31 maggio: Giornata mondiale senza tabacco

31 maggio: Giornata mondiale senza tabacco

Il 31 maggio si celebra la “Giornata mondiale senza tabacco”, il World No Tobacco Day. Indetta per la prima volta dall’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) il 7 aprile 1988, in concomitanza con l’anniversario della sua fondazione, lo scopo di tale ricorrenza è quello di incoraggiare le persone ad astenersi per almeno 24 ore dal consumo di tabacco, spronandole a smettere di fumare definitivamente. Tale celebrazione serve anche a sensibilizzare le persone alla consapevolezza dei pericoli reali e conosciuti dovuti alla massiccia diffusione del tabagismo nel mondo, con i deleteri effetti sulla salute umana e sull’impatto ambientale.

Giornata mondiale senza tabacco. Slogan

Numerosi slogan si sono susseguiti negli anni, a partire dal 1988 con Tobacco or Health: choose health (Tabacco o salute: scegli la salute). E ancora, 1955 Tobacco costs more than you think (Il tabacco costa più di quello che pensi). Nel 1997 è United for a tobacco free world (Uniti per un mondo libero dal tabacco), e nel 1999 Leave the pack behind (Lasciati il pacchetto alle spalle). Fino agli ultimi: 2017 Dai, spegnila, 2018 #notabacco, 2019 Don’t let tobacco Take your Breath away (Non lasciare che il tabacco ti tolga il respiro), e 2022 Il tabacco: una minaccia per il nostro ambiente.

Determinante ed incisivo è comunque lo slogan dello scorso anno: Commit to quit (Impegnati a smettere), lanciato dall’OMS con lo scopo di aiutare a smettere, evidenziando 100 buone ragioni sottese ai benefici che ne derivano. Alcune di esse ben note, come il cancro ai polmoni, alla laringe, al cavo orale causato dal fumo e alla vescica attraverso l’espulsione urinale di sostanze tossiche. E ancora, il maggior rischio di malattie cardiovascolari e ictus, fino all’identificazione del fumo come fattore di rischio per la demenza. Per non parlare dei maggiori danni e risposta negativa all’infezione da virus Sars-CoV-2, abbondantemente correlati proprio alla fruizione massiccia di tabacco da fumo. Pertanto lo slogan del 2021, promosso dall’OMS in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, sprona i consumatori ad abbandonare l’uso del tabacco, mirando a tutelare gli importanti benefici per la salute nell’immediato e lungo termine, promuovendo efficaci politiche per ridurne progressivamente il consumo.

È da tempo provato scientificamente ormai che quello che sembra essere un semplice e innocuo gesto, l’accendersi una sigaretta, spesso adottato come soluzione antistress, rappresenta invece una piaga che colpisce milioni di persone nel mondo, a causa dell’impatto negativo derivante non solo dal fumo attivo, bensì anche purtroppo da quello passivo. Il primo punto del Nuovo Codice Europeo contro il cancro recita testualmente: “Non fumare; se fumi, smetti. Se non riesci a smettere, non fumare in presenza di non fumatori”. Dunque il 31 maggio diviene una data iconica, un’occasione per ricordare che il tabagismo è la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di decessi evitabili. Smettere di fumare è un grosso e importante passo verso la longevità.  Infatti la giornata è anche un’occasione per riaffermare l’impegno dell’INT (Istituto Nazionale dei Tumori) nella lotta contro il fumo. E l’attenzione si focalizza sulle strategie di marketing ideate dai produttori di sigarette e simili per attirare nella trappola mortale, ammantata di fascino e vizio, soprattutto i giovani. Sotto i riflettori c’è, ad esempio, la tendenza del momento di proporre sigarette, tradizionali o elettroniche, rese ancor più piacevoli e ammiccanti dai vari aromi allo zucchero filato, ciliegia e gomma da masticare. Senza contare la nuova frontiera degli Iqos, i nuovi dispositivi appartenenti alla gamma delle sigarette elettroniche, con cui il tabacco non viene bruciato, ma solo riscaldato, presentati al pubblico di consumatori come oggetti dal design elegante, ma per nulla esenti dal procurare danni fisici e psicologici in chi ne fruisce e non solo. Ecco ritenuto urgente l’invito per i ragazzi ad una “call to action”, attraverso raccolte collettive di mozziconi che imbrattano parchi e strade, e affissioni alle porte degli istituti scolastici di drappi bianchi con su scritto “Non mandiamo in fumo il pianeta”.

