Il 30 novembre del 1982 Michael Jackson pubblica Thriller, l’album più venduto di tutti i tempi. Con 110 milioni di copie in tutto il mondo, un successo straordinario e una miriade di riconoscimenti, tra cui 8 Grammy Awards in un’unica sera, il “Re del Pop” infrange le barriere musicali, razziali e tecnologiche, divenendo uno tra gli artisti più influenti nel panorama della musica internazionale.
E Thriller quest’anno compie le sue 40 primavere, per celebrare le quali il 18 novembre viene pubblicata un’edizione speciale, intitolata Thriller 40, un cofanetto contenente diverse canzoni inedite, demo, remix e altri contenuti esclusivi.
Ma analizziamo in dettaglio l’incredibile successo di Thriller.
Thriller. L’album più venduto nella storia della musica
Thriller viene pubblicato il 30 novembre 1982 dalla Epic Records prima negli Stati Uniti d’America e nel Regno Unito, e solo il 2 dicembre nel resto del mondo dalla Columbia Records.
La rivista Rolling Stone lo inserisce al ventesimo posto nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi. Anche se Off the Wall viene generalmente riconosciuto come il suo primo vero album da solista, essendo il primo realizzato in età adulta, è in Thriller che Michael Jackson sperimenta a fondo le proprie conoscenze musicali, approfondendo, osando e fondendo diversi generi.
Per l’album che lo renderà immortale, Jackson scrive la maggior parte delle canzoni, insieme al compositore britannico Rod Temperton.
Vende più di un milione di copie a settimana e il successo è tale da risollevare persino la crisi che colpisce il mercato musicale all’inizio degli anni Ottanta, quando giunge al tramonto l’era della disco music.
La permanenza di Thriller alla posizione numero uno viene interrotta solo per due settimane nel 1983 dalla meravigliosa What a Feeling, colonna sonora del film cult Flashdance, e per altro breve periodo da Synchronicity dei The Police. L’album detiene tutt’oggi il record di maggior numero di settimane in testa alla “Billboard 200”, 37, e supera perfino le vendite della famosissima colonna sonora de La febbre del sabato sera. Entra così nel Guinness dei Primati per essere l’album più venduto nella storia musicale.
Il suo successo raggiunge nuovo slancio poi con la morte dell’artista nel 2009, rientrando ai primi posti nelle classifiche internazionali.
30 novembre: Michael Jackson pubblica Thriller. Excursus creativo
Il talento di Michael Jackson s’impone già con il suo primo album Off the Wall, pubblicato il 10 agosto 1979 dalla Epic Records, e al quale collaborano artisti come Stevie Wonder e il bassista dei The Beatles Paul McCartney, vendendo più di 30 milioni di copie nel mondo. L’album riceve subito il favore della critica, permettendo a Jackson di imporsi definitivamente come artista solista nel panorama musicale mondiale e guadagnandosi il titolo di “Re del Pop”.
Nel 1979 il disco frutta a Michael il primo Grammy Award per il “Miglior album R&B”, divenendo inoltre anche il primo artista di colore ad essere riuscito ad entrare nella Billboard 200 (classifica all’epoca riservata ai soli artisti bianchi), rompendo così le barriere razziali e favorendo l’unificazione delle classifiche. Dopo altri premi e l’esperienza del nuovo album Triumph, costruito con i suoi fratelli, Michael Jackson giunge finalmente a dedicarsi all’album che cambierà le sorti della musica pop.
Le registrazioni di Thriller iniziano il 14 aprile 1982 presso i Westlake Recording Studios a Beverly Boulevard a Los Angeles, con un budget di 750 mila dollari.
Ad ispirare Michael Jackson per quest’incredibile lavoro è l’album Hot Space dei Queen, a loro volta influenzati dalle atmosfere “Jacksoniane” dei precedenti successi. Un’ulteriore ispirazione per lui è l’album Saturday Night Fever dei Bee Gees.
La copertina di Thriller viene realizzata dal fotografo di fiducia dell’artista Dick Zimmerman, scelto in numerose occasioni anche da Lisa Presley, figlia del “Re del Rock and Roll”. Per l’occasione, Jackson decide di indossare il completo bianco che indossava proprio Zimmerman.
Il clamoroso videoclip del brano omonimo dell’album è caratterizzato dai celebri ululati che fungono da incipit, emessi dallo stesso Michael.
Ma analizziamo lo stile.
Thriller. Lo stile
La peculiarità di Thriller risiede nell’utilizzo di uno stile più vario rispetto a quello riscontrato in Off the Wall: Michael Jackson parte dai generi presenti nel precedente lavoro, esplorandoli però più approfonditamente, replicandone le formule vincenti e donando al contempo al disco un approccio più maturo e creativo. Sono presenti sonorità funk, rhythm and blues, soul, rock e disco.
L’album si apre con Wanna Be Startin’ Somethin’, brano caratterizzato da uno stile funky e da un accenno alla disco music.
Seguono le ballate romantiche Baby Be Mine e The Girl Is Mine, con al centro esperienze sentimentali e dichiarazioni d’amore.
Giunge poi la quarta traccia dell’omonimo album, Thriller, il singolo d’eccellenza, dotato di puro stile funk e pop-dance, soprannominato “gothic-pop”, in quanto pone al centro il tema del paranormale, con allusioni sessuali e la descrizione di un paesaggio deserto e sinistro nel cuore della notte. Per il video, che rende il brano ancor più immortale, Jackson si ispira al film Un lupo mannaro americano a Londra.
