittoriche realizzate sulle facciate dei palazzi di diverse città del mondo, arrivando persino sulle testate giornalistiche della BBC e del The Guardian. Jorit si presenta come il writer per la pace e per i diritti e il suo obbiettivo è proprio questo: diffondere messaggi di uguaglianza e non discriminazione attraverso l’arte alla portata di tutti.

Il writer partenopeo inizia la sua carriera nel 2005 grazie a dei graffiti che realizza nella periferia nord del centro storico di Napoli, ma resta ancora troppo rinchiuso nei limiti dell’espressione tipica del graffitismo per essere apprezzato e riconosciuto come vero e proprio artista. Sarà solo a partire dal 2013 che il giovane riuscirà, guidato anche da un percorso di attivismo politico, ad indirizzare le sue opere verso l’arte figurativa, più nello specifico, verso la raffigurazione del volto umano come rappresentazione della pace e dei diritti umani.

Come riconoscere un’opera di Jorit?

Oltre ad essere dei veri e propri dipinti realistici dal carattere monumentale e ad essere realizzate sulle facciate cieche dei palazzi, Ciro Cerullo sceglie di inserire un elemento simbolico all’interno delle sue opere e lo rende la sua firma: due strisce rosse che segnano il viso di tutti i soggetti che sceglie di rappresentare all’interno dei suoi murales. Li chiama “Human Tribe” e li definisce «un simbolo di rituali africani legati alla scarificazione, un momento simbolico di passaggio dall’infanzia all’età adulta che segna l’ingresso dell’individuo nella tribù». Inoltre tutte le sue opere nascondono delle scritte, parole o frasi che ne ampliano il significato e che fino ad ora, in pochissimi sono riusciti a trovare. 

Sono numerosissime le opere rappresentate nella città di Napoli come Gennaro, situata nel centro storico di Napoli in cui l’artista sceglie il volto di un operaio di nome Gennaro e lo utilizza come personificazione del santo patrono di Napoli, oppure Sogni, i cinque murales realizzati in collaborazione con altri artisti nel quartiere di Barra, che affrontano la tematica del razzismo e dell’inclusione attraverso la figura di Martin Luther King e di Salvador Allende, oppure ancora i maestosi murales di Maradona, uno alto 15 metri che oggi si può ammirare nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, l’altro realizzato a Quarto, cittadina d’origine dell’artista. Ma quest’ultimo sceglie di non operare solo nei quartieri della sua città d’origine e si sposta anche in altre città in tutto il mondo, venendo a contatto con le civiltà più disagiate come quelle africane, o latino americane, che influenzeranno in maniera non indifferente tutto il suo percorso artistico, spingendolo verso l’attivismo e le manifestazioni di pace.

Jorit per Mario Paciolla: il murale al liceo Vittorini

Opere dell’artista possono essere ammirate in diverse città del mondo, dalle più industrializzate come Miami, Cuba Los Angeles, Sacramento o città spagnole, portoghesi, russe, inglesi, ma senza dubbio le rappresentazioni più d’impatto sono quelle che realizza in paesi come la Palestina (che gli costerà un foglio di bando dal paese per dieci anni), o nei paesi dell’Africa, proprio con l’obbiettivo di diffondere il suo messaggio di sostegno dei diritti umani e di non violenza.

Oggigiorno Jorit sceglie di dipingere per dare voce alle minoranze e agli individui che altrimenti rimarrebbero inascoltati e per promuovere un messaggio di uguaglianza oltre che di libertà d’espressione. Per questo motivo è stato candidato per la categoria “arti” al Wolf Prize 2023, premio che viene assegnato dalla Fondazione Wolf a chi contribuisce ad un buon rapporto tra le nazioni del mondo.

Jorit, il writer per la pace e per i diritti, è senza alcun dubbio una delle migliori scoperte artistiche del ventunesimo secolo ed è giusto che i giovani conoscano il suo contributo in campo artistico poiché apporta all’innovazione in campo artistico, anche un messaggio da non sottovalutare, soprattutto dati i tempi correnti.

Fonte immagine: Wikipedia

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