Giornata mondiale senza tabacco. Statistiche e obiettivi

Gli studi dell’OMS rivelano un’allarmante incidenza di mortalità dovuta alla fruizione di tabacco: ogni anno morirebbero circa 7 milioni di persone, di cui 6 milioni per consumo diretto e 1 milione per effetto del già citato fumo passivo, quello che viene inalato involontariamente da coloro che frequentano o vivono a contatto con uno o più fumatori. Nella sola Italia si stima una media di decessi calcolata intorno alle oltre 80.000 unità, concentrati particolarmente nella fascia generazionale compresa tra i 35 e i 65 anni. E per quel che concerne i tumori ricondotti all’uso di tabacco, si stimano circa 43.000 decessi annui. Le ricerche dicono inoltre che nel nostro Paese si inizia a fumare precocemente, a partire dai 14 anni, e il vizio sembra trovare terreno sempre più fertile tra le donne, soprattutto tra le giovanissime, ma non manca un’alta prevalenza nella fascia tra i 55 e i 59 anni.

I nuovi prodotti del tabacco riscaldato, le già citate sigarette elettroniche e Iqos, entrano nel mercato italiano dal 2015, rappresentando notevole motivo di preoccupazione per la salute pubblica, con problematiche legate essenzialmente all’eventuale presenza di sostanze pericolose nei liquidi di ricarica o nelle emissioni. E allarmanti risultano i dati sulle vendite, che ne fanno il prodotto più acquistato subito dopo le tradizionali sigarette.

A tal proposito, anche se le aziende produttrici ne sostengono l’utilizzo in un’ottica di riduzione del danno, le evidenze scientifiche non dimostrano affatto che tali prodotti siano associati ad un’effettiva riduzione del rischio. Pertanto una valida strategia di salute pubblica deve mirare alla disassuefazione dal fumo e dall’utilizzo di dispositivi affini contenenti nicotina.

La campagna lanciata dall’OMS mira a consentire ai milioni di consumatori di tabacco tentativi di smettere, incrementando l’accesso ai servizi deputati a tale tipo di aiuto. Per raggiungere tali obiettivi si rendono necessarie politiche e interventi efficaci a ridurre sia la domanda che l’offerta di tabacco. In tal senso, le strategie mirate sarebbero l’estensione degli ambienti “non fumatori”, le politiche fiscali e dei costi, il controllo della pubblicità e la regolamentazione degli ingredienti. Il fine del Piano Europeo è quello di realizzare un’Europa senza tabacco, per creare una generazione senza tabacco, in cui meno del 5% della popolazione ne faccia uso entro il 2040, rispetto alle notevolmente più alte percentuali attualmente individuate.

È importante dunque partire proprio dai ragazzi, sensibilizzarli all’argomento e ai gravi rischi che il consumo di tabacco comporta alla salute personale, a quella di chi li circonda e anche all’ambiente. Proprio quest’anno, con lo slogan Il tabacco: una minaccia per il nostro ambiente, ad essere sotto i riflettori è proprio l’impatto ambientale, spronando ulteriormente all’adozione di politiche urbane antifumo: le città dovranno mirare ad avere spazi pubblici trasformati, cambiando il modo di vivere le aree urbane, grazie al desiderio deciso ed attivo di rendere più salubri gli spazi comuni, mirando nel contempo a contenere anche i danni arrecati dal fumo passivo. Questa specie di killer, che veste i panni di un Pilato del XXI°, viene riconosciuto e dichiarato dall’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) un agente cancerogeno diretto per l’uomo, non solo in ambienti chiusi, ma anche all’aperto. Ecco perché si rendono necessarie ulteriori restrizioni sul consumo di sigarette e dispositivi elettronici nei dehors dei bar, ad esempio, e dei ristoranti, nelle pertinenze degli ospedali, negli eventi sportivi ed artistici all’aperto e persino sulle spiagge, dove per un non fumatore una sigaretta accesa all’ombrellone accanto diviene un incubo di sopportazione!

La Giornata mondiale senza tabacco dimostra quanto sia fondamentale creare una cultura del non-fumo, partendo dalle giovani generazioni per far comprendere come fumare faccia davvero male, aumentando concretamente il rischio di sviluppare neoplasie, danni alle vie respiratorie e problemi di natura cardiovascolare. Pertanto è importante che tale sensibilizzazione si protragga nel tempo, non restando sterile e ferma ad un’unica giornata, come spesso accade per qualsivoglia celebrazione. Negli ultimi due anni abbiamo compreso quanto prezioso ed irrinunciabile sia il tempo trascorso con gli affetti, quanto per niente scontata sia la libertà di vivere senza restrizioni, coltivando amicizie, amori e condivisioni sociali in generale. E ora che sembra tornare la possibilità di riconquistare questo dono così prezioso che è la vita, con tutte le sue sorprese e bellezze, perché non renderlo ancora più prezioso e sano, impedendo al tabacco di strapparci il respiro? Commit to quit… Don’t let tobacco Take your Breath away!

 

Foto di: Pixabay

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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