La quinta traccia dell’album, Beat It, è hard rock, con toni R&B e heavy metal: affronta tematiche impegnate, tra cui la violenza di strada, la droga e l’alcol.
È la volta di Billie Jean, il pezzo che immerge il funk nel rhythm and blues, con un tocco di musica disco e influenze pop, ancor oggi considerato come brano più rappresentativo degli anni Ottanta.
Seguono infine le funk Human Nature e Pretty Young Thing, concludendo il disco con la ballata The Lady in My Life.
30 novembre: Michael Jackson pubblica Thriller. Successo planetario
Il successo di Thriller è clamoroso, non a caso passa alla storia come l’album più venduto di tutti i tempi.
Il primo a piazzare tutti i singoli estratti, 7 su 9 brani, nella Top 10 della Billboard Hot 100: Billie Jean, Beat It, The Girl Is Mine (cantata con Paul McCartney), Thriller, Wanna Be Startin’ Somethin’, Human Nature e P.Y.T. (Pretty Young Thing).
Le 34 milioni di copie vendute, su 110, nei soli Stati Uniti, gli arridono 34 dischi di platino e 3 dischi di diamante dalla RIAA (Recording Industry Association of America).
Thriller deve inoltre la sua capillare promozione e diffusione all’uso dei videoclip. Jackson sperimenta tale strumento già nei precedenti lavori. La differenza con Thriller è dovuta però alla comparsa nel 1981 negli Stati Uniti del celebre canale musicale MTV, il primo a trasmettere solo video musicali e concerti 24 ore al giorno, riscontrando subito notevole successo, specie tra i più giovani.
Jackson pertanto promuove nel 1983 Billie Jean, realizzando un innovativo videoclip, usando effetti speciali all’avanguardia per l’epoca. Una vicenda controversa, dal momento che i vertici di MTV rifiutano inizialmente di mandarlo in onda, visto che la trasmissione è appannaggio della sola musica rock di artisti bianchi. Grazie all’intervento ed ultimatum dell’amministratore delegato della Epic/CBS, Walter Yetnikoff, il video di Billie Jean può essere finalmente trasmesso, riscuotendo subito successo, e portando tra l’altro il canale MTV ai picchi di ascolto più alti dei due anni dalla sua nascita. Grazie a tale successo, Michael Jackson rompe le barriere razziali, continuando poi a promuovere Thriller con altri due video: quello per Beat It e l’altro per la title track, che avrà un successo straordinario, divenendo in poco tempo il più famoso della storia della musica.
Tale titanico successo non solo consentirà a Michael Jackson di incrementare esponenzialmente le vendite dell’album, bensì riuscirà a risollevare le sorti del canale MTV, salvandolo dal fallimento.
Riconoscimenti e critiche
Il videoclip Thriller si aggiudica 3 premi alla prima edizione degli MTV Video Music Awards del 1984, come “Miglior performance in un video”, “Miglior coreografia” e “Viewer’s Choice” (video scelto dal pubblico).
In generale, l’album riceve innumerevoli riconoscimenti a partire dai già citati 8 Grammy Awards, che rendono Michael Jackson il primo artista ad aver ricevuto 8 Grammy in un’unica serata.
Nel 2001 l’album viene inserito nella Grammy Hall of Fame. Nel 2008 viene incluso nella Biblioteca del Congresso americano come “Tesoro Nazionale”. Nello stesso anno, in occasione del venticinquesimo anniversario dell’album, viene pubblicato Thriller 25, contenente un CD con le tracce originali rimasterizzate e con l’aggiunta di alcuni remix, il brano inedito For All Time e l’esibizione live di Billie Jean al programma “Motown 25: Yesterday, Today, Forever”. Questa nuova edizione dell’album vende oltre 6 milioni di copie in tutto il mondo.
Thriller viene accolto quasi all’unanimità dalla critica musicale mondiale entusiasticamente, definendolo come il capolavoro di Michael Jackson e pietra miliare nella storia della musica.
Il critico musicale di AllMusic, Stephen Thomas Erlewine, lo definisce «un disco che ha qualcosa per tutti, costruito sul progetto di base di Off the Wall, ma aggiungendo funk più duro, hard rock, ballate più morbide e un’anima più fluida, espandendo l’approccio per avere qualcosa per ogni pubblico».
John Rockwell del New York Times definisce Thriller un album «superbo», «un meraviglioso disco pop, l’ultima dichiarazione di uno dei più grandi cantanti della musica popolare di oggi», lodando poi l’album per aver spezzato le barriere razziali.
Newsweek definisce Thriller «un classico pop sovralimentato per gli anni ’80: appariscente, futuristico e vivacemente ottimista» e lodando l’interpretazione vocale dell’artista su ogni brano: «Nelle ballate è sommesso, riverente, tremante, il suo tenore si inarca in un morbido, puro falsetto. Nei brani dance ritmati è rauco, estatico, posseduto: canta un fantastico repertorio di schiocchi, clic, squittii, gorgoglii, gemiti, quasi ogni suono che possa essere manipolato ritmicamente. La voce di Michael tormenta queste canzoni, dà loro il cuore. Trascende tutti gli espedienti elettronici. È ciò che farà durare a lungo questa musica».
Infine, Billboard lo definisce un album che «ha cambiato il mondo».
Oggi, a 40 anni dalla prima pubblicazione, rimane «uno dei sacri Graal del pop», «l’album che ha cambiato la traiettoria della musica», così come asserisce il critico musicale Joseph Vogel.